Stordimento

buongiorno,
sono un ragazzo sui 25 anni attualmente seguo una psicoterapia per d.o.c. da circa un anno un anno e mezzo.

ho deciso di scrivermi per chiedere anche a voi qualche consiglio in merito a una evoluzione del mio stato di cui ho parlato anche col medico che mi segue.

arrivando al punto cio di cui vogio parlarvi è questo ...

da qualche mese ormai sto notando una progressiva ''perdita della concentrazione'' non so bene come descriverlo ... è come un frequente sebso di stordimento, non è esattamente come se non riuscissi a concebntrarmi sulle cose ...è un po come la fuga di pensieri di cui si parla nella definizione di psicosi..ma non sono in uno stato cosi acutamente diversivo...ho difficolta nel ricordare e memorizzare cose....informazioni o avvenimenti di varia natura..non quindi legati a qualche area particolare... avvolte mi sentoi come se il mio cervello si disgregasse e i pezzi andassero ognuno per conto suo...è molto fastidioso...me ho parlato col mio medico...varie volte e finora non mi ha detto niente di preciso...cioè io speravp potesse darmi qualche consiglio per ''combattere'' questo ''sintomo'' (?) parallelamente al normale svolgersi della psicoterapia...ma mi ha solo detto che avremmo continuato dovuto continuare a vederci e a parlare e poco a poco avremmo fatto piu chiarezza...anche riguardo alla poissibilità di un aiuto farmacologico non ha deciso ancora niente di preciso...o meglio all inizio il d o c era a un livello aanzato per cosi dire per cui ho assunto il risperdal in dosi di circa 4 mg die per sei mesi poi lo abbiamo lasciato (in realtà sono io che mi sono rifiutato di continuare a prenderlo perchè avevo notato che gia da allora iniziavo ad avere disturbi di memoria...il dottore ha ''accettato'' questa cosa credendo ce superata una fase ''acuta'' quasi psicotica ..un successivo uso di altri psicofarmaci sarebbe dovuto essere concordato insieme iu avanti)
riassumendo quindi sto facendo solo psicoterapia dacirca un anno non sono piu cosi contrario all assunzione di farmaci come all inizio e il mio medico non si è particolarmengeespresso a riguardo di questo disagio che avverto ...per questi motivi volevo chiedre a voi se avevate qualche opinione o suggerimento a riguardo da darmi...è una copjdizione molto fastidiosa ...che tra l altro mi penalizza come evidentemente non potrebbe non essere per la ricercra di un lavoro... in particolare mi chiedevo se ,...dato che la psicoterapia gia la syo facendo e di farmaci gia ne sto parlando xcol mio medico...mi chiedevo se possibile avere qualche suggerimento ...non so...collaterale per cosi dire-... se ci fossero delle regole divita o di alimetazione o altri consigli di stile di ita di sonnno di meditazione o non so...che potrei adottare per coadiuvare il principale corso della terapia.....questo stato confusionale mni stadavvero risultando molto molesto...anche mnerllerealazioni...quando parlo con un amico è com,e se lo percepissi lontano come se vedess lecose in uno stat
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ci sono cose che non tornano. Risperdal da solo non è una terapia per il doc. La terapia farmacologica del DOC non è un "aiuto farmacologico", è una terapia di fondo, non agisce sul sintomo ma lo previene. Non vedo di preciso il perché non averla già introdotta se la diagnosi è questa e con la sola psicoterapia i risultati non sono soddisfacenti.
La preoccupazione per le proprie funzioni mentali, e l'attenzione ad esse con conseguente effetto di alimentare preoccupazioni ed autoanalisi su memoria, concentrazione etc è una delle forme più frequenti di doc.
Anche l'autodiagnosi paradossale del tipo " un po come la fuga di pensieri di cui si parla nella definizione di psicosi..".

Faccia impostare una cura farmacologica per il doc o chiarire se esistono ragioni precise per cui non è possibile farlo, ma non mi pare visto che le è stata prospettata.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini