Alla cortese attenzione del dr. pacini

Buongiorno Dr. Pacini,

ci conosciamo da diverso tempo. Io prendo ormai da oltre vent'' anni la terapia: lorazepam 2,5 (1+1/2+1/2) e anafranil 10 mg. (1+1+1) al giorno per una nevrosi d'' ansia con depressione e somatizzazioni varie(specialmente cefalea tensiva, acufeni e dolori muscolari vari).
Convivo con questa terapia, con uno stile di vita così così, forse appena soddisfacente, ma non discreto od ottimale.
Purtroppo, nel novembre del 2012 ho perso mia moglie per un tumore devastante, che l'' ha distrutta, dopo un calvario di 6 mesi, e una malattia iniziata nel 1995 e tenuta sotto controllo fino al 2010, fino a quando una metastasi al fegato ha segnato il suo destino.
Io adesso sono rimasto con mia figlia di 20 anni, la quale (studente universitaria) ha cambiato completamente il suo stile di vita, rendendolo sregolato e disordinato.
Io sono diventato apatico, ancor più depresso, e con dolori multipli. Il lavoro riesce un pò a tenermi occupato e attivo; altrimenti per il resto sono molto isolato, non riesco a socializzare, a frequentare amici e parenti.
Il mio psichiatra mi ha mantenuto la medesima terapia, con un eventuale aumento dell'' anafranil.
Io non riesco ad andare avanti: è dura, molto dura. Vorrei da Lei un consiglio per riuscire a vivere decentemente, per riuscire ad andare avanti.
la moglie di un mio amico, psichiatra, che gestisce una casa di cura, dice che dovrei provare a cambiare terapia, mantenendo il lorazepam e provando con qualche altro antidepressivo tipo maveral, daparox o cymbalta; oppure associando alla mia vecchia terapia lyrica per potenziare l'' effetto ansioltico, cercando di ridurre il lorazepam.
Inoltre mi sprona a fare un' attività fisica e a partecipare a terapie di gruppo per cercare di "elaborare il lutto".
Dr. Pacini, non so più cosa fare, ho anch'' io una certa età e non riesco più ad andare avanti. La vita, spesso è tremenda e ti toglie tutte le motivazioni...
La ringrazio, infinitamente se mi darà qualche consiglio sul da farsi, per cercare, per lo meno di andare avanti discretamente, senza apatia, abulia, isolamento, stanchezza, depressione e ansia cronica.
Grazie infinite e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il suo psichiatra le ha dato un consiglio comprensibile, l'anafranil è sottodosato. L'assunzione costante del lorazepam è una delle cause di non risposta e di cronicizzazione dei disturbi d'ansia, per cui anche quella sarebbe da rimaneggiare.
Non deve cercare pareri diversi per poi seguirne nessuno, questo è solo sintomatico dell'indecisione che le darà come risultato mantenere l'esistente, anche se non va bene. E' scontato che l'ansia dia questo indirizzo.
Ha apposta un medico per indicarle la via da seguire, non è neanche detto che sia dura e difficile, solo richiede un rapporto non di immediatezza con i propri sintomi (ovvero calcolare sui giorni l'effetto delle cure in più o in meno), magari farsi spiegare l'andamento della cura durante il suo svolgimento aiuta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Pacini,

mi diceva il mio psichiatra che il problema è di individuare l' antidepressivo giusto, per poter ridurre il lorazepam. Ciò non è stato possibile con l' anafranil, in quanto io non riesco a sopportare dosaggi superiori ai 30 mg.
Probabilmente si va per tentativi, seguendo, naturalmente l' indicazione dello specialista: il mio avrebbe individuato l' antidepressivo giusto tra il maveral, il cymbalta, la paroxetina.
Oppure l' altra opzione sarebbe quella di mantenere l' anafranil, a dosaggi bassi, introducendo lyrica o un similare per aiutare nella riduzione del lorazepam.
Lei, che considerazioni fa, a proposito e considerata la sua grande esperienza e professionalità.
In poche parole, si procede per tentativi (naturalmente una volta fatta la diagnosi corretta); però ci dovrà essere un certo orientamento nei farmaci da provare, altrimenti si procede al buio...
Grazie per le sue considerazioni.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

D'accordo, ma se la decisione è stata presa, perché è sempre con 10 mg di anafranil ? Se è per sua resistenza, segua semplicemente le indicazioni del suo medico. Potrà funzionare o meno, ma il consiglio che le dà è sensato.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dr. Pacini,
il mio psichiatra ha deciso per la sospensione dell' anafranil, con nuova seguente terapia:

- introduzione del cymbalta (30 mg. prima settimana), poi (60 mg);

- inizialmente proseguimento di Lorazepam 2,5 (1/2+1/2+1/2), con
programma di riduzione, nell' arco di 6 mesi, con controlli periodici
sugli effetti collaterali, data la dipendenza per assunzione da circa
20 anni;

- lyrica 75 mg. (1 la sera), per aiutare la riduzione del lorazepam).

Lei che ne pensa? ( soprattutto in riferimento alla sostituzione diretta dell' anafranil (30 mg. al giorno) con la duloxetina e in riferimento al problema
della dipendenza del lorazepam).

La ringrazio per la gradita risposta. Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non capisco esattamente perché sostituirlo anziché tentare una cura con anafranil a dosi piene.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Quindi Lei dr. Pacini, avrebbe proseguito con l' anafranil a dosaggi normali, cioè attorno ai 75 mg. (con aumenti progressivi) e cercando di ridurre il lorazepam (5 mg. al giorno).

Io, però, non riuscivo a sopportare dosaggi elevati di anafranil, forse proprio perchè l' aumento deve essere graduale.
Inoltre il problema grosso è il dosaggio medio-alto del lorazepam; che tra l' altro sarà questo che mi provoca sonnolenza e sedazione marcata? (oltre che cefalea e frastornamento).

Ma lei crede che ci siano problemi nel passaggio da anafranil alla duloxetina?
(e di che tipo?)

Glielo chiedo, in quanto ho visto anche il mio psichiatra un pò indeciso e perplesso nella sua decisione! Penso che sia un tentativo, e non è detto che vada in porto!

Proprio per questo mi interessa un suo parere competente, per l' aiuto in una situazione complessa e cronica, come la mia.

La ringrazio cordialmente.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Cosa avrei fatto io è un problema che non si pone.

Lei non diceva di tollerare male le dosi normali di anafranil, solo di reagire male agli aumenti, il che non significa niente di preciso e spesso è previsto, e soprattutto alle dosi più basse.

Problemi di passaggio dai due farmaci non direi. Quali dovrebbero esserci, il passaggio le è stato già indicato, su questo mi pare che il medico si sia espresso in maniera chiara.
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