Relazione con donna ipersessuale

Ciao a tutti, ho da poco concluso la mia PRIMA relazione con una donna.

Questa, ho scoperto, essere ipersessuale: presenta TUTTI i sintomi, tutti tutti tutti, nessuno escluso. NESSUNO.

La relazione si è conclusa in malo modo (l'ho erroreamente insultata, pesantemente) e lei non ne vuole più sapere di me tanto che mi ignora.

Non riesco però adesso ad andare avanti: nonostante abbia accettato la fine della relazione, continuo a volerle bene e non riesco proprio ad accettare che soffra, che sarà sempre infelice e che, sopratutto, in molti possano approfittare di questa sua debolezza.

Non ho idea di come aiutarla, ogni mio contatto lo rifiuta ma, sopratutto, non riesco proprio a non pensarci.

Mi sento impotente perché non so come aiutarla e nel frattempo mi sento anche tremendamente in fallimento.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Che aspetto di questa donna Lei ha toccato quando l'ha insultata ? Che cosa L'ha spinto ad insultarla ?

Perché pensa che questa donna "sarà sempre infelice" ?

In ogni modo, se è avvenuto recentemente, ad una persona può essere difficile da subito riuscire a comunicare con Lei.. Può darsi che ci vuole la pazienza e a dare a lei del tempo.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ho proprio toccato gli aspetti della sua sessualità.
Sono stato spinto da rabbia e frustrazione per lo più.

Dopo, col tempo, cercando i sintomi (molti sintomi, tra le altre cose, non elencati nei siti italiani ma in inglese, li ho pure riscontrati) trovando ciò che la descriveva a meglio.

Elenco tutti i sintomi:

- Non offre una comunicazione adeguata durante il sesso: si irritava parecchio se le parlavo durante, qualunque cosa le dicessi;
- Manca intimità prima, durante e dopo il sesso e offre poca o nessuna vera intimità nel rapporto: si rivestiva subito, non aveva neppure voglia di baciarmi durante o di accarezzarmi mai, solo sesso violento;
- Una volta sempre durante le dissi che la amavo in lacrime e si arrabbiò furiosamente;
- Sembra di essere preoccupati in pubblico con tutto ciò che li circonda: iperparanoica circa tutto ciò che lo circondava;
- Per un periodo, in cui sono stato circonciso, ha evitato di vedermi per tutto il decorso dell'operazione.
- Manca amici intimi dello stesso sesso: tutte le amiche del suo sesso la allontanavano perché la ritenevano una ragazza facile.
- Utilizza spesso l'umorismo sessuale: nessuna spiegazione è necessaria
- Sono il controllo durante l'attività sessuale o hanno frequenti sbalzi di umore , prima o dopo il sesso: spesso dopo il sesso piangeva
- Numerosissimi partner sessuali di cui si vergognava a parlarne e non appena gli venivano nominati diventava stranissima
- Totale mancanza di rapporti personali e di amicizie, prova vergogna, si sente una nullità, ci piange tutto il giorno per questo.
- Ansie fortissime, fitte allo stomaco dovute a tutto;
- Continui sbalzi di umore;
- Improvviso calo di desiderio sessuale nei miei confronti, improvviso, da un giorno all'altro;
- Non riusciva mai a raggiungere l'orgasmo;
- Rabbia pesante quando rifiutavo il sesso nonostante le condizioni (vd. altre persone che guardavano);
- Utilizzo di pornografia sin dalla piccola età;
- Bassa nonché mancata stima per se stessa;
- Continua e sfrenata ricerca di partner sessuali;
- Paranoia nelle sue relazioni: tutte tenute nascoste ma sopratutto se ne vergognava di tutte;
- Incapacità totale di provare empatia, di risolvere problemi elementari;
- Odio viscerale nei confronti dei metodi contraccettivi;
- Impazienza, irritabilità quando viene interrotto il sesso nonostante non sia colpa di nessuno;
- MAI preoccupata per il piacere mio, solo per il suo;
- Comportamenti sessuali schematici e serrati: qualora sgarravo un attimo, si arrabbiava da morire. Quasi come se fosse un'attrice, zero personalità... nulla di nulla.
- Sentivo che c'è qualcosa che non gli piace di me, ma non riusciva a dirmi cos'era;
- Mi faceva spesso discorsi di come il sesso con la stessa persona alla lunga annoiava;
- Mi diceva di come quando non riusciva ad ottenre sesso era irritabilissima ed iraconda.


Tutti sino ad adesso l'hanno usata e la useranno. Io mi sento completamente impotente di fronte a tutto ciò.

Dentro di me non riesco a capire cosa provo, quasi un senso di disperazione totale per la scoperta. Ho un misto di senso di colpa (per non averlo capito prima? Non lo capisco) ed un senso di impotenza.

Non so cosa fare, non so cosa pensare... è una cosa che mi ha sconvolto totalmente.

Nonostante sia finita le auguro, ovviamente, tutto il bene di questo mondo e sapere che ha qualche disturbo mi rende profondamente infelice.

Da un lato vorrei si accorgesse di tutto ciò, dall'altro la rivorrei con me probabilmente (non so se per una questione di autostima o di altro), dall'altro mi sento profondamente traumatizzato da questa storia.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non so come mi sento: da un lato mi sento profondamente tradito sulla fiducia (mi ha sempre omesso questi dettagli) dall'altro mi sento fallire perché non me ne sono mai accorto prima, tento in tutti i modi di sapere qualcosa circa il suo passato e a quanto pare chiunque ne parli di lei ne parla in maniera negativissima.

Mi sento preso in giro, ho dato tutto me stesso ad una persona così... mi sento quasi "traumatizzato" da tutta questa situazione. Quasi come se avessi perso totalmente fiducia nelle donne. (Sembra una frase fatta, lo so).

D'altro canto vorrei eliminarla dalla mia vita totalmente ma... si può eliminare una persona che per te è stata così importante? Avrei sempre la voglia e la curiosità di sapere cosa fa, cosa non fa...

Non che sia bigotto o altro, semplicemente fatto con queste modalità mi mette una tristezza assoluta.

Mi sento l'autostima a zero per i continui rifiuti, mi sento rifiutato dal punto di vista sentimentale ed impotente nel non essere riuscito a cambiarla...

Preso in giro, usato continuamente, uno dei tanti nonostante mi dicesse di amarmi, piangesse per me e mi dicesse che per lei fossi speciale... invece era solo ed esclusivamente sesso...

Forse, infondo, in cuor mio spero di "guarirla" per tornarci insieme, forse è questo...

Non lo so, Dott. chiedo il suo aiuto: reagisco bene anche alle peggiori delle cose che mi capitano in famiglia, a lavoro, negli studi... ma a questa non sono abituato e non so proprio come prenderla.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.7k 1k 63
Ma non è che lei ha bisogno di supporto per sé stesso piuttosto che per questa donna?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Supporto per entrambi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.7k 1k 63
Non penso che la signora desideri avere un supporto.

Ritengo che le sue siano libere scelte di donna adulta, quindi non capisco dove possa trovarsi un supporto, ove tra l'altro ha deciso di troncare la relazione con lei per motivi personali.
[#7]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La relazione l'ho troncata io, a dire il vero.
[#8]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.7k 1k 63
Vuol dire che lei ha stabilito che la relazione non era adatta alle sue esigenze, necessità, aspettative e quanto altro possibile all'interno di un rapporto a due.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Il "problema" prima di tutto non è quale disturbo ha (se ce l'ha) questa donna e come può essere aiutata. Il "problema" è prima di tutto il Suo vissuto, l'avvere Lei tuttora i sentimenti verso questa persona e legato al rapporto con lei (infatti scrive: "supporto per entrambi"), il che determina le Sue reazioni. E sono vissuti che possono essere traumatici (trattandosi, come Lei scrive della Sua "PRIMA relazione con una donna") e le Sue reazioni probabilmente sono naturali, istintive, ma non adatte:

- gli stessi insulti che ha espresso a questa persona probabilmente sono parte della Sua reazione;

- Lei scrive: "Mi sento l'autostima a zero per i continui rifiuti, mi sento rifiutato dal punto di vista sentimentale ed impotente nel non essere riuscito a cambiarla..."

Se dominano le Sue proprie insoddisfazioni, allora non può aiutare ad altra persona e anche un sentimento verso l'altra persona rimane subordinato ai Suoi bisogni insoddisfatti, e l'altra persona rischia di diventare per Lei (anche inconsapevolmente) prima di tutto l'oggetto di applicazione dei nostri bisogni (ciò è possibile non solo nella relazione sessuale, ma anche nella relazione d'aiuto): proprio quello che Lei non vuole che succeda.

- a prescindere da quali problemi ha veramente la persona, non si aiuta alla persona iniziando dal cercare per lei una "diagnosi"; la diagnosi non a caso è di competenza degli specialisti, anche perché non di rado può essere di per sé uno strumento non del tutto innocuo. Nelle situazioni conflittuali o stressanti "trovare la diagnosi" per un'altra persona spesso ci serve (consapevolmente o meno) per attribuirne la causa e per ridurre l'impatto traumatico per noi, ma in tali circostanze la "diagnosi" può essere molto poco attendibile.

Dunque, sono d'accordo con il mio collega: prima di tutto è lei che ha bisogno di supporto
(sia per aiutare a sé stesso, sia se vuole aiutare ad altrui)

E Le consiglio di rivolgersi (dal vivo) ad uno psicoterapeuta.