Possibile disturbo istrionico

Salve a tutti,mi rivolgo a voi,nascosto dietro un pc,perchè ho difficoltà ad accettare il mio problema e quindi ad esporlo di persona. Da un anno circa il mio carattere,la mia personalità,il modo di vedere il mondo è totalmente cambiato.Sono sempre stato,sin da piccolo,una persona timida,emotiva ed un po troppo umile.. un carattere che mi ha portato a lungo andare a quello che credo sia stata depressione.Adesso sono tanto diverso,un uomo nuovo,mi sento vivo!sono questi i punti che mi caratterizzano:
-cerco di parlare con tutti e di tutto,anche se non mi interessa molto cosa ha da dire la gente,lo faccio solo perchè fa credere alla gente che io sia un tipo molto aperto e simpatico.
-curo troppo il mio aspetto,negli stessi modi e tempi delle donne,o forse di più.
-mi sento migliore degli amici,almeno intellettualmente,infatti studio molto e curo diversi interessi,solo per godere del momento in cui potrò dire la mia in pubblico.
-tutti mi dicono che sembro un attore quando parlo ed è per questo che in pochi si fidano di quello che dico,e questo mi fa arrabbiare perchè non sono un tipo che racconta frottole.
-ho un invidia che mi divora delle persone famose,dedico parte del mio tempo a pensare ad un modo per raggiungere la celebrità,insomma non ce la faccio ad essere ignorato quando entro in un posto,vorrei che tutti mi venissero incontro.
-Paura dell'abbandono e di tutto quello che "oggi ho" e che un domani potrebbe diventare "solo un ricordo"
-Ho sofferto molto alla fine di alcune relazioni con le mie ex,anche se queste sono state brevissime,e so che soffrirò atrocemente se dovesse succedere ancora,ecco perchè ho paura a legarmi ad una ragazza.
-Nei giorni in cui nessuno mi cerca mi convinco che questo sia un torto nei miei confronti.
-Lavoro molto di fantasia,avendo una visione troppo ottimista del mio futuro.
Beh...questo è il grosso diciamo,e credetemi,postare qui queste parole non è stato per me facile,perchè io credo davvero che la mia visione della vita sia giusta,ma paragonandomi agli altri ho visto che sono un po diverso,quindi mi sono informato,ho studiato un po,e credo di avere questo disturbo chiamato "Istrionico" forse associato a una leggera forma di "narcisismo" ma le mie sono solo supposizioni... vorrei tanto sentire il parere vostro. Vi ringrazio anticipatamente per aver preso in considerazione questa richiesta. Vi porgo i più cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non sembra un disturbo istrionico, sembra una ciclotimia, in un grado che le crea sofferenza, quindi tra la forma caratteriale e il disturbo ciclotimico come intensità. Se legge una descrizione del disturbo ciclotimico, o del disturbo bipolare (ma non quello maggiore, quello attenuato e temperamentale) forse ci si riconosce.
L'istrionismo non è vissuto come distonico da chi ha il DP istrionico, cioè la persona lo vive come realizzazione, non si lamenta del fatto di essere così. Si lamenta delle conseguenze, ma non riesce a percorrere una strada che lo tenga lontano dall'istrionismo, anzi ricerca proprio nel problema la via di fuga.
Non penso, ripeto, che sia questo quadro di personalità, ma una questione legata ad oscillazioni d'umore o a stati d'umore "misto" con valenze depressive ed euforiche concomitanti o alternanti, e conseguenti crisi di "identità", terrore di finire o di non controllare il futuro etc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta Dr. Pacini. Inizialmente anch'io pensavo che l'alternarsi dell'umore dall'eccesso positivo a quello negativo,fosse legato ad un disturbo bipolare o una ciclotimia,come lei ha suggerito.
L'unico tratto,secondo me,incompatibile con questa diagnosi,è proprio l'umore che ha smesso di cambiare continuamente(ci sono stati periodi in cui cambiava radicalmente ogni 2 settimane circa)ma adesso è stabile(nella condizione descritta in precedenza)da almeno 8 mesi. Un'altra cosa vorrei sottolineare: io e questo "problema" andiamo a braccetto,nel senso che mni ci trovo bene,mi fa stare bene sentirmi 1 metro avanti gli altri,ma ho paura che queta distanza non mi basti mai,e sono sempre alla ricerca di un costante miglioramento di me stesso... un qualcosa simile ad una "ambizione esagerata" da un lato mi perseguita,dall'altro è come se mi desse una guida. So che è difficile fare diagnosi via internet,ma vorrei sapere se possibile,a quali conseguenze andrò in contro continuando cosi... grazie ancora a lei e a tutto lo staff!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il mio punto è che è qui che scrive per lamentarsene di questa situazione. I soggetti con disturbo di personalità raramente vengono per sottoporre come problema la loro personalità, anzi se la tengono stretta come "risorsa", salvo poi lamentarsi delle sue conseguenze come se venissero da chissà dove.
Per il passato recente lei dice che ora ha (la cito)

Paura dell'abbandono e di tutto quello che "oggi ho" e che un domani potrebbe diventare "solo un ricordo"
-Ho sofferto molto alla fine di alcune relazioni con le mie ex,anche se queste sono state brevissime,e so che soffrirò atrocemente se dovesse succedere ancora,ecco perchè ho paura a legarmi ad una ragazza.

L'umore è come si dice "misto" o comunque ha delle flessioni rapide e ricorrenti, se questi pensieri sono presenti e ricorrono.
Confermo l'impressione iniziale
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dopo
Utente
Utente
Se ho capito bene,il disturbo che prima si alternava da positivo a negativo,adesso si è stabilizzato presentando i due opposti quasi contemporaneamente e conferendomi quello che lei ha chiamato "umore misto". Leggerò qualcosa usando la sua impressione come traccia. Grazie dei suoi chiarimenti.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente, penso anch'io come il collega Pacini che il suo problema sia un disturbo dell'umore, più che una patologia di personalità.
I suoi comportamenti attuali mi sembrano una reazione alla paura di deludere e di essere abbandonato e quindi di soffrire.
Guardare gli altri con distacco, sentirsi superiori, è una forma di difesa, che però ha come contropartita il fatto che gli altri se ne accorgono e non si fidano.
Cerchi di capire quello che le piace davvero e che vuol fare nella vita: alla sua età il carattere è ancora in formazione, più lo studia e si studia a tavolino e più si confonde.
Il modo migliore per conoscersi è "sperimentarsi" in azione in mezzo agli altri: un lavoro estivo, un viaggio in compagnia (anche una gita di pochi giorni).E poi studiare, quello che le piace, recitazione, o ballo, o canto, e le lingue straniere, indispensabili.L'ambizione può essere positiva se diventa la motivazione per imparare qualcosa, e mentre si impara si fa esperienza del mondo e di se stessi.Attraverso la serie di soddisfazioni e delusioni (inevitabili e indispensabili) potrà ridimensionare le aspettative che già ora le sembrano irrealistiche.
Saluti



Franca Scapellato

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