Azione continuativa

Gentile dott.
La contatto e la ringrazio in anticipo, in quanto ho un problema con un familiare il cui comportamento generale sta destabilizzando psicologicamente nonché fisicamente la coniuge.
Il familiare di 64 anni, fumatore assiduo e pensionato da alcuni anni, ha il seguente stile di vita:
Si alza al mattino alle 7,00-7,30 circa, si siede su una poltrona in salotto, accende il computer e guarda un film sul web con le cuffie auricolari, accende una piccola lampada, fuma con i piedi su un piccolo tavolo, mangia ogni tanto mentre guarda il film.
Il familiare dalla mattina alla stessa ora circa fino alla sera intorno a mezzanotte più o meno, tutto il giorno guarda più film, abbandona la sua posizione solo per andare al bagno, pranzare, cenare, comprare la spesa in quanto pensando di risparmiare economicamente e di essere dunque in grado di saper scegliere la giusta roba al miglior prezzo e per altri motivi familiari, va a fare la spesa a posto della coniuge.
Il pomeriggio dopo pranzo va a dormire per poi rialzarsi e guardare un film.
Non esce di casa, diventa irascibile se gli viene fatto notare, se trattasi di dovere e cioè accompagnare la coniuge a far uscire il cane, si lamenta ma esce per un'ora, rimane in auto e vuol tornare subito a casa per continuare il film.
La coniuge, sofferente di ipertensione e diabete, si sente triste e soffre di disturbi somatici che aggravano conseguenzialmente le sue patologie, in quanto non vuol sentire parlare di vacanze, ne' di una gita quotidiana nei dintorni, lei giustamente prova sofferenza nell'uscire di casa un'ora nel pomeriggio, ha un'automobile ma essendo ipertesa ed avendo un'aumento dei suoi parametri pressori seppure per una causa evidente, teme con ansia di andare da sola con il cane, quando si sente meglio comunque esce da sola.
Un'altra evidente osservazione e' che il familiare utilizza il ton ton in auto anche per fare lo stesso percorso che conosce da anni e diventa molto irascibile se qualcuno lo fa notare, afferma di voler vedere quanti km di distanza vi siano seppure il tragitto sia il medesimo.
Il familiare inoltre evidenzia la sua impossibilità di errore in ogni ambito e banale discussione, laddove l'evidenza sia opposta, il soggetto discute anche dopo alcuni giorni così da ricordare ed evidenziare la sua ragione.
Il soggetto afferma che la coniuge anni prima lo avesse tradito con il pensiero e successivamente durante la frequenza di lei ad un corso di laurea, lui afferma di essere tornato indietro, averla veduta baciare velocemente un collega, tutti i suoi colleghi erano d'accordo nel celare a lui la loro relazione, lui si è reso conto di ciò dai loro sguardi e sorrisi nei suoi confronti, ha affermato che una suora collega di sua moglie, avesse lui rivelato il tradimento, la suora e' stata contattata ed era falso.
Nulla può cambiare ne' un'idea ne' la posizione di un oggetto, difficoltà di apprendimento, litigiosità continua con la gente intorno.
Le chiedo un parere.
Grazie mille
[#1]
Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Non c'è nessuna domanda, sembra un romanzo.

Mi invento io la domanda: cosa possiamo fare?
Così mi do da solo la risposta:

Consigli ad un parente stretto di mandare entrambi dal geriatra per un check up e di avere tanta pazienza con i propri genitori anziani.

Dr. Manlio Converti

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Grazie Dott.Converti,
Data l'età non li considero tanto anziani almeno relazionandoli ad altre persone della stessa età e di età superiore, a tal punto da avere simili problemi, per questo motivo ho preso l'iniziativa di inviare una e-mail e chiedere un parere.
Le persone con i requisiti del familiare, anche se forse la mia domanda è buffa e dall'esterno può sembrare buffo tutto il racconto, sono violente? Intendo che aggrediscono fisicamente, come nel caso del familiare nei confronti della moglie?
Nel precedente e-mail avevo superato il limite dei caratteri possibile per cui non ho posto la domanda,
Secondo lei, dati questi parametri, seppure mi rendo conto dall'esterno possano sembrare buffi ma Le assicuro molto difficili da gestire per chi si trova coinvolto direttamente, il problema è di tipo geriatrico, psichiatrico o entrambe?
Grazie!
[#3]
Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Il computer rende possibile rileggere il proprio testo e correggerlo.
Impari ad usarlo.

Ho già risposto alla domanda: se le persone sono reali e non una sua fantasia, allora un loro parente e non lei può inviarli dal geriatra.
L'altra domanda non è di senso compiuto.


[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Avrei dovuto omettere alcune descrizioni dato il numero dei caratteri.
Comunque va bene, grazie della risposta.
No purtroppo, dott.Converti, le persone sono reali, seguendo il suo consiglio, solleciterò i due anziani, uno di 63 anni, l'altra di 59 anni, a rivolgersi al geriatra.