Disturbo bipolare ?

Gentili dottori

Vi espongo il caso di mio marito. Ha 57 anni e ha avuto una forte depressione nel 2001 causa perdita di lavoro. Ha sempre rifiutato di curarsi, nonostante il medico di base gli avesse detto che aveva bisogno di essere aiutato. Da allora un po' alla volta ha cominciato a soffrire di disturbi dell'umore (tipo cambio d'umore repentino o reazioni abnormi a piccole contrarietà, lunghe ore di mutismo, chiusura in sè stesso, scarsi stimoli a socializzare, discorsi senza nè capo nè coda, nervosismo, volubilità di idee, ecc.)
Più volte è stato consigliato di rivolgersi ad uno specialista, ma senza successo. Può trattarsi di disturbo bipolare? Da cosa potrei rendermene conto? Cosa posso fare se si rifiuta di andare dal medico e di non riconoscersi malato?
Grazie per una vostra risposta
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la diagnosi e' un atto medico che puo' essere fatta attraverso la visita diretta.
Non credo sia importante sapere attualmente se si tratta di un disturbo bipolare, depressione, psicosi, ansia o altro, quanto invece e' piu' importante richiedere una visita specialistica che eventualmente, qualora ne ricorrano le condizioni, puo' essere fatta anche attraverso un accertamento sanitario obbligatorio, qualora suo marito persista nella volonta' di non farsi visitare.

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[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
cosa devo fare per l'accertamento obbligatorio?
Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

per l'accertamento sanitario obbligatorio puo' parlare con il suo medico di famiglia che la dovra' indirizzare al centro di salute mentale di competenza per l'attivazione della procedura necessaria all'accertamento sanitario obbligatorio.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
talvolta accade che i soggetti che soffrono di disturbi dell'area "mentale" non vogliano riconoscere tale patologia. In alcuni casi è possibile "agganciare" il soggetto e fare sì che possa essere valutato sfruttando sintomi che possono essere più accettabili per il paziente stesso: per esempio, se suo marito soffrisse di insonnia o di sonno disturbato potrebbe indirizzarlo verso uno specialista (ovviamente lo psichiatra) raccomandando al marito che l'obiettivo è solamente quello di migliorare il sonno. Sarà poi cura dello psichiatra, (preventivamente informato in merito), lavorare affinchè sia possibile curare in modo adeguato il paziente.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Dr Garbolino

mio marito soffre di ipertensione ed è in cura con Enapren da 15 anni, Come posso impostare la cosa?
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

sono spiacente ma devo chiaramente manifestare il mio disaccordo per la tecnica di aggancio suggerita, che servirebbe solo eventualmente a far fare una visita dopo la quale suo marito non seguirebbe un trattamento.

Pertanto, sarebbe opportuno, a mio parere, procedere con l'accertamento sanitario obbligatorio.
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Mi scusi dr Ruggiero ma l'accertamento sanitario obbligatorio, a pensarci bene, mi sembra un approccio troppo violento e che verrebbe senz'altro a nuocere sull'intesa famigliare.
Mi scusi, ma preferisco (per il momento) seguire la tecnica d'aggancio proposta dal dr. Garbolino. Oltre tutto mi è parso che fosse abbastanza disposto ad avere un colloquio con un nostro parente psicanalista.

Ringraziamenti e cordialità
[#8]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

mi perdoni, e' finita nella sua richiesta una cosa che non riguarda lei per un errore di digitazione al momento della scrittura e conseguente invio errato.

Comunque, utilizzare per un soggetto come suo marito un approccio come quello descritto, nel caso specifico puo' non essere utile, in quanto la eventuale sospettosita' presente puo' porre a rischio la situazione.

Oltretutto, la sua domanda e' "Cosa posso fare se si rifiuta di andare dal medico e di non riconoscersi malato?" e a mio parere la risposta e' che e' necessario un accertamento sanitario obbligatorio.

Poi lei puo' scegliere o meno se far fare questo accertamento che non ha nulla di violento e per il quale lei non compare, probabilmente il suo medico di famiglia non l'ha informata adeguatamente.


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