Violenza domestica

Salve,
ho un figlio di 22 anni che in casa è molto violento ed aggressivo, soprattutto con me, infatti oltre a distruggere tutto ciò che gli capita davanti, non fa altro che sputarmi, insultarmi e picchiarmi in continuazione solo per il gusto di vedermi soffrire. Dopo anni di questa vita e visto che lui rifiuta qualsiasi forma di aiuto, il mio medico finalmente mi ha prescritto il Serenase, e precisamente 8 gocce da mettere a suo insaputa negli alimenti, ma dopo pochi giorni dalla sua somministrazione si sono manifestate delle reazioni extrapiramidali e quindi ho dovuto interrompere il trattamento. Intanto lui diventa sempre più violento tanto che ho paura a stare con lui, quindi vorrei sapere se esiste un altro farmaco che potrei somministrargli in sostituzione al Serenase. Spero tanto che qualcuno mi possa aiutare perchè, credetemi, qui la situazione è davvero disperata.
Ringrazio tutti coloro che mi risponderanno e porgo cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Là cripto terapia deve avere una indicazione clinica ed è un procedimento sconsigliato.

La decisione di introdurre un antipsicotico deve scaturire da una patologia psicotica.

La violenza domestica e l'aggressività non si configurano come patologie psichiatriche, sebbene si vorrebbe dare agli psichiatri il controllo sociale.

Ciò che avviene è un reato che lei può evitare denunciando suo figlio alle autorità preposte per evitare che possa esserci conseguenze più gravi sulla sua incolumità.

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Suo figlio è psicotico? Fa uso di droghe? Di alcol? Gli altri familiari non intervengono? Concordo col collega che dare una terapia di nascosto senza una diagnosi è assurda.
Prima o poi suo figlio farà molto male a lei o a un altro familiare e finirà in prigione, è questo che volete? Non credo proprio.
Il primo passo è denunciare la situazione, come le ha detto il collega, ai carabinieri. Se c'è un problema psichico, o di dipendenza, e il giovane non accetta le cure, si può e si deve fare un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), che compete all'Asl .
Durante il ricovero viene impostata una terapia. E' sbagliato pensare che non bisogna fare un ricovero coatto perché quando il paziente torna vuole vendicarsi, non è così.
Se ha scritto è perché non vuole continuare a vivere con la paura, ma mettere delle gocce di nascosto non è la soluzione giusta.

Franca Scapellato

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dopo
Utente
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Gentile dr.ssa,
mio figlio non fa uso né di alcool e né di droga, di questo ne sono sicura perché trascorre tutte le sue giornate chiuso in camera sua, parla solo con me ( o meglio urla). La sua droga è il denaro.....chiede in continuazione soldi, soldi che usa per comprare, comprare e comprare, e se noi rifiutiamo di darglieli diventa una furia e poi minaccia di lanciarsi dalla finestra (cosa che ha già fatto l'anno scorso). Noi abbiamo già segnalato la situazione sia ai Servizi Sociali che al Centro Salute Mentale ma nessuno vuole assumersi la responsabilità e così lui continua a peggiorare ogni giorno di più.
Ringrazio nuovamente per le Vostre gentili risposte e Vi saluto cordialmente.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Se le condizioni di suo figlio sono queste, il Servizio di Salute Mentale è tenuto a intervenire, se no rischia una denuncia (vostra) per omissione di soccorso. Segnalate la situazione (per iscritto) anche ai carabinieri e al sindaco, perché è necessaria un'azione comune per arrivare al ricovero, che è indispensabile. In vista del ricovero una terapia sedativa somministrata in qualunque modo ha un senso.
Lasciare le cose come stanno rende la vostra vita un'inferno, ma non fa bene neanche a suo figlio che peggiora se non si cura.