Urgente consulto

Gentilissimi medici
espongo il mio problema riguardo il mio ragazzo che ha 20 anni ha avuto sempre un infanzia e un adolescenza tormentata e piena di problemi causati dalla famiglia, lui fa uso di cannabis ormai da 2 anni pesantemente è stato indirizzato al Sert dai parenti (premetto che non si droga ma è stato male interpretato dai familiari) e ci è rimasto x una settimana adesso è uscito e lo hanno preso come un tossico dipendente di eroina travisando quello che lo motiva a fare uso di cannabis, secondo la valutazione dei medici lo reputano assuefatto da ciò anche se i suoi problemi sono inconsci e di natura psicologica. Ho vissuto in casa sua per due anni con i suoi familiari e ho notato che anno problemi palpabili di socialità e di comportamento molto gravi a livello personale e all''esterno (premetto che mentono a se stessi e agli altri e hanno una visione distorta della famiglia e del relazionarsi con gli alti, con la quale hanno cresciuto questo ragazzo). Adesso lui sta facendo una cura che non ritengo adeguata per la situazione poiché lui ha bisogno di parlare e capire come stanno le cose a livello sociale e personale e non riescono a capirlo. Lui si sente frustrato e irrequieto paranoico ansioso pauroso e un ragazzo che è molto buono e dolce se non fosse per tutto il resto non dorme bene e si è chiuso in se stesso e ha trovato come punto di riferimento la religione male interpretandola. I medici gli hanno prescritto delle analisi settimanali delle urine e del sangue e gli fanno prendere il valium e il vatran e per dormire la sera dei sonniferi non efficaci e nella durata del ricovero un sovradosaggio delle en. La terapia prescritta durerà dal 3-02-2015 a settembre. Temo per la sua salute mentale e fisica. Sono andata a leggere i fogli illustrativi delle medicine e ho notato che i medici al Sert hanno riferito al paziente e alla famiglia che i farmaci dati sono per far scendere il Thc mentre nelle indicazioni non vi è nessun riferimento a questo ma sembrano farmaci pscichiatrici non adeguati al trattamento del paziente, inoltre ho notato che molti degli effetti collaterali si stanno manifestando, ma la famiglia continua a non preoccuparsene continuando a seguile le indicazioni del sert. Ce da dire che la madre del mio ragazzo era sotto cura parecchi anni fa e prendeva lexotan o minias dopo poco tempo ha smesso quando il figlio ha dolore hai denti per dormire gli faceva prendere 15-20 gocce non facendogli effetto ne prendeva altre 20-30 e ci fumava sopra la cannabis .
chiedo gentilmente di valutare questo caso perché i medici hanno prescritto questa cura non sapendo i fatti riguardanti il paziente non essendo in grado i genitori di esprimersi e di comportarsi come tali; loro hanno problemi a capire la situazione del figlio e non sono in grado di capirlo e ascoltarlo; non riescono a parlare civilmente ma si esprimono con il figlio e con le persone che li circondano in modo irruento e irrequieto.
il paziente non riesce ad esprimere le proprie opinioni, emozioni, espressioni, essendo stato represso fin da bambino; non esporrà mai il suo problema ai medici perché ha paura.
inoltre riguardo al paziente sono riuscita a farlo aprire con me e riesce a comunicare
( con i suoi genitori evita i problemi e fugge dalle situazioni drastiche che si creano in famiglia" non causate da lui") per questo motivo si chiude in se stesso , per questo motivo sto chiedendo a voi medici come posso aiutarlo nel suo problema. vorrei una risposta che non dia fiducia ai medici a prescindere; perché non si rendono conto del vero problema poiché non lo sanno; io non essendo della famiglia o sua moglie non posso intromettermi; se potessi avere una valutazione più accurata di un altro specialista potrei far capire ai genitori il reale problema ed aiutarlo. Lui ancora la continua anche se i miei dubbi sono molti. ho pensato, conoscendolo di fargli prendere del ginseng o antidepressivi perché i farmaci lo stanno buttando giù di morale, perdendo il suo interesse alla vita e alla felicità e alla gioia. Conoscendolo so dire per certo che i suoi problemi non sono di astinenza ma ha bisogno di essere stimolato. Ce da dire una cosa che a differenza delle altre persone l'effetto della cannabis nel suo corpo gli faceva da stimolo a concentrare le sue energie in qualcosa di costruttivo per la sua vita e quella degli altri lo utilizzava come antistress e aumentare il livello della concentrazione dandogli voglia di fare e di dare a se stesso e agli altri. (medicinale naturale).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Ha già ricevuto risposta alla sua richiesta.

lei di fatto non è nella facoltà di stabilire quale debba essere il percorso terapeutico del suo ragazzo nè di sapere quali siano effettivamente le cure alternative a cui dovrebbe sottoporsi.

Dr. F. S. Ruggiero
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dopo
Utente
Utente
Scusi il mio modo di pormi ma vorrei un consulto da un suo collega visto che lei non ha avuto riguardo nel mio caso .mi dica cio vuole di me ma non esiste che un medico non ascolti un paziente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Certo ha ragione ma i presupposti sono diversi:

- lei non è il "paziente" in questione
- lei, né il suo ragazzo, siete dei pazienti in quanto in questo ambito nessuno ha visitato qualcun altro
- lei pretende la risposta che vuole sentirsi dire perché non le piace la realtà di questo momento.
- non deve essere ascoltata perché scrive, e per di più di terze persone con la pretesa che le si dica che la terapia del suo ragazzo non va bene


Dr. F. S. Ruggiero
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dopo
Utente
Utente
Lei mi sta negando una prestazione sanitaria dal momento in cui lei è. Medico dovrebbe aiutare un paziente; nel caso fossi stata in ansia o in una forma di mia Difesa di depressione lei mi aiuterebbe dicendomi di prendere ansiolitici o antidepressivi o peggio ancora mi direbbe di fami gli affari miei.... Lei si ritiene un medico psichiatra e psicoterapeuta? Io direi che dovrebbe rivedere i suoi canoni di vita prima di pensare di poter aiutare ad altre persone.