Disturbo schizoide di personalita' - a chi rivolgersi
Buonasera
sin dall'infanzia sono stato una persona solitaria e non ho mai avuto vere amicizie ne' tantomento relazioni sessuali. Ora, a 30 anni, il disinteresse a socializzare e l'apatia per qualunque tipo di attivita' si e' fatto sempre piu' forte e, parlandone col medico di base, ha ipotizzato che possa soffrire di disturbo schizoide di personalita' e mi ha invitato a consultare uno psicologo.
Sono pero' indeciso se andare da uno psicologo/psicoterapeuta o da uno psichiatra. Qual e' in questi casi lo specialista che si occupa di questi problemi?
La terapia e' di tipo farmacologico o inizialmente solo sedute con colloqui?
Grazie
sin dall'infanzia sono stato una persona solitaria e non ho mai avuto vere amicizie ne' tantomento relazioni sessuali. Ora, a 30 anni, il disinteresse a socializzare e l'apatia per qualunque tipo di attivita' si e' fatto sempre piu' forte e, parlandone col medico di base, ha ipotizzato che possa soffrire di disturbo schizoide di personalita' e mi ha invitato a consultare uno psicologo.
Sono pero' indeciso se andare da uno psicologo/psicoterapeuta o da uno psichiatra. Qual e' in questi casi lo specialista che si occupa di questi problemi?
La terapia e' di tipo farmacologico o inizialmente solo sedute con colloqui?
Grazie
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Dr. Adelia Lucattini
Psichiatra, Psicoterapeuta
182 7 27
Il problema da lei descritto sembra di natura psicologica, rivolgersi ad uno psicoterapeuta, psicologi o psichiatra, appare comunque il primo passo necessario.
Qualora lo psicoterapeuta valutasse necessaria una terapia farmacologica non mancherà d'inviarla ad uno psichiatra per una visita specialistica in vista di una possibile terapia farmacologica.
Ad ogni modo è importante che i due terapeuti , psicoterapeuta e psicofarmacologo che la dovessero seguire, collaborino tra di loro attraverso periodici raccordi terapeutici.
Qualora lo psicoterapeuta valutasse necessaria una terapia farmacologica non mancherà d'inviarla ad uno psichiatra per una visita specialistica in vista di una possibile terapia farmacologica.
Ad ogni modo è importante che i due terapeuti , psicoterapeuta e psicofarmacologo che la dovessero seguire, collaborino tra di loro attraverso periodici raccordi terapeutici.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 24/04/2016.
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