Ansia Sociale: ho perso il controllo!

Gentili medici,

sono un ragazzo di 26 anni, lavoratore, che ha lasciato la propria città d'origine tanto tempo fa.
Da circa 10 anni (nell'infanzia ero abbastanza disinvolto socialmente) soffro d'ansia sociale.
Il disurbo non mi è stato mai diagnosticato perché non ne ho mai parlato a nessuno. Si tratta di una autodiagnosi.
Molte persone con ansia sociale fanno di tutto per nascondere il proprio problema perché visto come segno di debolezza.
I miei conoscenti probabilmente mi percepiscono come timido, ma ovvimente non possono immaginare la sofferenza che c'è sotto.
Negli anni il disturbo è peggiorato a causa dell'evitamento di molte situazioni sociali.

Vi descrivo alcune situazioni che mi mettono in ansia (alcune più di altre)
- Parlare o esprimere il mio parere in gruppo
- Tentare di stabilire un legame con persone dell'altro sesso che reputo attraenti
- Avere a che fare con gente autoritaria o che reputo "migliore di me"
- Mangiare e bere insieme ad altre persone
- Discutere con i colleghi di lavoro
- Parlare di argomenti legati al sesso
- Parlare una lingua straniera
- Fare qualcosa sotto osservazione

Le mie risposte somatiche nelle situazioni d'ansia sono:
- Rossore nel viso e conseguente sudorazione (molto frequente)
- Tensione dei muscoli del viso (molto frequente)
- Anomalie intestinali (diarrea, spesso come risposta ad ansia anticipatoria)
- Cefalea (nei momenti di ruminazione, che possono durare anche mesi)
- Fiato corto e difficoltà di respirazione (raro)
- Tremore delle gambe (raro)

Come potete immaginare questi problemi mi hanno portato ad evitare molte situazioni sociali (viaggi, feste), avere scarsissime esperienze sessuali, e pochissimi legami sociali.
Tutto questo è stato vissuto in totale solitudine, non ho mai avuto coraggio di parlare con nessuno del mio problema (professionisti e non).
Penso anche che un non professionista non possa capire seriamente la sofferenza legata all'ansia sociale.

Scrivo perchè non ce la faccio più a soffrire. Voglio chiedere un parere professionale.
Come dovrei comportarmi secondo voi? Passare per il medico di base (che non conosco ancora, perchè ho cambiato città da poco)?
Consultare uno psichiatra privato? O uno psicologo?
Sono abbastanza informato sui trattamenti dell'ansia sociale, ed in molti concordano che il più efficace sia la terapia cognitivo comportamentale.
Siete d'accordo? Qual'è la vostra opnione sugli psicofarmaci? Ho ben chiaro che curano solo i sintomi, ma potrebbero essere utili all'inizio della terapia.

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro interesse.
Il vostro parere professionale è molto importante per me.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I famarci non curano solo i sintomi e questo suo pregiudizio potrebbe essere il motivo per cui fino ad ora non si è curato.

È utile che effettui una visita psichiatrica.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
Gentile Dr. Ruggiero,
la ringrazio per il suo interesse al mio caso.

Più che un pregiudizio il mio è un giudizio che mi sono costruito leggendo diverso materiale per il trattamento della fobia sociale.
A sostegno di questa ipotesi c'è anche una considerazione logica: l'ansia sociale è conseguenza di una serie di pensieri negativi-disfunzionali circa sé stessi ed il mondo circostante.
Come può un farmaco modificare queste convinzioni?
Nel momento in cui si cessa di assumere un farmaco, non si ricadrà negli stessi schemi disfunzionali?
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le posso assicurare che legge troppo ed i suoi ragionamenti sono errati.

[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
Gentile Dr. Ruggiero,
mi piacerebbe sapere qualcosa in più circa la sua visione del trattamento dell'ansia sociale.
E' chiaro che il consulto di un professionista è certamente auspicabile nel mio caso, ma mi piacerebbe fare questa scelta con cognizione di causa in modo tale da scegliere il trattamento migliore per me.

Circa la mia visione attuale dello psicofarmaco posso citare questa fonte (prof. Massimo Biondi):

https://www.youtube.com/watch?v=SEiz3M93i3I
Minuto: 7:30
Minuto: 29:20

La ringrazio ancora per il suo interesse.
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