Sospensione Sereupin, GGT alta e parere sul programma di sospensione dello specialista.

Gentili dottori,
otto anni fa ho iniziato una terapia a base di Paroxetina 20 mg per un disturbo da attacchi di panico e ansia generalizzata. Nel corso degli anni il disturbo è andato via e oggi posso dire di essere guarito. Purtroppo lo psichiatra che mi seguiva è andato in pensione così sono andato da un nuovo specialista.

Mi ha chiesto la storia clinica e delle analisi del sangue, dalle quali risulta che ho la GGT po' sopra il limite. Secondo il dottore è colpa della paroxetina che fa fare "gli straordinari" al fegato, dal momento che non fumo, non bevo e seguo una dieta bilanciata (inoltre pare sia sempre la paroxetina la causa delle mie sporadiche crisi ipoglicemiche).

Morale della storia, il dottore ha stabilito un piano di sospensione del Sereupin così composto:

17,5 mg per due mesi
15 mg per due mesi
12,5 mg per due mesi
10 mg per due mesi
7,5 mg per due mesi
5 mg per due mesi
2,5 mg per due mesi

Così facendo ci metterò un anno a venirne fuori, però lui mi ha assicurato la pressoché totale assenza di effetti collaterali importanti. Ciò che mi preme è la salute del mio fegato. Mi piacerebbe conoscere il vostro parere sul piano di riduzione e se ci sono problemi a protrarre così a lungo la questione.

Cordiali saluti e buon lavoro!
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Mi pare una cosa un po' strana. Si toglie una cura in un tempo lunghissimo, il tutto perché sarebbe responsabile di effetti epatici e metabolici, il che è un po' un controsenso (se fa male, perché metterci un anno a toglierla ?). Il tutto senza programmare una sostituzione della cura, come dire che di sicuro c'è soltanto che tra un anno sarà senza cura, e quindi esposto al decorso della malattia per cui assumeva la paroxetina.
Già parla di "venirne fuori" come se la sospensione di un farmaco corrispondesse a venir fuori da qualcosa, in realtà non vorrei fosse il modo per tornar dentro la malattia.

Inoltre, alla base di tutto ciò, può dire di che valori stiamo parlando, cioè GGT "un po' al di sopra" (quanto ?) e "crisi ipoglicemiche" in che senso ? A quanto scende la sua glicemia durante queste crisi, e cosa accade quando ciò si verifica - ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie per la risposta Dottore e mi scuso per esser stato un po' troppo vago/impreciso. Vado con ordine:

Lo psichiatra ha deciso per la sospensione del farmaco prima in base al fatto che mi reputa guarito (e anche io posso dire di sentirmi bene) poi in base alle analisi del sangue.

La GGT al momento ha un valore di 71 U/l su un massimo di 51.

Per quanto riguarda la glicemia non so darle un valore esatto durante le crisi. A digiuno è a posto (80 mg/dl, con range 74÷110) però saltuariamente cala causandomi tremori, fame, capogiri che passano subito non appena mangio qualcosa. Di solito tra la colazione e il pranzo. Lo psichiatra mi ha detto che la paroxetina può dare questo tipo di fastidio.

Per il resto posso dirle che no, non vedo la paroxetina come un qualche tipo di demone dal quale scappare, anzi, mi ha guarito da un disturbo piuttosto invalidante. Vorrei solo sospenderla dal momento che "non mi serve più".
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sarebbe infatti strana la sospensione di una cura solo per valori di quel tipo della GGT. Comunque, non ho capito in base a cosa la reputa "guarito". Sospendere è una prova, nient'altro.
Sulla glicemia, se non ha i valori durante le crisi per quale motivo parla di crisi ipoglicemiche ?
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