Periodo difficile

salve, sono un ragazzo di 21 anni e frequento l'università. Sono al terzo anno di filosofia, ma mi mancano ancora 10 esami + la tesi per laurearmi. finite le superiori, non sapevo bene cosa fare della mia vita, allora decisi di iscrivermi a filosofia perchè pensavo fosse "figa" e comunque interessante. A livello caratteriale sono abbastanza timido, ansioso e pigro. Detto in parole povere, mi piace solo fare la bella vita senza fare sacrifici. Visto che la scelta degli studi intrapresi non c'entrava niente con quello fatto alle superiori, decisi, il primo anno di università di non dare esami di filosofia ma dare la precedenza ad altri. I primi 2 anni di università li ho passati cazzeggiando, dando solo 11 esami (3 di filosofia), andando a lezione raramente e preparando all'ultimo momento per studiare, perchè si, sono un fancazzista ma abbastanza intelligente. IL periodo di crisi è arrivato quest'anno, nella sessione invernale non ho dato manco un esame, un po' perchè non avevo voglia di studiare, un po' perchè come vi ho detto sono ansioso, tendo a non afforntare i problemi o le situazioni difficili con determinazione, ma mi piango addosso, mi faccio sempre aiutare dagli altri o sulla famiglia. Di tutto ciò, però, ne ho parlato in casa, esprimendo il mio disagio sull'università, e nonostante tutto i miei famigliari mi hanno rincuorato, mi sono stati vicino, ma non vogliono assolutamente che lascio l'università, anche per non sprecare i soldi che avevano messo fino a d'ora. nonostante anche il supporto ricevuto da alcuni amici, io non sono sereno, ho paura e sensi di colpa mostruosi, sensi di colpa per aver preso l'uni con superficialità e con poca dedizione, visto che non lavoro, non ho altri grossi impegni, avrei dovuto concentrare le energie solo in quello. Dovrei dare 10 esami in 3 sessioni (giugno-luglio, settembre gennaio) per non andare fuori corso, dovrei studiare come un matto per recuperare il tempo perso, ma è come se avessi un blocco, la paura di non farcela, la paura di non passare gli esami, l'ansia da esami, poca voglia di studiare visto la mole di libri che dovrei imparare per dare gli esami rimanenti. Tutti mi dicono che se mi impegno ce la faccio, i miei non mi stanno mettendo pressioni per finire in tempo, anzi mi dicono di dare gli esami, quello si, ma senza stress e di fare quello che riesco. Il peso che sento è anche quello che se andassi fuori corso, dovrei fare pagare un'altra rata ai miei e sto male solo al pensiero, perchè non se lo meritano, è come se li avessi presi in giro, l'università doveva essere il mio lavoro. In più anche se i miei amici mi danno conforto, loro otterranno la laurea in tempo ed è una cosa che non mi fa stare bene, perchè mi fa rendere conto sempre di più che ho perso tempo.... Non so veramente come comportarmi, mi faccio sempre tante "pippe mentali", non so come uscirne fuori.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Assodato che vuole continuare l'università, studiare invece di perdere tempo non è una strada percorribile?
Nel suo precedente consulto ha già avuto delle indicazioni, probabilmente fatica ad impegnarsi nelle cose.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Io mi impegno nello sport, nei videogiochi, ma sa, si fa fatica ad impegnarsi in una cosa che non sente sua. Il mio problema è questo, che non posso lasciare gli studi (i miei non vogliono), ho problemi a reagire alle difficoltà e vivo di sensi di colpa per la mia situazione. Non riesco a trovare la motivazione a fare ciò che non mi piace, ovvero studiare, mi costa fatica, soprattutto perché dovrei dare tanti esami per laurearmi in corso. L'appuntamento con lo psicologo dell'uni l'ho preso per il 2 maggio, ma sento che ho bisogno di almeno un segnale, un consulto prima, altrimenti rischio di impazzire e non vivere sereno