Zoloft

Buongiorno

ho 31 anni, circa 5 anni fa, ho fatto una cura con sertralina, a causa di un pensiero ossessivo, che mi portavo dietro da molti anni. Grazie alla cura, ho superato quel momento, e ho smesso il farmaco sempre seguita dal medico. A distanza di 5 anni, adesso non sto piu bene, ho iniziato a sentire un fastidio alla gola, come una tosse stizzosa e la necessità di schiarirmi la voce di continuo, e hanno diagnosticato un ernia iatale e reflusso. Questo fastidio alla gola, quindi il sintomo, non la malattia diagnosticata, mi ha allarmato e mi ha fatto venire una specie di depressione/ ossessione. Ho consultato il medico psichiatra, perche piangevo di continuo e non volevo neanche alzarmi dal letto, e ho spiegato che tendo ad ossessionarmi con le cose e non riesco a vivere la vita quando ho un problema di salute anche minimo, ma mi chiudo e il mondo si ferma. Mi ha dato lo zoloft che prendo da 27 gg, i primi 10 gg 0. 25 g e dopo 0. 50, sempre al mattino dopo colazione.

Dunque è da circa 20 gg che prendo la dose 0. 50. In termini di depressione sto un po meglio, ma non sono ancora tornata ad essere quella che ero. Ho sempre un pensiero fisso sulla gola, percependo ogni movimiento che faccio quando ingoio, quando tossisco e quando mi schiarisco la voce e poi ho un apatia strana. Ho sempre sonno.

A parte sto facendo anche la cura per il reflusso.

Solitamente sono una persona sportiva attiva e felice.. . adesso mi sento una persona inutile e senza obbiettivi.

Volevo chiedere se secondo il vostro importante parere, il dosaggio che mi è stato prescritto è troppo basso?
Se apatia e sonnolenza sono degli effetti collaterali, che si ridurrebbero aumentando la dose?
E se è necessario continuare con questo dosaggio perche i risultati saranno piu a lungo termine.. ?

Grazie mille per la vostra disponibilità.

Vi auguro una buona giornata
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Deve comunque attendere di raggiungere le 4 settimane di trattamento per la terapia specifica del disturbo e poi eventualmente verrà valutata la possibilità di aumento di dosaggio.


Dr. F. S. Ruggiero

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