Patologia di cui puo' soffrire il mio ragazzo

Buon giorno. Per qualche mese ho frequentato un ragazzo che aveva degli strani comportamenti. mi rendo conto che le patologie psichiatriche sono di una vastità impressionante, ma vorrei riuscire a capire cosa gli capita. Sin dall'inizio non voleva un rapporto stabile, poi ha deciso di provare, ma aveva dei comportamenti sui generis. Alcune volte non rispondeva al telefono, voleva i suoi spazi (non che io glieli togliessi), era sospettoso, irascibile, era impossibile fare programmi con lui. In alcuni momenti era freddo e cinico, spesso scherzava anche su cose serie, in altri, sembrava aprirsi e diventare dolce. Non ha amici, pur essendo laureato con esperienze lavorative importanti, si è ritirato a vivere in campagna. Da quello che mi ha detto il lavoro gli creava problemi di ansia. Ha un rapporto strano con la famiglia. Mi parlava spesso del passato dicendo che non si è sentito molto amato da loro, anzi spesso lo hanno trascurato. Mi ha ripetuto spesso di una volta che al ritorno da una vacanza con gli scout, nessuno si è presentato a riprenderlo ed ha dormito dal vicino di casa perchè i suoi genitori erano in vacanza. Ha un rapporto di amore-odio col padre. Pur di non vederlo, un giorno, ha preso il primo aereo ed è andato all'estero, senza portare alcuna valigia con se'. E' rimasto fuori Italia per due anni, fintanto che ha sentito il desiderio di tornare a casa ed ora vive vicino al padre. Circa 2 mesi fa ha voluto interrompere la ns relazione, poi mi ha scritto una lettera dove mi chiedeva scusa per il suo comportamento, diceva di voler restare in solitudine , ma alla fine aggiungeva che gli mancavo e che era giusto cosi'. Ho provato a ricontattarlo, lui sembra che fisicamente mi voglia ma c'è qualcosa che gli impedisce di donarsi all'altro in modo totale, è come se avesse una corteccia attorno al cuore. Cioè a me sembra che la sua scelta di solitudine sia forzata, non libera. Non si apre con gli altri, non dice mai cosa fa e dove va, ha paura di essere fotografato. A sentire lui, non ha problemi di sorta. Devo dire che è un raggazzo molto intelligente e pieno di idee imprenditoriali che cerca di realizzare, ma alcune volte sembra voler gettare discredito su cio' che fa. Quello che mi colpisce di lui è lo sguardo. Spesso sembra isolarsi e stare in un'altra dimensione. Dice di non volere legami stabili, poi è capitato che avesse con me un rapporto non protetto. E' molto disordinato. Quando sono andata a casa sua l'ultima volta, non voleva che entrassi nella sua camera da letto perchè ha detto che è il suo rifugio e si sentiva violato. E' capitato che volessi andare a trovarlo mentre si prendeva cura delle sue piante. Prima ha detto che andava bene, poi quando l'ho raggiunto mi ha accolto dicendo che quella era una violazione vera e propria. Sembra fare il duro ma quando mi ha lasciato aveva molti sensi di colpa, tanto che ha chiesto ad una mia amica se mangiavo e lavoravo pregandola di non riferirmelo. Come mi devo contenere con lui? grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In psichiatria gli aspetti più comuni sono quelli riguardanti le oscillazioni d'umore e l'ansia. La persona può essere "fatta così" senza provarne disagio, oppure provarne disagio ma ritenere sensato risolverlo con i suoi canali, e non cercando di curarsi. La richiesta di aiuto deve quindi essere spontanea, o derivare da situazioni in cui la persnoa, coinvolgendo altri con richieste di aiuto o dichiarandosi in difficoltà, denuncia quindi uno stato di sofferenza. Altrimenti, se il livello di confidenza e di apertura è sempre parziale e incostante, sollecitarlo a farsi vedere rischia di essere percepito come un'intrusione.
La stranezza percepita dall'esterno, che in parte mi sembra lei trovi anche "affascinante" non è una ragione sufficiente per l'altra persona a farsi curare o valutare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In psichiatria gli aspetti più comuni sono quelli riguardanti le oscillazioni d'umore e l'ansia. La persona può essere "fatta così" senza provarne disagio, oppure provarne disagio ma ritenere sensato risolverlo con i suoi canali, e non cercando di curarsi. La richiesta di aiuto deve quindi essere spontanea, o derivare da situazioni in cui la persnoa, coinvolgendo altri con richieste di aiuto o dichiarandosi in difficoltà, denuncia quindi uno stato di sofferenza. Altrimenti, se il livello di confidenza e di apertura è sempre parziale e incostante, sollecitarlo a farsi vedere rischia di essere percepito come un'intrusione.
La stranezza percepita dall'esterno, che in parte mi sembra lei trovi anche "affascinante" non è una ragione sufficiente per l'altra persona a farsi curare o valutare.
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dopo
Utente
Utente
Lo trovo un individuo affascinante perchè è un individuo pieno di interessi non comuni. Sa suonare il piano, ama ballare il tango, alcune volte è di una sensibilità fuori dal comune. Pero' sono cosciente del fatto che ha dei problemi. Io non gli ho mai detto di rivolgersi a qualcuno. Mi ha detto che in passato ha preso sei farmaci ma poi li ha interrotti. Ora come ora sono attratta da lui ma so che mi faccio solo del male frequentandolo. L'ultima volta che ci siamo visti ho provato a farlo ragionare su di noi. Ci siamo lasciati dicendo che lui si sarebbe fatto risentire. Io gli ho lasciato una lettera in cui gli scrivevo di abbattere le barriere del suo cuore. Sono convinta abbia un problema nel provare affetto. La vita lo ha sottoposto a delle situazioni traumatiche considerando che è stato pure nell'esercito ed ha fatto missioni di pace. So che non posso imporgli la mia presenza o il fatto che deve curarsi, ma ci sarà un modo per stragli vicino? è forse un borderline?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se due persone decidono di frequentarsi e di starsi vicino questo non può essere un ragionamento fatto sulla base di un'ipotesi di una diagnosi psichiatrica (peraltro lui le ha detto di essersi curato, quindi non l'ha nascosta questa cosa). Avere un disturbo di qualche tipo, inclusi quelli psichiatrici non è un criterio sulla base del quale scartare le persone. Ma, faccia attenzione, non è neanche un criterio sulla base del quale sceglierle, confondendno i sintomi di undisturbo con delle matasse che si sbroglieranno magicamente perché è arrivato il nostro amore, o insistendo per amore.
Può scelga la persona se la persona la convince, e se la persona ha un disturbo si preoccupi che lo curi.
Sapendo i farmaci si potrebbe supporre qualcosa di più.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
gentile utente,

la diagnosi e' un atto medico che necessita di una visita diretta.

Visti i dubbi che pone che appartengono a lei e non al suo partner potrebbe chiedere una visita psicologica per se stessa in modo da poter comprendere in modo diretto cosa si aspetta da questa relazione.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Quello che vorrei da lui è essere amata come lo amo io. Purtroppo vedo che in alcuni momenti è di una freddezza unica ed è come se si volesse imporre di non volermi. In altri momenti sembra piu' arrendevole. Io ho paura di stargli vicino perchè ho sofferto per i suoi atteggiamenti strani ed ho paura che questo rapporto non mi dia serenità. ora trovo assurdo che avendo lui dei problemi oggettivi, riconosciuti anche da altri, debba essere io a necessitare di una visita psicologica.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Su questo senta i colleghi psicologi.
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dopo
Utente
Utente
E' stato molto disponibile nel rispondermi. La ringrazio.
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