Problema diagnosi

Gentili dottori,
sono stato dall'ennesimo psichiatra-psicoterapeuta per un ennesimo parere sulla mia condizione.
Continuo ad avere questi dolori in petto e allo stomaco nonché spesso anche ai muscoli un po' per tutto il corpo con annessa difficoltà a svolgere ogni attività al punto che ho dovuto licenziarmi da lavoro.
Il medico da cui sono stato qualche giorno fa mi ha detto che secondo lui il mio è un problema "biologico" ma anche lui non mi ha dato una diagnosi e per ora si è limitato a prescrivermi vari esami ematici, eeg e rmn encéfalo semza contrasto.
Mi chiedo se è mai possibile che ogni medico o psicologo che ho frequentato in questi 8 anni non mi abbia mai dato una vera e propria diagnosi.
Inoltre non ho capito se è possibile trovare una vera e propria cura anche farmacologica visto che col cipralex con cui almeno riuscivo a vivere le somatizzazioni mi venivano comunque anche se in misura minore e la paura di morire era sempre dietro l'angolo.
Ora, dopo l'ennesimo parere, nessuna diagnosi e sono di nuovo punto e a capo.
Chi dice che non necessito di farmaci, chi dice che ne necessito.
Il problema mi danno tutti gli ssri che mi causano problemi sessuali che non voglio, soprattutto in considerazione del fatto che dovrei prenderli per sempre.
Come faccio a trovare la soluzione a un problema se nessuno ha capito che problema è?
Intanto non posso lavorare ma onestamente non riesco nemmeno a stare solo con me stesso.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Lei ha perfettamente ragione. Prima della terapia occorre formulare una diagnosi. Purtroppo capita spesso che non sia possibile arrivare ad una diagnosi certa, ma solo di probabilità. In questi casi si adotta il criterio "ex adjuvantibus", che consiste nell'usare un certo trattamento che sappiamo efficace per una certa diagnosi. Ad esempio: se sospetto di trovarmi davanti a una fibromialgia provo ad usare i farmaci che so utili per questa patologia.
Attenzione però: questo è un esempio che non vuole riferirsi a lei.
Auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, grazie per la risposta. Sono molto confuso perché vedo che in tanti anni nessuno è riuscito non solo a curare ma neppure a inquadrare il mio problema. L'ultimo psichiatra da cui sono stato mi ha detto che secondo lui si tratterebbe di un problema "biologico" e mi ha dato una serie di esami da fare tra cui EEG e rmn encefalo senza contrasto, oltre che dosaggi serotonina e simili... Volevo chiederle, secondo lei potrebbe realmente esserci una causa puramente biologica? E soprattutto in cosa consisterebbe e cosa comporterebbe? Mi sento sempre più confuso...
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Quando si parla di "biologico" e "psicologico" si cade in quello che viene chiamato "L'errore di Cartesio". La separazione tra mente e corpo non esiste, perchè la mente non è altro che la funzione di un organo, il cervello, che è essenzialmente una macchina elettro-chimica.
Tutto è biologico. Il problema sta nel fatto che molti nostri stati mentali, sia "normali" che patologici, sono sottesi da alterazioni biologiche che noi ancora non siamo in grado né di rilevare né di quantificare. Per il momento noi sappiamo solo che certi disturbi vengono curati o migliorati da certi farmaci o da altri interventi non farmacologici, dalla TEC alla psicoterapia (la quale agisce, come gli psicofarmaci, su substrati biologici).
Capisco che tutta questa premessa non ha per lei utilità pratica, e la rimando alla mia prima risposta.
Di nuovo auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
mi scusi se la secco ancora, ma ho avuto i referti relativi agli esami del sangue, urine 24h e risonanza encefalo che mi avevano prescritto. Sembra sia tutto nella norma, eccezion fatta per i valori della prolattina nel sangue: come valore massimo è indicato 15.5 (non so che unità di misura sia) mentre io ho 21.2. Tutto il resto è assolutamente normale (rm encefalo, fosfato, calcio, cortisolo, serotonina, ecc). Questi valori di prolattina elevata possono causare sintomi di interesse psichiatrico o è più probabile che la prolattina sia alta proprio a causa del disagio psichico? Inoltre potrebbe comportare problemi di qualche tipo se non rientrasse nel range normale?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
L'aumento di prolattina può dipendere da diversi fattori incluso l'uso recente di farmaci.

Questo valore non è problematico di per sè e non comporta sintomi di alcun genere.


Dr. F. S. Ruggiero


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