Considerazioni etiche

Gentili Dottori,
vorrei un chiarimento su di una questione etica.
È lecito minacciare un paziente di ricoverarlo senza che ci siano i presupposti?

Ho svolto tre visite con una psichiatra, una più sconvolgente dell'altra, tanto che all'ultima me ne sono andata in lacrime.

Avevo deciso di sospendere la psicoterapia perché la psicologa è spesso malata e questa discontinuità per me è stressante.
Sono già in un periodo di stress quindi ho preferito sospendere.

La psichiatra mi ha intimato di ricominciare dicendo che sono madre e domandandomi se preferivo un ricovero - testuale.

La situazione era così paradossale che sono scoppiata in lacrime.
Non ho pensieri anticonservativi, lavoro, faccio le mie cose, mi prendo cura di me, prendo la terapia, faccio le analisi, non vedo che altro possa significare questa frase se non una minaccia.
Mi ha anche informato che il medico ha una certa autorità per legge.

La cosa strana, che ho notato anche in altre visite e persino prima di conoscerla, già incontrandola nei corridoi, è che la dottoressa ha quest'espressione fissa arrabbiata e tesa.
Anche se piango o la saluto cordialmente non risponde al sorriso, non cambia atteggiamento, è un susseguirsi di domande a bruciapelo e commenti aggressivi e un po' arroganti alla lei-non-sa-chi-sono-io.
Mi fa un po' paura, certo cambierò medico, ma mi domando se devo parlarne col suo responsabile.
Per me questo comportamento eticamente non è corretto, io sono peggiorata, ma chiedevo la vostra opinione.
Potrebbe essere malata, in tal caso non so se è meglio farlo presente oppure no.

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Dunque, mi faccia capire. L'intimazione era di riprendere la psicoterapia ? Altrimenti il medico cosa materialmente avrebbe fatto, perché non mi è chiaro questo punto.
Al di fuori dell'ambito del trattamento sanitario obbligatorio, riservato a casi pericolosi e comunque filtrato dalla volontà di un altro medico e del sindaco (anche se a posteriori spesso), il medico quale autorità dovrebbe avere ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Grazie dottore della risposta, è proprio questo il punto, mi ha detto che lei è un pubblico ufficiale, durante tutta la visita ha tenuto un'infermiera accanto (ben piazzata tra l'altro), non capisco cosa pensa che possa fare! Sono stata paziente di tanti psichiatri e non ho mai picchiato nessuno anzi, qualcuno ha ricevuto anche qualche bella torta fatta in casa. Non so se in passato è stata aggredita, ma non mi interessa, io di sicuro da lei non vado più. Il punto è: devo segnalare la cosa o me ne vado come se niente fosse? Forse sono io sola a farle quest'effetto, ho visto che salutava un altro paziente, mentre ha ignorato me. Forse con altri pazienti è normale, ma se così non fosse? La questione etica a questo punto l'ho io.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Un pubblico ufficiale "La definizione di pubblico ufficiale si ricava dall'art. 357 del c.p.. E' tale colui che esercita una funzione legislativa, amministrativa o giudiziaria con o senza rapporto di impiego con lo Stato"

Quindi all'atto della prescrizione lo è in quanto amministra dei beni pubblici ovvero delle risorse sanitarie.

Non saprei però a cosa si riferisse, non credo a questo.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Un'ultima domanda dottore. Se io cambio psichiatra sono costretta a coinvolgerla in qualche modo? Le tre visite che mi ha fatto non hanno comportato alcun cambiamento nella terapia. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
No. Lei è libero di rivolgersi a chi vuole, a meno che non sia sottoposto a misure giudiziarie o non sia in corso una perizia su di Lei nel corso di un procedimento. Anche in tale ultimo caso, rimarrebbe libero di curarsi da chi vuole.
Infatti in tutto questo discorso non capisco esattamente dove stia il vincolo in base a cui il medico dovrebbe "intervenire" se Lei rifiuta, non mi è chiaro.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Non c'è, e per fortuna che sono in grado di capirlo, pensi chi per vari motivi non lo è! Mi piace pensare che abbia voluto agire a fin di bene, perciò mi limiterò a cambiare medico, perché lei non ha evidentemente rispetto della mia autonomia decisionale. Secondo me dietro non c'è incompetenza ma qualche problema suo personale, di questo mi dispiace, ma non posso farmi curare da lei in queste condizioni.
Grazie dottore!