Depressione

Salve, ho 43 anni, circa 15 anni fa ho sofferto di stati ansiosi con episodi di depersonalizzazione (che provocava aumento dell ansia).
Ho preso xanax e fatto sedute di terapia con la psichiatra per pochi mesi.
Terminai con lo xanax dopo circa 2 anni.
In modo latente ogni tanto comparivano momenti d ansia ma senza esplodere mai in modo vigoroso.
Quasi due anni fa invece è ritornato il problema che si è manifestato con due episodi importanti di attacchi d ansia con depersonalizzazione.
Ho richiamato la dott.
ssa che mi ha ridato lo xanax (13 gocce la sera) telefonicamente.
I sintomi si sono attenuati ma non sono passati, così circa un anno fa mi ha consigliato di prendere anche 5 gocce di escitalopram, dicendo che i sintomi le facevano pensare più ad uno stato depressivo.
Io ho acquistato il farmaco e dopo aver letto il bugiardino ho avuto timore di prenderlo, per cui ho proseguito solo con xanax.
Da circa un mese i sintomi sono peggiorati, soprattutto di sera/notte, per cui ho deciso di fare una nuova visita da un nuovo psichiatra una settimana fa, che dopo 5 min.
Di chiacchierata mi ha prescritto paroxina, 1/2 compressa i primi due giorni, poi 1 compressa per una settimana per poi passare ad una e mezza, associato allo xanax.
Ora anche stavolta a leggere sul web le opinioni di molti che hanno avuto grandi difficoltà a lasciare il farmaco, e leggendo che tra gli effetti collaterali c è l aumento di peso, non ho ancora iniziato la cura e non so se rivolgermi ad un altro specialista, anche perché seppur vero che il paziente dovrebbe affidarsi al medico, soprattutto se si tratta di farmaci che possono avere effetti collaterali sulla psiche io non mi sento tranquillo nel prenderlo a cuor leggero, ma avrei preferito una visita di altro tipo, dove mi venisse spiegato meglio il tutto.
Scusate per la lunghezza se vorrete rispondermi, la domanda è: è possibile curare i miei sintomi con la psicoterapia o sono necessari i farmaci?
La dose di paroxina è corretta o combinata con psicoterapia potrebbe essere ridotta?
Oppure sarebbe meglio escitalopram come consigliato i dalla prima dott.
Ssa?
Sono alla ricerca di un medico che magari possa anche supportarti in modo non farmacologico, che possa consigliarmi delle tecniche di autoaiuto (ad es.
Di training/respirazione) da usare nei momenti in cui i sintomi sono più forti, o forse non esistono terapie/tecniche oltre quella farmacologica?
Ps.
Mi hanno asportato la tiroide e prendo eutirox da 150, non so se abbia un influenza su tutto ciò, Ps.
Il medico che mi ha prescritto la paroxina non mi ha neppure chiesto se prendessi altri farmaci (infatti ho dimenticato di dirgli dell eutirox).
Grazie
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Già i soli Stati ansiosi andavano trattati con un antidepressivo, invece è stata fatta una prescrizione di benzodiazepina per la quale però non ha fatto alcuna critica ed è invece un farmaco poco adatto nel tempo.

Ora deve decidere se curarsi oppure se attendere ulteriormente.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta, le chiedo però dalla sua esperienza, per casi simili al mio:
- Se tra escitalopram e paroxetina vi siano delle differenze in termini di effetti collaterali, di che tipo e quale dei due è meglio tollerato nel momento di eliminarlo (i due medici mi avevano proposto uno 10 gocce di escitalopram e l altro una pillola e mezzo di paroxetina die, quale delle due prescrizioni le sembra meglio tollerabile? )

- Poi se ritenga che una psicoterapia a supporto possa servire in questo caso e consentire un dosaggio più basso dei farmaci

La ringrazio
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ad integrazione della domanda di prima in particolare vi chiedo
rispetto a questi fenomeni ansiosi legati a depersonalizzazione
(di solito latente ma che mi aumenta il senso generale di ansia e preoccupazione),
nella Vs esperienza pratica in real life,
in associazione a xanax utilizzate come prima scelta escitalopram o paroxetina?
Soprattutto rispetto ai seguenti punti
1.tollerabilità
2.la facilità di sospensione
3.tendenza ad ingrassare (non per vezzo ma dopo tiroidectomia ho impiegato tanto tempo per perdere quasi 10 kg e prendere di nuovo peso sarebbe frustrante).

Infine quale dei due farmaci potrebbe meglio associarsi ad una psicoterapia eventualmente.
Vi ringrazio molto, a questo punto dovrò decidere:
se continuare con l ultimo medico che mi ha visitato ma di cui non sono convinto.. poiché non mi ha informato esaustivamente sul farmaco né sulla strategia di cura (nessun cenno a psicoterapia, non so se ne avrebbe parlato ad una seconda visita) né sulla sua diagnosi,
Oppure ritornare dal vecchio medico che in anno fa mi aveva prescritto escitalopram oppure prendere un appuntamento con ulteriore specialista, ma vorrei farlo con un bagaglio informativo maggiore.
Grazie
[#4]
dopo
Utente
Utente
Non ci sarà ulteriore risposta? Il consulto è da considerarsi chiuso?
Grazie in ogni caso