Confusione mentale

Buonasera mi chiamo Marco e ho 26 anni;

Scrivo su questo sito dopo aver letto quasi tutti gli argomenti riguardanti il sintomo che avverto senza tuttavia aver trovato un riscontro positivo.


Tutto è iniziato un paio di mesi fa quando, dopo un periodo di forte stress legato a questioni affettive e lavorative, ho avuto il primo attacco di panico.


Ero a lavoro e ho avvertito un senso di confusione mentale e stordimento, quasi come se stessi per svenire per cui sono andato al pronto soccorso dove mi è stato detto di aver avuto un attacco di panico.


Da lì ho preso qualche giorno di riposo anche se la paura di potermi sentire di nuovo male mi ha reso sempre all’allerta e quindi ho iniziato a prestare attenzione a tutti i sintomi fisici.


Purtroppo non sono più riuscito ad andare a lavoro (ad oggi sono due mesi) e sono andato da uno psichiatra che mi ha diagnosticato depressione con panico.


A mio parere però l’attacco di panico che ho avuto è stato conseguente alla sensazione di confusione che avevo, come se stessi perdendo il controllo.


Il medico mi ha prescritto una terapia farmacologica così composta:

- deniban 50 mg 1 cpr al mattino
- dropaxin 15 gocce (partendo da 3 fino ad arrivare a 15, aumentando di una ogni giorno).


Ad oggi sono 8 giorni che ho iniziato la cura (all’inizio ero restio all’idea di iniziare una terapia farmacologica) e, sebbene i sintomi depressivi siano migliorati, la confusione persiste ed è intermittente.


Ci tengo a sottolineare che solo all’inizio (circa due mesi fa) ho avvertito un calo dell’umore e tristezza (piangevo spesso) perché ero spaventato dal non sapere cosa mi stesse succedendo.


Tutto ciò è sicuramente alimentato da una componente ansiosa che mi fa prestare costantemente attenzione ai sintomi psicosomatici.


La confusione è intermittente nel senso che si alternano momenti di lucidità mentale a momenti in cui mi sento distante dalla realtà e ciò è estremamente invalidante e soprattutto quando accade è spontanea nel senso che non c’è un pensiero lucido che mi porta a stare male.


Nel frattempo sto seguendo un percorso di psicoterapia sistemico relazionale da un mese (anche se stavo pensando ad orientarmi verso la cognitivo comportamentale), meditazione e biofeedback.


Ho anche pensato che possa essere legato agli strascichi del covid che ho avuto a gennaio.
Tale ipotesi, tuttavia, non so quanto possa essere valida in quanto i primi sintomi psichiatrici sono comparsi solamente 10 mesi dopo L’infezione e soprattutto non ho altri sintomi correlati (fiato corto, insonnia, tachicardia...)

Ultimamente ho effettuato una visita neurologica dalla quale non è emerso nessun problema evidente.
Il medico mi ha prescritto un EEG per valutare l’attività cerebrale che sono in attesa di svolgere.


Mi scuso per la lunghezza del quesito ma ho cercato di essere il più esaustivo possibile.


Ringrazio chiunque volesse esprimere un parere.


Cordialmente,
Marco
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La risposta alla terapia non avviene prima di almeno 4 settimane di trattamento a dose piena, pertanto deve attendere e nell'attesa effettuare gli esami richiesti.



Dr. F. S. Ruggiero



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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Grazie per la tempestiva risposta.

Crede che la terapia farmacologica che seguo possa essere efficace per il sintomo che ho?

Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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