Selettività ssri

salve a tutti. mi piacerebbe sapere quanto conta la selettività di un ssri sulla sua efficacia e sugli effetti collaterali.
ad esempio la vecchia fluoxetina ha il vantaggio di non favorire l'aumento di peso di cui solitamente questa CATEGORIA di farmaci è causa.
l'escitalopram e la sertralina, storicamente meno datati, sono spesso causa di aumenti ponderali( almeno su di me )-
allora mi chiedo se sono parimenti efficaci o il mancato aumento di peso non è compensato da una sufficiente azione antidepressiva.
io, ad esempio, con la sertralina 100 avevo messo su oltre 12 kg., avevo fortissimi ritardi eiaculatori ma una sufficiente azione antidepressiva-
con l'escitalopram 10 meno ritardi eiaculatori ma comunque aumento di peso ed un'azione antidepressiva che raggiungeva livelli non esaltanti-
da circa quattro mesi con la fluoxetina ho perso tutti i 12 kg., ho tempi eiaculatori molto accettabili ma l'umore non decolla e sento la mente sempre stanca, poco lucida e poco disponibile al dialogo ed alla voglia di stare con gli altri-
proprio pochi giorni fa ho avuto un incontro con lo psichiatra che, a causa degli effetti collaterali a me invisi, mi ha confermato la fluoxetina 20 ed il lamictal 100 che assumo da oltre due anni-
quindi deduco che da una maggiore selettività di un farmaco non sempre si ottengono maggiori benefici con minori effetti collaterali.
cioè se un farmaco più selettivo da buoni risultati non è detto che dia meno effetti collaterali, viceversa un farmaco molto meno selettivo può dare meno effetti collaterali ma anche minore azione antidepressiva.
forse il concetto è un pò contorto ma spero di essermi spiegato.
grazie-
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Ha un'importanza parziale e potrebbe non averne niente.
Uno stesso farmaco può agire bene su una persona senza effetti collaterali e male su un'altra con mille effetti collaterali, quindi si tratta di provare fino a trovare il farmaco più adatto per lei.
Quando si usa un farmaco bisogna soppesare rischi e benefici: è meglio guarire con quelche effetto collaterale o tenersi il male con i problemi che esso comporta?

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
e' giusta la sua considerazione, ma non pensa che gli effetti collaterali da me descritti possano comunque incidere sulla psiche di chi li assume? vedersi appesantito o avere problemi di relazione con l'altro sesso mi fa sentire comunque "menomato" al punto di somatizzare un'ansia da prestazione o di apparire poco gradevole al mondo che ci osserva.non credo che siano aspetti da sottovalutare.
a volte, a causa di taluni effetti collaterali, anche in presenza di una buona azione antidepressiva ci si sente attanagliati da una forma ossessiva .
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Queste sono tutte considerazioni su quello che è, ma la domanda quale sarebbe ? L'idea che aveva espresso era una sua supposizione (selettività = meno effetti collaterali) ma risulta, quindi se era solo quello il discorso la risposta è semplicemente no.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Ok era proprio quella la mia domanda. Ho capito ke la minor incidenza di effetti collaterali non è sinonimo di maggiore selettività. Grazie.
[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
chiedo scusa ma rileggendo la mia domanda credo che la richiesta fosse questa : maggiore selettività = maggiore efficacia = minori effetti collaterali ?
quindi era in gioco anche la maggiore efficacia.
grazie.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non c'è alcuna corrispondenza.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto