Mi sento piena di problemi e non so come fare

Salve, mi ci è voluto tanto tempo prima di riuscire a scrivere su questa piattaforma, perché so che questa non potrà mai prendere il posto di consulti fatti di persona, ma spero che mi potrete indirizzare.
In realtà nello scrivere tutto questo mi sento un po’ in imbarazzo e in ansia.
Io non so come sto, presento tante caratteristiche fisiche che vengono viste come difetti e mi causano parecchia insicurezza anche se la maschero totalmente e evito di parlarne, così da non porre il problema.
Sono in sovrappeso e non sto bene nel mio corpo, non mi riconosco allo specchio e cerco di non guardarmi, ho cellulite, smagliature, molta peluria e l’acne che sto curando da quando ero alle medie.
Queste cose per quanto mi facciano sentire in soggezione cerco di ignorarle, ma quando vengono messi in mezzo discorsi riguardanti questo tipo di argomenti dentro di me vado su tutte le furie.
Ho provato a risolvere queste cose e ho provato ad accettarle e mi sono resa conto che il problema non sono queste imperfezioni ma sono io, so che troverò sempre qualcosa che non andrà bene in me.
Per un periodo ho fatto attività, ho perso peso, l’acne era temporaneamente sparita, però nonostante questo la mia insicurezza era paralizzante, non mi reputo una ragazza brutta ma non sono mai riuscita ad avvicinarmi effettivamente ad un ragazzo.
Dopo questo periodo sono stata male psicologicamente e sono andata in terapia per anni, mi è stato detto che avevo un disturbo dell’umore, il disturbo di ansia generalizzata e in più soffrivo di tricotillomania.
Non sono uscita di casa per tantissimo tempo e nel momento più buio non ho parlato per mesi, non mangiavo, avevo allucinazioni, non mi sentivo nel mio corpo sono stata davvero male e sono finita in ospedale.
Non ho mai preso farmaci di alcun tipo però con la terapia i miei momenti bui sono diventati sempre meno pesanti e anche se ancora adesso si presentano cerco di tenere sempre i piedi per terra, di tenermi a contatto con la realtà.
In fondo però vorrei restare nella mia bolla immobile per sempre.
Non vado più in terapia e se ci riandrò sarà tra anni credo, ho divagato molto e non ho centrato il punto, mi dispiace me ne vergogno.
Penso che eliminerò la domanda, perché non sopporto di essermi esposta così tanto su una piattaforma pubblica, volevo darvi un po’ di contesto ma non so quanto sia il giusto o il troppo.
Scusatemi anche per la punteggiatura.
Anche se tornassi in terapia cosa potrebbe mai dirmi?
Mi chiedo spesso questo, perché alla fine sono cose di cui abbiamo discusso, l’unica cosa di cui non ho mai parlato sono le mie insicurezze a livello fisico perché le reputo banalità e mi vergogno di parlarne.
Non so cosa potrete mai rispondere ad un messaggio simile, mi dispiace.
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 44 5 1
Salve,

Ti ringrazio per aver trovato il coraggio di condividere così apertamente i tuoi pensieri e le tue esperienze. Non è facile aprirsi su argomenti così personali e intimi, specialmente in una piattaforma pubblica. La tua sincerità e il desiderio di esplorare questi aspetti di te stessa sono già un segno di forza.

La dinamica delle tue esperienze suggerisce un intenso conflitto interiore tra il desiderio di accettazione (sia personale che sociale) e le tue percezioni negative del tuo corpo e della tua identità. Questo conflitto interno si manifesta attraverso l'ansia, l'isolamento e l'auto-critica severa. La tricotillomania e il disturbo d'ansia generalizzata, così come le altre difficoltà psicologiche che hai descritto, sono spesso espressioni di un profondo disagio psicologico e di un tentativo di gestire sentimenti insopportabili di stress o autostima bassa.

La tua esperienza in terapia sembra essere stata un luogo di rifugio e di scoperta, anche se ti senti ora distante da quella possibilità. È normale interrogarsi sull'utilità della terapia dopo un lungo percorso, soprattutto quando si hanno periodi di stabilità. Tuttavia, la terapia può continuare a offrire nuove prospettive e strumenti, anche quando si ritorna su argomenti già trattati. Ogni fase della vita porta nuove sfide e, di conseguenza, nuovi angoli da cui esplorare problemi vecchi e nuovi.

Le tue insicurezze fisiche, anche se ti sembrano banali, meritano attenzione tanto quanto qualsiasi altro aspetto della tua esperienza emotiva. Parlare di queste insicurezze può aiutarti a comprendere meglio come influenzano la tua autopercezione e il tuo comportamento quotidiano. Un terapeuta può aiutarti a lavorare su questi aspetti, fornendoti un supporto continuo per migliorare la tua autostima e la tua capacità di gestire l'ansia.

Anche se ora non ti senti pronta a tornare in terapia, potrebbe essere utile considerare forme alternative di supporto che possano offrirti uno spazio sicuro e accogliente per esplorare questi temi. Questo potrebbe includere gruppi di supporto online o in persona, o attività che promuovano il benessere mentale e fisico.

Spero che continuerai a cercare vie che ti portino conforto e comprensione di te stessa.