Sono esagerata io?

Ho 19 anni, lo so sono ancora molto giovane per queste cose.
A 13 anni stavo bene, avevo cominciato il liceo, avevo amici, stavo bene.
Però mia nonna e i miei zii mi dicevano che ero inutile, che non sapevo studiare, che non sarei andata da nessuna parte, commenti inappropriati sul mio peso, mi scoprirono a tagliarmi e mi dissero di farlo davanti a loro con tanto di "ucciditi se hai il coraggio".
Sono caduta in depressione e ho lasciato la scuola troppo presto.
Sono stata bullizzata poi negli anni successivi in due scuole, ho quasi tentato il suicidio.
Ho la fobia sociale, non riesco ad uscire, piango e mi isolo costantemente, anche le piccole sfide mi uccidono dentro lentamente, parlare è difficile, camminare per strada, fare esami è una tortura, la mia camera è diventata la mia comfort zone.
Ho provato a lavorare ma ho lasciato il primo giorno, piangendo per mesi, non ce l'ho fatta, ha vinto l'ansia.
Ora sto frequentando un istituto privato però dovrei fare un esame per il diploma ma mi sono tirata indietro.
Questo mi ha fatta cadere ancora di più, ho cominciato a farmi del male ancora.
Mio fratello mi ha detto che sono scelte facili da prendere (andare lì e superarlo, oppure fare un anno alla statale - ma ho paura del bullismo, mi porterebbe alla fine della mia vita) e che le sto ingigantendo.
Vorrei tanto uscirne, non ne posso più.
Mi sento inutile.
Ho paura di sentirmi giudicata, ho paura di fallire, sono sempre sicura di non farcela, mi guardo allo specchio dicendomi che sono inutile.
Sono pazza io?
Sto esagerando?
Mi sento soffocare, sono io il problema?
Dovrei fare terapia?
Vorrei tanto uscirne ma non so come fare, vorrei vivere.
Come potrei uscirne?
Non posso andare avanti così, vorrei tanto un consiglio, solo un consiglio per capire cosa fare, da un professionista perché sono stanca; sono disperata...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile ragazza,
dalle cose che scrive appare fuori luogo la domanda: "Sono esagerata io?", ma anche altre domande, come: "Dovrei fare terapia?"; "Mi sento soffocare, sono io il problema?" e infine: "Come potrei uscirne?".
Dato quello che ci scrive, direi che avrebbe dovuto fare dei colloqui psicologici già a tredici anni.
Lei scrive: "A 13 anni stavo bene, avevo cominciato il liceo, avevo amici, stavo bene" e subito dopo: "mi scoprirono a tagliarmi".
Evidentemente tanto bene non stava. Ha consultato almeno allora lo psicologo scolastico?
Adesso è tempo di cercare un curante e di impegnarsi seriamente per la ricostruzione della sua vita a partire dalla salute psicologica.
Non informi i familiari, semmai solo il medico di famiglia, e proceda sfruttando il Bonus psicologi o andando alle ASL, al Consultorio Giovani oppure al Centro Salute Mentale.
Quando si sta così male, rimuginarci sopra e cercare "colpevoli" in sé o negli altri peggiora soltanto le cose.
Le faccio i più vivi auguri. Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Salve, prima di tutto ringrazio per la risposta. Poi...a 13 anni stavo bene, come ho accennato, poi dopo i miei familiari hanno cominciato ad assillarmi così. Consultavo la psicologa della scuola ma una volta scoperto mi dissero che mi avrebbero rinchiusa in una struttura (come dicevano loro "manicomio" , parola che non viene usata più credo) e quindi ho smesso per paura. Proverò ad andare dalla psicologa, anche se non so come potrebbe reagire mia madre. E ringrazio anche per gli "auguri"
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile ragazza,
deve ricordare sempre che gli psicologi e i medici sono tenuti al più rigoroso segreto professionale.
Gli psicologi non solo non dicono nulla di quello che viene detto a loro dall'utente, ma non dicono nemmeno se una determinata persona è tra i loro pazienti o no.
E' un vero peccato che lei a suo tempo non abbia riferito alla psicologa della scuola le minacce dei suoi parenti; l'avrebbe tranquillizzata.
Ancora auguri, e ci tenga al corrente, se le fa piacere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie ancora, davvero. Cercherò di tenere al corrente e di lottare il più possibile.
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Utente
Utente
Salve, prima di tutto ringrazio per la risposta. Poi...a 13 anni stavo bene, come ho accennato, poi dopo i miei familiari hanno cominciato ad assillarmi così. Consultavo la psicologa della scuola ma una volta scoperto mi dissero che mi avrebbero rinchiusa in una struttura (come dicevano loro "manicomio" , parola che non viene usata più credo) e quindi ho smesso per paura. Proverò ad andare dalla psicologa, anche se non so come potrebbe reagire mia madre. E ringrazio anche per gli "auguri"