Come gestire la mia situazione familiare?

Buongiorno e grazie a chi vorrà rispondermi.
provo a riassumere in breve la mia situazione.
Sono una donna di 38 anni, con un fratello con problemi psichiatrici e mia mamma che lo accudisce ne ha 72.
Nostro padre é morto 7 anni fa.
Io non abito più con loro perché la situazione era tossica, e mi stavo ammalando.
Mio fratello, che va al CSM da almeno 5 anni, non ha una diagnosi precisa ancora! É chiuso in una stanza piena di fumo, gioca ai videogame ed è nevrotico, anche maniacale.
Mia mamma si lamenta sempre con me che non ne può più, io le ho tentate tutte, ho avuto vari colloqui col suo psichiatra, che minimizza la situazione.
Ho proposto a mio fratello una psicoterapeuta a domicilio, ricovero in una clinica e sarei andata con lui, ma rifiuta tutto! Però vuole pranzo e cena servizi, sembra un bambino di 4 anni.
Non so se sia solo un problema di depressione, ieri mentre ero al lavoro mi ha bombardato di telefonate non capendo che non potevo rispondere.
É ossessivo, mia mamma a volte lo difende a volte si sfoga con me dicendo che è uno stronzo.
Ho messo anche uno psicoterapeuta a mia madre per affiancarla a gestire suo figlio.
I medici dicono che quando lui urla lei dovrebbe andare via due giorni, io la ospiterei.
Ma non lo fa mai.
Ho parlato anche con l'assistente sociale, ma mia mamma non vuole nulla di tutto questo.
Però per me lei c'è solo quando deve lamentarsi di mio fratello e io sto crollando, ho fatto trasferire il mio compagno per non abbandonare la mia famiglia, ma adesso sono stufa di fare dipendere la mia vita da loro, solamente che a volte mi si riaccende una speranza, poi risuccede qualcosa e crollo di nuovo.
Non riesco a capire se devo distaccarmi o continuare ad esserci, tutto ciò sta minando anche la mia vita di coppia perché ci soffro troppo.
Come aiutare chi non vuole essere aiutato?
che devo fare avendo un carattere ipersensibile?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
"Non riesco a capire se devo distaccarmi o continuare ad esserci, tutto ciò sta minando anche la mia vita di coppia perché ci soffro troppo.
Come aiutare chi non vuole essere aiutato?
che devo fare avendo un carattere ipersensibile?"

Gentile signora,

pone delle ottime domande; purtroppo non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato e il Suo ruolo non è quello di aiutare Suo fratello.

Una possibilità potrebbe essere quella di sentire un altro parere da parte di uno psichiatra se in quello dal quale è in cura Suo fratello non ha più fiducia.

Avere una diagnosi accurata è un primo passo per Suo fratello, che non può continuare a vivere chiuso in una stanza a fumare e giocare, ma anche per Lei e Sua mamma. Sua mamma, in particolare, avendo anche una certa età, ha senz'altro bisogno di aiuto.

Quanto a Lei, sarebbe importante imparare a prendere le giuste distanze: non intendo dire che non deve più occuparsi o voler bene alla Sua famiglia d'origine, ma agire in questa complicata e dolorosa situazione senza lasciarsi fagocitare e mantenendo dei confini tra Lei (e la Sua nuova famiglia) e la Sua famiglia d'origine.

Anche per Lei sarebbe utile un aiuto psicologico per apprendere nuove strategie per relazionarsi in modo efficace con la Sua famiglia.

Ci pensi.

Cordiali saluti,
Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa,

Gia sto andando da mesi da una psicoterapeuta, mi dice di trovare un equilibrio fra la mia vita e la mia famiglia, di pensare a me.. io potrei sentire un altro psichiatra ma tanto è lui che non accetterebbe mai di cambiare il suo perché gli da sempre ragione, a me non mi può neanche vedere. Gli altri psichiatri hanno detto di lavorare su mia mamma, ovvero che venga via di casa un paio di giorni, così che lui impari ad essere un minimo autonomo, ma la verità è che lei non vuole, per una ragione o per un'altra, si è abituata così e io mi ritrovo a lottare contro i mulini a vento.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Probabilmente sia Suo fratello sia Sua mamma hanno trovato un loro equilibrio ed è sensato pensare che siano ormai abituati così, anche nella gestione dei momenti di crisi.
Il problema, o meglio ciò che alimenta il problema, è che in questo modo non si riuscirà a spezzare quella dinamica disfunzionale e quelle abitudini malsane.
Io seguirei le indicazioni dello psicologo perché purtroppo non può fare altro. Anzi, potrebbe lavorare con il Collega per capire come non lasciarsi strumentalizzare durante la gestione delle crisi.

Cordiali saluti,
Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica