Lui cerca di risolvere il mio problema di erezione perché pensa che, se riuscirò continuamente

Salve a tutti

Ho 24 anni e non ho nessun problema fisico; da circa sei mesi ho una ragazza della quale sono molto innamorato e l’interesse è reciproco.
Dopo i primi due mesi di fidanzamento lei cominciò a manifestare l’interesse di avere rapporti sessuali e di lì è iniziato il mio piccolo calvario, perché io per la prima volta in vita mia mi sono trovato ad affrontare l’argomento sesso, che fino ad allora avevo completamente estromesso dalla mia vita.

Fin dai primi incontri con lei mi sono accorto di avere delle erezioni non buone. Dopo i primi rapporti sessuali (non ottimali) e numerosi fallimenti (per assenza di erezione), ho iniziato un percorso di cura presso un esperto andrologo il quale mi segue tuttora con un supporto farmacologico. Fin dal primo incontro l’andrologo mi ha detto che, prima di mandarmi da uno psicologo, voleva provare a risolvere il mio problema con i farmaci.

Vengo al nocciolo del problema: lui cerca di risolvere il mio problema di erezione perché pensa che, se riuscirò continuamente ad avere buone erezioni mi dovrei sbloccare e non avere più problemi o paure varie. Attualmente, con i farmaci che prendo, riesco infatti ad avere delle erezioni soddisfacenti, tali da “salvare” il mio rapporto con la fidanzata.
Purtroppo durante i rapporti sessuali io:
- non riesco ad avere eiaculazione
- non ho orgasmo
- non provo alcun piacere fisico
A idea mia la cura farmacologica per il deficit erettile può essere un palliativo che attutisce ma non risolve la mia situazione.
Secondo me il mio problema è psicologico, infatti:
Io non cerco mai il sesso, e se lo faccio è solo per fare contenta la fidanzata, visto anche che non provo nulla dalla pratica sessuale.
Io non ho desiderio sessuale, né fantasie sessuali, né li ho mai avuti, neppure nei sogni, nemmeno in età adolescenziale, eppure i livelli ormonali sono nella norma. Anche tuttora sono attratto fisicamente dalla mia ragazza eppure non riesco a trasformare in desiderio sessuale il sentimento e l’amore che provo per lei (fosse per me il sentimento rimarrebbe “platonico”).
Non mi sono mai masturbato, non ne ho mai avuto l’esigenza, tutti mi dicono che non è possibile, eppure è così. Non riesco neppure ora a masturbarmi perché non ho pensieri sessuali, non funzionano neppure filmati erotici o simili, tutto mi lascia indifferente. Ho erezioni spontanee solo durante il sonno e solo se c’è un reale contatto fisico con la ragazza. Ho eiaculazioni solo durante il sonno.
Il sesso dovrei viverlo come tutti con naturalezza e spontaneità, dovrei volerlo, cercarlo, e invece non ci riesco, lo vivo come una “forzatura” e se posso lo evito.

Insomma è un gran bel casino...finora per tanti anni (ovvero fin da quando mi sono accorto che c’era qualcosa di “diverso” fra me e gli altri) ho sempre cercato di aggirare questo problema (che mi faceva sentire diverso) rifuggendo continuamente da ogni argomento o situazione dal contenuto sessuale, ma ora il problema ce l’ho di fronte e se possibile vorrei affrontarlo. Ma da solo non ci riesco...
Secondo voi posso risolvere? A chi mi devo rivolgere? Psicologo, Sessuologo, psicoterapia...Come posso orientarmi nella ricerca di un valido aiuto?

Scusate se mi sono dilungato
Grazie e buon lavoro a tutti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, in questi casi spesso il problema è effettivamente a origine psicologica, nel senso che il fallimento del rapporto non è dovuto all'erezione non buona, ma esattamente il contrario, ovvero l'aver provato un iniziale fallimento fa sì che in futuro l'erezione non sia buona. È ciò che colloquialmente si chiama "ansia da prestazione".

Per cui va bene il tentativo del suo andrologo di cercare di sbloccarla farmacologicamente, ma se questo entro breve non dovesse avere effetto, le conviene rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi di questo tipo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
la soluzione in questo caso è quella più ovvia: Lei dovrebbe percorrere l'unica strada mai percorsa in precedenza, ovvero quella psicologica.

Sono parzialmente d'accordo con l'impostazione farmacologica del suo andrologo: purtroppo il rischio è che Lei sviluppi una specie di "dipendenza", nel senso che senza farmaco non se la sente di avere rapporti.

Ma la domanda che mi pongo è: come mai, se è vero che Lei non desidera il sesso, tutti questi sforzi? perchè continua a prendere farmaci che "aggirano" il problema producendole un'erezione chimica?

Forse il lavoro psicologico andrebbe centrato proprio su questo particolare: da un lato a Lei il sesso interessa poco, ma dall'altro sente una spinta interiore verso la "normalità" sessuale che la porta a prendere farmaci.

Io farei così:

1- un'iniziale valutazione psichiatrica: l'assenza di desiderio sessuale potrebbe essere legata a problemi dell'umore, per cui vale la pena approfondire questo lato del problema

2- contatterei uno psicoterapeuta specializzato in terapia cognitivo-comportamentale oppure sessuologia

Spero di esserle stato d'aiuto

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie ad entrambi i dottori per le rapide risposte.

Al dottor Bulla in particolare devo dire che con la sua risposta ha centrato in pieno il mio problema quando dice: “da un lato a Lei il sesso interessa poco, ma dall'altro sente una spinta interiore verso la "normalità" sessuale che la porta a prendere farmaci”.

E’ proprio così: io amo questa ragazza dal profondo del cuore, per lei farei qualsiasi cosa, ma purtroppo è un amore strano (ma che per me è normale), perché non ho alcun impulso sessuale, e nel mio caso non è un problema passeggero, ma innato. Visto che la “normalità” sessuale è anche “normalità” di vita, sono disposto a tentare qualsiasi strada che possa risolvere, magari anche solo in parte, questo problema.
Questa mia particolare situazione oltretutto mi ha sempre portato a vedere le cose in modo completamente diverso dagli altri, causandomi anche parecchio disagio, soprattutto in passato, ma purtroppo nessuno pensò mai di consigliarmi la via della cura psicologica.

Penso proprio che tenterò la strada da Lei indicatami: anche se non so proprio dove mettermi le mani, trovandomi in un piccolissimo centro non ho idea di dove trovare questi specialisti. Alla prossima visita andrologica chiederò consiglio al medico che mi ha in cura, sperando che possa darmi qualche suggerimento.

Una ultima domanda: cosa intende per “problemi dell’umore”?

Saluti
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
l'esempio tipico di disturbo dell'umore è la depressione, che spesso presenta alcuni sintomi fra quelli da Lei elencati, come può leggere qui

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Per quanto riguarda il terapeuta cognitivo-comportamentale può cercarne uno in questo elenco

http://www.aiamc.it/ordinari.htm

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