Lutto strano

Buonasera, dottori
Pochi gg fa è venuta a mancare mia nonna a causa di una malattia terribile che le ha tolto tutto poco alla volta, indipendeza, autosufficienza e capacità mentali.
Per tutto questo tempo sono stata vicina a mia nonna, ho aiutato lei e chi la assisteva meglio che potevo, ogni gg ero da lei mattina e pomeriggio.
Ho passato un anno terribile con l'ansia e il terrore costanti che potesse capitarle qualcosa, nottate in bianco piangendo per la paura di perderla... qualche gg fa alla notizia che ci sarebbe voluto un miracolo sono stata male, ho pianto fin quasi a rimettere e mi sono ritrovata senza le forze per scendere dalla macchina e salire a casa.
Non ho riposato per l'ansia e il gg successivo sarei corsa da lei non appena l'orario di visita me lo avesse permesso ma sono stata chiamata e avvisata che non c'era più.
Anche quel gg sono stata male, tanto, la sera ho pianto a casa pregando mia nonna di tornare da me e non lasciarmi.
L'ho vista e mi è sembrato un incubo, in questi quattro gg ho avuto un solo pasto completo e per il resto solo qualche thè e oggi non sento quasi dolore, ho avuto tanta ansia durante la notte e se penso a lei e a tutto ho l'ansia ma perché ho l'ansia se il peggio è già accaduto? non capisco cosa ci sia di sbagliato in me! (Ho persino detto una cosa assurda fuori dalla chiesa per la pressione che sentivo di dover dire io qualcosa e mi sento una mer.. e nn riesco a perdonarmi) Guardo le sue foto e video e non è possibile che non ci sia più, non so come spiegarlo...

Perché non sto soffrendo come i gg precedenti?
Perché non soffro come per un altro lutto passato seppur meno attaccata alla persona di allora?
Perché non sento quel dolore che soffoca?
Non le volevo bene?
Eppure gliene ho sempre voluto tanto, era tutto per me, tutto davvero!! Mi sembra di vivere un incubo perché non è possibile che questa sia la mia reazione alla perdita di una delle persone più importanti della mia vita.
Vi prego aiutatemi mi sento impazzire.
Mi sento un mostro orribile.
Perché mi sta accadendo una cosa così orribile e nei suoi confronti poi? Grazie
Dr. Claudio Puliatti Psicologo 15 2
Gentile Signora, ho letto con partecipazione e interesse il suo messaggio. Assistere alla morte di una persona cara è una esperienza sconvolgente che ci coinvolge emotivamente in tutta la nostra persona. Avrà certo sentito parlare di elaborazione del lutto : è una espressione che estendiamo al lavoro psichico che bisogna fare quando perdiamo qualcuno o qualcosa per noi importante: un affetto, il lavoro, la casa. Ma alla base c’è la tempesta emozionale che viviamo quando veniamo a contatto con la morte. E questa tempesta è prodotta da tanti sentimenti, stati d’animo e pensieri che sono spesso anche in contraddizione tra di loro, e che possono minare l’idea che ci siamo fatti di noi stessi: ci possiamo sorprendere, come Lei ha scritto, a pensare o a provare emozioni e sentimenti che ci sembra non ci appartengano. E invece sono proprio nostri. Il lavoro mentale che bisogna fare per navigare in questa tempesta è molto faticoso ma se ne può uscire: c’è bisogno di tempo e di impegno personale. Il percorso può essere però reso più difficile in presenza di nevrosi preesistenti al lutto. Se dovesse vedere che non riesce da sola a superare questo stato di profondo disagio, mi sento di consigliarle di consultare uno Psicologo, in presenza o Online, affinché questo stato emotivo transitorio non si vada a configurare stabilmente nel quadro di un disturbo psichico.
Un caro saluto
Dr. Claudio Puliatti

Dr. Claudio Puliatti, psicologo.
Ricevo a Roma e Online.
www.psicologoclaudiopuliatti.com

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Dottore, buongiorno
Grazie mille per avermi dedicato del tempo, lo apprezzo tanto.

Mi scusi, non riesco a capire se ciò che sto vivendo possa essere considerato normale. In questi ultimi due gg alterno momenti di estrema tristezza, piango per mia nonna, per il dolore che ha dovuto attraversare, per il fatto che non la rivedrò più ma poi mi capita anche di sentirne poco, di dolore. A volte provo una tranquillità che mi spaventa un po' perché non credo sia corretto.
È normale tutto questo?



Inoltre è come se una parte di me sappia perfettamente ciò che è accaduto, ma un'altra non lo voglia capire, vedere, prenderne atto e a volte mi capita di essere estremamente confusa riguardo la morte di mia nonna, non perchéio creda che non sia avvenuta bensì perché faccio fatica a collegare una cosa così terribile con lei... non so se ho reso l'idea

È da considerarsi normale tutto ciò?


La ringrazio ancora e mi scusi per il disturbo.
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Dr. Claudio Puliatti Psicologo 15 2
Cara Signora, come Le dicevo un lutto per Lei così importante ha attivato una tempesta emotiva che può comportare anche un certo senso di irrealtà o di destrutturazione momentanea dell'io. Tutto ciò rientra nella "normalità", nel senso che sono fenomeni attesi e vissuti più o meno intensamente dalle singole persone a seconda di vari fattori tra i quali temperamento, carattere, età, condizione medica, profilo psicologico. Un campanello di allarme è da considerare il perdurare nel tempo di questa "tempesta emotiva", di questi pensieri, di questi stati d'animo. Anche il tempo è relativo ma posso dire che se, dopo un anno, questo stato emotivo e cognitivo di cui parla, rimane inalterato allora è il caso di consultare uno Psicologo che la possa aiutare ad attivare una efficace e efficiente elaborazione del lutto al fine di riacquisire la sua serenità.
Un caro saluto.
Dr. Claudio Puliatti

Dr. Claudio Puliatti, psicologo.
Ricevo a Roma e Online.
www.psicologoclaudiopuliatti.com

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Utente
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Grazie ancora, dottore.
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