La perdita di mio padre

buongiorno,sono una ragazza di 35 anni e il 27 novembre sono 2 anni che mio padre e morto, ma ancora oggi non riesco ad accettare la sua morte, per me e stato un dolore fortissimo sopratutto perchè e stata una morte inaspettata.
e o ancora impresso tutti i passaggi di quel maledetto giorno,arrivo a casa e tutti sono in cerchio a mia madre e tutti mi guardano ma nessuno parla, poi come un fulmine corro in camera da letto e lo vedo steso sul letto , le lascio immaginare le urla e il pianti,e il calvario della gente che mi ripeteva sempre le stesse cose ,fino ad arrivare al funerale.
Non riesco a togliermi dalla testa tutto questo lasciandomi un grosso vuoto, e se parlo di lui piango e normale secondo voi?
Grazie per qualsiasi consiglio potrete darmi, io vorrei solo ricordare mio padre da vivo ma non so...
cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
la capisco perchè a me è successa la stessa cosa.

A distanza di anni alcune volte quando penso a mio padre viene da piangere anche a me, e questo credo sia normale. Ma se Lei scrive a noi è perchè "sente" che c'è qualcosa d'altro sotto.

Allora, se Lei è convinta che queste reazioni significhino una difficoltà ad elaborare il lutto seppur a distanza di anni allora le dò la conferma che cercava: chieda un aiuto psicologico.

ma soprattutto ridimensioni le Sue aspettative: in futuro capiterà ancora che il pensare al papà porterà molte lacrime.

Arriverà un giorno in cui riuscirà a sitemare anche questi "conti" col passato, vedrà.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, la perdita del padre è un duro colpo che tutti noi, prima o poi, siamo destinati a subire. Perdere il padre è come perdere un punto di riferimento, come se una parte del terreno ci venisse a mancare sotto i piedi. Ci si sente improvvisamente più soli e smarriti di fronte alla vita e alle sue difficoltà.

Le ferite dolorose come i lutti non possono guarire, ma si possono far decantare. La maniera migliore per farlo è passandoci attraverso volontariamente, elaborandole e trasformandole, se necessario anche con l'aiuto di un professionista.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Vi ringrazio di cuore per le vostre risposte,spero solo di riuscirea parlare perchè per me e sempre difficile esternare quello che sono i miei pensieri o emozioni, invece scrivendo mi viene spontaneo, ecco perchè o scritto solo cosi riesco a dire ciò che penso o sento.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza, quella che lei ha subito è indubbiamente una perdita molto importante. Il ricordo del modo in cui ha scoperto la perdita di suo padre e dei dolorosi momenti che ne hanno fatto seguito è diventato predominante e ha preso il sopravvento sugli altri suoi ricordi.
Due anni possono sembrare tanti e ciascuno di noi ha i propri tempi e le proprie modalità per elaborare i lutti. Concordo con il Collega Bulla nel dire che in futuro le potrà capitare di piangere al ricordo di suo padre anche se saranno passati molti anni ma questo non significa che non potrà avere anche ricordi piacevoli che non le provocheranno dolore.
Lei dice di avere delle difficoltà nell'esternare i suoi pensieri e le sue emozioni e forse l'aiuto di un professionista potrebbe giovarle.
Non si perda d'animo!
Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
le dico per esperienza che quando ci si trova di fronte ad un professionista preparato è molto più semplice di quanto Lei immagina l'aprirsi ed il lasciarsi andare.

Se adesso non si sente pronta per farlo non è un problema, ma tenga presente questa possibilità futura.