Il mio medico, ovvero mio papa'

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 25 anni. Da 10 anni soffro di eritrofobia... è iniziato tutto in seconda superiore dove improvvisamente dopo una battuta nei miei confronti, sono diventata tutta rossa in viso... da quel momento per me è iniziato l'incubo, l'ossessione di diventare rossa con qualsisasi persona e in qualsiasi posto. Cosi' dopo 8 anni, mi sono convinta a parlarne con il mio medico, ovvero mio papa'.. il quale ha preso male la cosa e all'inizio mi ha prescritto il Sereupin. Con questo farmaco mi pareva rinascere.. intanto sono andata, sempre grazie a mio papa', da una psicologa vicino al mio paese. Morale della storia: ho frequentato qst psicologa circa 1 anno... ma senza alcun risultato: lei non ha mai chiamato il disagio col nome "eritrofobia".. parlava piuttosto di ansia anticipatoria...non aveva avuto alcun caso come il mio, prima di me... cosi' mi faceva fare sedute di rilassamento ed esercizi mentali... (secondo me non è possibile fermare un impulso emotivo cosi' forte con un pensiero mentale..)...intanto mentre frequentavo la psicologa, mio papa' mi tolse il Sereupin perchè voleva che risolvessi in fretta il disagio... Infine, ho terminato le sedute dalla psicologa in fretta (sia per colpa di mio papa' che mi metteva pressione che per colpa del lavoro perche' lavorando dalle 8.30 alle 6.30 tutti i giorni, mi toccava sempre uscire prima dal lavoro e dopo un po' non mi è + stato possibile...) ed ho fatto pure una scoperta: avendo problemi di sinusite, avevo iniziato a prendere l'antistaminico "Actifed" che mi faceva sonnolenza e mi sedava il cervello... cosi' mi spariva l'pssessione di arrossire..il disagio pareva andarsene... Cosi' ho continuato a prenderne mezza pastiglia al mattino e mezza al pomeriggio, vivendo cosi' giornate tranquille con il cervello "sedato"... Pero' ho paura che a lungo andare possa causarmi problemi al fegato e non posso continuare cosi'. Ora vi chiedo: potete consigliarmi un bravo psicologo che sappia affrontare il problema "eritrofobia"? Magari tra Padova/Treviso e Mogliano Veneto? Sono anche una ragazza timida, non ho mai avuto storie serie con ragazzi, non ho tanti amici/che ed esco poco.. tutto per colpa dell'eritrofobia che ha rovinato la mia vita nel corso degli anni...A volte ho pensato anche di mettere fine a questa vita piena di sofferenze e pensieri ossessivi... è una tortura... Vorrei andare a fondo sul problema di questo disagio, magari anche con ipnosi... Attendo un Vostro gentile aiuto... Grazie in anticipo a chi mi volesse rispondere!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> (secondo me non è possibile fermare un impulso emotivo cosi' forte con un pensiero mentale..)
>>>

Gentile ragazza, è andata piuttosto vicina al vero. Da problemi come questi non si esce rilassandosi, ma in altro modo.

Devo dirle che trovo strano che suo padre le abbia interrotto la cura con il farmaco, se stava funzionando. D'altra parte anche se i farmaci possono essere efficaci all'inizio, è difficile che un disturbo come il suo se ne possa andare per sempre senza un intervento psicoterapeutico adeguato.

Pur non potendo fare alcuna diagnosi da qui, se il suo disturbo consistesse principalmente nella paura d'arrossire, sarebbe corretto parlare di eritrofobia.

Ma al di là dei nomi, ciò di cui ha bisogno lei è uno specialista competente nel suo problema, per cui le suggerisco di farsi valutare da uno psicologo/psicoterapeuta che usi un approccio terapeutico breve e focalizzato.

Nel frattempo le propongo la lettura di questi articoli informativi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_evitamento.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
forse il problema è legato al fatto che si è fatta curare da Suo padre, la stessa persona che la "stressa", in base a quanto scrive.

In generale sarebbe meglio sentire il parere di un Professionista esterno alla Sua famiglia.

Oltre all'eritrofobia Lei parla di emozioni, di ossessioni, di difficoltà sociali, ecc.

Tutti questi sintomi appartengono ai Disturbi d'Ansia: legga questi articoli su ansia e ossessioni, e cerchi di capire se si ritrova oppure no

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html

I migliori risultati nel trattamento di questi disturbi si sono ottenuti associando la psicoterapia cognitivo-comportamentale, associata alla farmacoterapia.

Lei stessa ha ottenuto dei benefici dall'utilizzo di farmaci, per questo le consiglio una valutazione psichiatrica iniziale.

Inoltre le consiglio di cercarsi un terapeuta specializzato nella psicoterapia che le ho indicato: può controllare in questa pagina

http://www.aiamc.it/veneto.htm

Vedrà che se segue queste indicazioni riuscirà non solo a risolvere l'eritrofobia, ma anche tutte le altre cose che la preoccupano.

Ma faccia questa scelte da sola: ormai è grande, no?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte... pero' vorrei farLe una domanda gent.mo dott. Bulla: ho letto l'elenco degli psicologi nel Veneto, pero' in nessuno vedo presente la terapia contro l'"eritrofobia"... quindi, chi preferire tra tutti quei dottori??
Inoltre, ha una terapia da consigliarmi che potrebbe essere piu' adatta a questo tipo di disturbo? Tipo ipnosi... o biofeedback o qualcosa di simile? (contando che non ho idea da dove derivi questo disturbo e quindi bisognerebbe scavare nel mio passato...!)
Grazie in anticipo per la sua cortese risposta!
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
se continua così è probabile che la terapia "perfetta" per il Suo disturbo non la troverà mai.

Faccia come le ho detto: parta con la visita psichiatrica.

Ma soprattutto: impari a fidarsi delle Sue emozioni! Sarà Lei stessa a capire se il terapeuta che ha di fronte sta affrontando nel modo corretto il Suo sintomo.

E infine: lasci perdere l'idea della "terapia perfetta".
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, una cosa molto semplice è chiedere direttamente allo specialista se tratta del suo problema. Già da una breve conversazione telefonica è possibile farsi un'idea.

Le deve interessare molto meno il tipo di terapia (ipnosi, biofeedback o altro) e molto di più la competenza del terapeuta nel suo specifico tipo di problema.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor Bulla, Lei ha colto nel segno dicendomi di dimenticare la "terapia perfetta"... Effettivamente un'altro mio difetto è quello di voler ricercare in quello che faccio e in tutte le mie cose una certa "perfezione"... (Sara' per questo che non riesco a trovare il moroso perfetto??!!) Comunque so benissimo che Lei ha ragione, pero' sa, io sono gia' stata da una psicologa per circa un anno e cio' mi ha comportato: permessi per uscire prima dal lavoro, soldi spesi in benzina e in terapie che non hanno prodotto nessun beneficio (e mi creda, anche se metà terapia me l'ha pagata mio papa', anch'io ho buttato via parecchi soldi...). Solo per questo Le ho fatto tutte quelle specifiche domande... perchè non vorrei succedesse di nuovo...
In ogni caso, avete ragione: ho proprio bisogno di uno psichiatra... andare avanti cosi' non riesco piu'...
Sto realmente pensando di lasciare il lavoro che ho, anche se molto sicuro, per trovarmi un lavoretto part-time in modo da avere tutti i pomeriggi liberi per affrontare al meglio e con calma una terapia psichiatrica/psicologica (perdonatemi ma non so bene la differenza...). D'altra parte, perchè devo andare a lavorare 8 ore al giorno con i disturbi che mi ritrovo e non avendo per niente una vita sociale e privata nè felice nè soddisfacente in mano?? Il brutto poi è che nessuno si è accorto di questa mia insoddisfazione... Se poi venissero pure a sapere che certe volte penso che mi verrebbe piu' facile buttarmi sotto un treno e farla finita per sempre che affrontare tutti e seguire delle terapie col dubbio di non riuscire mai a superare tutti i miei disagi..
Grazie a tutti dell'attenzione e delle risposte che mi vorrete dare...
[#7]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Capisco,
iniziare una terapia comporta un investimento sia economico che emotivo.

Intanto, prima di lasciare o modificare il lavoro, inizierei con una visita psichiatrica (lo psichiatra è un medico specializzato in psichiatria, che può prescrivere farmaci).

Certo che per una amante della perfezione come Lei resistere un anno con una psicologa che non le ha dato risultati non dev'essere stato semplice...

COmunque questo non significa che non potrà trarre giovamento da una nuova psicoterapia (magari questa volta più mirata al suo disturbo, come le ho scritto in precedenza).
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