Una famiglia perchè vorremmo tanto avere dei figli insieme,insegnare i veri valori, l'amore il

Salve,
sono una ragazza di 21 di Lecce. Convivo e amo una ragazza da 2 anni, credo di essermi accorta di essere lesbica all'età di 14 anni quando una mia amica in particolare mi abbracciava sentivo le cosidette "farfalle allo stomaco". Ho sempre cercato di reprimere il pensiero che io fossi onosessuale. Ci sono stata male,ne parlai con mia madre e lei mi risposte dicendo che dovevo curarmi che ero/sono malata!Ho cercato di stare cn ragazzi ma nn andava bene soprattutto sul piano sessuale..pensavo "ma quando finisce che mi sto annoiando?"..Ho avuto storie con donne in seguito molto passionali..ma 2 anni fa conobbi la mia attuale ragazza.Ho trovato davvero l'amore,ho capito cosa vuol dire innamorarsi,convivere e condividere qualsiasi cosa. I nostri genitori nn sanno del nostro rapporto.Aspettiamo di laurerci(io studio pedagogia e la mia ragazza psicologia) per andare via e farci una famiglia perchè vorremmo tanto avere dei figli insieme,insegnare i veri valori, l'amore il rispetto. Mi sono sempre documentata su internet sull'argomento omosessualità e sull'omogenitorialità e non ho rilevato tesi in sfavore dell adozione omo. Leggo di persone che "guariscono"da questa condizione, Alcuni preti dicono di non discriminare gli omo ma dovranno fare castità e astinenza sessuale a vita. Ora che ho scoperto l'amore,il desiderio,la passione travolgente ci devo rinunciare?Concludendo vorrei tanto avere dei pareri da specialisti sul fatto dell'omogenitorialità e sulla mia condizione di omosessuale sempre e costantemente discriminata dalla società. E' così strano amare una persona talmente tanto da volerci fare una famiglia?è davvero contro natura fare l'AMORE con chi ami davvero?Io sono stanca di pensare che sono una sbaglio della natura.
Grazie anticipatamente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile ragazza, non si lasci condizionare da moralismi che non trovano alcun fondamento. non c'è nulla di sbagliato nell'amare una persona delle stesso sesso.
Diverso è il problema dell'adozione sul quale dubito si possa discutere approfonditamente in questa sede, poichè non esistono solo implicazioni di carattere morale e/o cuturale, ma anche psicologico per il futuro bambino.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
l'omofobia è una realtà piuttosto diffusa e concreta, non solo nella sua forma estrema di violenza contro gli omosessuali ma anche nella più sottile ma non per questo meno dolorosa forma della discriminazione. Credo che non sia stato affatto facile per lei doversi "scontrare" con le convinzioni di sua madre ma nonostante tutto lei è riuscita a percorrere la sua strada trovando la persona con la quale desidera costruire un futuro e una famiglia. Malgrado questo suo traguardo, da quanto scrive, emergono dei dubbi rispetto alla "giustezza" di questo suo percorso e dichiara di essere (...)stanca di pensare che sono una sbaglio della natura (...). Nonostante lei stia vivendo una meravigliosa storia d'amore con la sua compagna, si chiede come mai questo debba essere giudicato da alcune persone come contro natura. Potrei sbagliarmi, ma mi sembra di leggere una sua non completa accettazione della sua omosessualità. Così come esiste l'omofobia esiste (proprio perchè eterosessuali ed omosessuali crescono all'interno del medesimo contesto culturale e vengono ugualmente influenzati dai pregiudizi), anche l'omofobia interiorizzata e questa spesso impedisce alle persone omosessuali di poter vivere con la massima serenità possibile il proprio orientamento sessuale senza mettersi in discussione (...)Ora che ho scoperto l'amore,il desiderio,la passione travolgente ci devo rinunciare?(...) o farsi influenzare dalle credenze delle persone.
Non posso ovviamente sapere se qusto sia il suo caso ma se crede di avere ancora qualche difficoltà nell'accettarsi pienamente e nell'affrontare i pregiudizi del mondo esterno (volete davvero dover andare via per poter vivere apertamente il vostro amore?) potrebbe rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta per un consulto.
Magari provi anche a confrontarsi con la sua compagna su questi punti.
Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr.ssa Zaira Di Mauro Psicologo, Psicoterapeuta 25 1
Cara ragazza,
non si amano generi ma persone. Se lei è attratta dal corpo femminile, questa è la sua natura: ostacolandola non farebbe che farsi del male e soffrire.

C'è una storica diatriba sul fatto se l'omosessualità sia "naturale" o "culturale", e probabilmente la sua ragazza che studia psicologia la conoscerà.
A questa diatriba io rispondo come direbbe Edgar Morin: la nostra natura è sempre culturale: noi siamo animali naturalmente culturali, ogni distinzione è arbitraria.

Penso che lei sia stata fortunata ad incontrare l'amore, se lo tenga sretto, e se lo goda in tutta la sua passionalità.
La società difficilmente accoglie le diversità, le cose che fuoriescono dagli schemi rigidi soliti. Ma se ci pensiamo bene, nessuno di noi rientra completamente in quegli schemi. Queste rigidità servono a tenere a bada l'angoscia dello sconosciuto.

Tutti i genitori vorrebbero che i propri figli fossero "normali", lo vorrebbero al punto da soffrire di qualsiasi bizzarrìa, da soffrire veramente. Ma stia tranquilla: non conosco genitore che non soffra per i figli; è nel senso dell'esistenza trasgredire "la legge del padre", perché così si diventa adulti e si costruisce il proprio cammino autentico.

Quando sarete libere di farlo, informerete chi vorrete. Per adesso credo che possiate serenamente vivervi la vita che è esclusivamente vostra.

Auguroni

Dr.ssa  Zaira Di Mauro
Psicologa
www.psicoterapeuta-milano.net