Ossessioni, ansia e problemi da una vita ... aiuto!

salve, ho davvero bisogno di un consiglio! ho 31 anni e fin da quando mi ricordo di esistere ho avuto problemi psicologici. Dai 3 anni ho avuto disturbi ossessivi compulsivi, fobie strane (tipo quella per le mani dei vecchi, allucinazioni auditive (rare per fortuna). Alle medie anche a causa di una tentata violenza carnale da parte di uno dei bulletti che mi tormentavano, sono peggiorata. Mi sfogavo sul cibo e poi mi punivo facendomi male. odiavo il mio corpo, il fatto di essere donna e pensavo sempre alla morte. Il mio unico desiderio era essere "puro spirito". Alle superiori sono stata meglio grazie anche alla mia prima amica, ma ero sempre depressa. Avevo forti crisi di rabbia per motivi futili. A 21 anni ho cominciato d avere attacchi di panico fortissimi (anche 10 al giorno) con allucinazioni uditive (rare ) e "torpore". Dopo un ricovero in neurologia ho incontrato una psicologa che mi ha seguito fino ai 27 anni e che mi ha aiutato. Ho trovato lavoro, sono andata a convivere, vivevo quasi normalmente (a volte avevo ancora rari attacchi d'ansia e spesso attacchi di rabbia in cui distruggevo tutto). Poi dopo una delusione fortissima da un gruppo di amici che consideravo piu che fratelli sono stata molto depressa per alcuni mesi. Ne sono uscita con la sensazione di essere piu forte e di non aver bisogno di nessuno. Da allora non ho piu avuto crisi di ansia ne di rabbia!! Anche se continuavo frequentazioni sociali preferivo stare da sola a scrivere, o a viaggiare senza meta con l'auto con il mio adorato cane. Sentivo di essere per la prima volta felice. Questo fino a un mese fa. Ora però, forse anche a causa di vecchi disturbi fisici peggiorati (ho una forte gastrite con probabile ernia iatale) sto ricominciando a sentire la sensazione dell’ansia, sempre piu spesso. Quando sto male di stomaco mi sento agitata, “ansiosa”. Forse ho avuto anche una leggera crisi di panico, la settimana scorsa. Sono terrorizzata dal ripiombare in quell’incubo che era la mia vita dai 3 anni ai 28. So che non riuscirei piu a combattere, sono stanca, e mi chiedo perché sono tanto stupida da stare male. Ho scoperto a 28 anni cosa significa vivere. Prima la vita mi sembrava un crudele scherzo, adesso non voglio perdere tutto questo. Tornerò a stare male? Questo periodo di benessere è stato solo passeggero? La mia vita vera è quella “vecchia”? scusate la lungaggine, ma credevo di dover descrivere tutto per farvi capire meglio …. Datemi un consiglio!
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Dr.ssa Daniela Tondo Psicologo, Psicoterapeuta 23 2
cara utente, credo che la sua forza sia in una delle ultime frasi che ha scritto: ha scoperto cosa vuol dire vivere e non vuole perdere tutto questo. bene non deve mai perdere di vista questa sua consapevolezza perchè l'aiuterà a non ripiombare nello stato della sua vecchia vita.ora, quello che deve fare è cercare di capire cosa sia cambiato nell'ultimo mese e se sia la ragione per cui vecchie abitudini si fanno ancora avanti. dal momento che per molto tempo la terapia le è stata d'aiuto mi sento di consigliarle di ricontattare la sua psicologa e di programmare un incontro che certamente le sarà di sostegnio in questo momento ma deve , a mio avviso , mai perdere la fiducia in se stessa perchè sarà la sua forza dal momento che sono fortemente convinta che la prima ragione della guarigione sia in noi stessi!
le auguro biona fortuna e spero di esserle stata d'aiuto.

Dr.ssa Daniela  Tondo Psicologa, Psicoterapeuta

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dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Ho lasciato passare un po di tempo perche ero davvero arrabbiata. Forse piu che rabbia provo un senso di impotenza, di frustrazione. Ho fatto le analisi del sangue, così per un di piu, e mi ero anche dimenticata di ritirarle, convinta com’ero di essere precipitata nuovamente nell’incubo degli attacchi di panico. Poi mi è arrivata una telefonata dal centro prelievi: dicevano che risultavo ipertiroidea. Ecco spiegata la tachicardia. E probabilmente anche il peggioramento della gastrite. La cosa piu assurda è che quando ho portato le analisi al mio medico lui le ha guardate con sufficienza e ha detto che secondo lui al laboratorio si erano sbagliati. (anche se hanno fatto 2 volte la prova, essendo valori molto sballati) Cosi sono andata a pagamento da un endocrinologa fuori dalla mia citta che mi ha fatto altre analisi risultate tutte sballate. La mia tiroide passa da iper a ipo in pochissimo tempo e si vede anche dalla scintigrafia. Insomma ora che ho scoperto questa cosa per assurdo sono piu “tranquilla”, anche se ancora non so di preciso cos’ho e se potrò guarire (potrebbe essere una cosa cronica) . E’ strano, ma sapere di avere qualcosa di fisico mi ha sollevata: avere problemi ad un organo come la tiroide pone tutto su un altro piano. Essere malati fisicamente è socialmente piu accettato ed accettabile. Essere “malati” nella mente invece è una cosa disdicevole, che ti fa guardare dagli altri (e dopo un po anche da te stesso) come fossi una persona che non apprezza quello che ha, una persona che non ha diritto di star male perche fisicamente sana. L’unica cosa che mi ha lasciato questa ultima esperienza è tanta amarezza. Per tutti io sono e sarò sempre la “schizzata” da guardare con un misto di pietà e sufficienza. Il mio medico, analisi alla mano, ancora non ci crede. Mi guarda con la schiena appoggiata alla poltrona, e sbuffa dicendo “mah” . Anche per il mio ragazzo, gli amici, i genitori io sarò sempre quella con i problemi mentali. A volte guardo fuori dalla finestra e penso che se, 10 anni fa, avessi ucciso qualcuno invece di limitarmi a far del male a me stessa, ora la gente avrebbe meno pregiudizi su di me. E allora sogno di fare come “il fu mattia pascal” e fuggire, ricominciando tutto da qualche altra parte. Ma sono troppo grande per questo genere di fantasie la realtà ha inquinato troppo la mia vita. Ho cercato la mia vecchia psicologa perche comunque credo che mi farebbe bene, ma non riesco a trovarla. Essendo abbastanza anziana, potrebbe essere andata in pensione nel frattempo. Non so se ho voglia di ricominciare tutto con un altro specialista che non mi conosce, non so se
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Dr.ssa Daniela Tondo Psicologo, Psicoterapeuta 23 2
gentilissima utente, non si scoraggi e continui a lottare anche cercando un cambiamento se questo le fa intravedere un futuro più colorato.
la malattia mentale, ha ragione, è uno stigma potentissimo ma dobbiamo combattere queste banalizzazioni dobbiamo fare in modo che la gente guardi oltre. mi occupo di salute mentale da qualche anno è il mio unico obbiettivo è il benessere totale delle persone, è la loro dignità.
smetta lei per prima di guardarsi come una persona malata, si accetti, si guardi bene e valorizzi i suoi punti forti cercando di trascurare quelli deboli faccia uno sforzo e lo faccia prima di tutto per se stessa vedrà che il resto verrà da sé. è fondamentale guardarsi e accettarsi e soprattutto valorizzarsi; questo ci rende migliori non solo ai nostri occhi ma anche a quelli degli altri.
le consiglierei in questo momento di ricorrere comunque ad un sostegno trovi la forza, se necessario , di ricominciare daccapo.
resto a sua disposizione
buona fortuna di cuore.
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