Avrei bisogno di un parere medico

buongiorno, scrivo perchè avrei bisogno di un parere visto che stò davvero male. Da novembre sono in cura da uno psichiatra, ma finora non ho avuto nessun miglioramento, anzi non so ancora la diagnosi e a questo punto, anche se so che diagnosi on line non le fa quasi nessuno, mi chiedevo se qualche medico potesse dirmi il suo punto di vista e azzardare una diagnosi, magari se è il caso potrei fornire maggiori dettagli.

Stò da quasi sei anni con un ragazzo e a novembre abbiamo trovato casa, la cercavamo da moltissimo tempo ormai e avevo quasi perso le speranze, anche se ogni tanto avevo un pò paura di trovarla perchè sono molto legata ai miei e la paura di lasciare casa mia l'ho sempre avuta fin da piccola ma conoscendo il mio fidanzato l'avevo un pò superata,prima di lui non ero mai neanche andata al mare per conto mio per non lasciare i miei. Comunque trovata la casa ho iniziato ad avere talmente paura che non riuscivo più a mangiare e avevo sempre nausea, mal di testa, incubi e mi facevo mille domande di ogni genere, ho cominciato ad avere dubbi sui miei sentimenti e a cercare rassicurazioni su internet, ma ho trovato molte persone che dicevano che già l'avere dubbi significa non provare più sentimenti per una persona così ricominciavo a stare male e piangere sempre. Poi andavo a dormire chiedendomi se lo amassi o no e a forza di dirmi si e no concludevo al mattino che non l' amavo e stavo sempre più male. Ne ho parlato con lui e mi ha detto che era normale avere paura dato che avevamo trovato casa, inizialmente mi sono tranquillizzata ma poi ho iniziato a trovargli mille difetti fisici e di carattere, passavo intere giornate a guardare le sue foto e a dire non mi piace poi un attimo dopo mi dicevo che mi piaceva, poi che lo amavo poi che mi piaceva solo ma non lo amavo. In seguito mi sono chiesta se non ci fosse qualcuno magari che potesse piacermi di più e ho iniziato a fare confronti fisici e sono stata sempre peggio così all'apice della disperazione sono andata dal medico di famiglia che mi ha consigliato di lasciarlo se ero così disperata e non volevo andare a vivere con lui, secondo lei non era la persona giusta io sempre più disperata gli ho spiegato che ho sempre avuto ossessioni di vario genere e ha deciso di mandarmi da uno psichiatra il quale mi ha fatta inizialmente star ancora peggio visto che gli ho raccontato che avevo dubbi perchè quando è iniziata la mia storia ero in una situazione di confusione che poi si è chiarita perchè mi sono innamorata del mio fidanzato, ma credo che io abbia sempre avuto ossessioni e per questo non so nemmeno come ho fatto a fidanzarmi a questo punto e ci penso e ci ripenso.

Comunque lo psichiatra più ci vado e più dice che devo leggere libri di psicologia per analizzare i miei problemi ma mi sono resa conto che più analizzo più sto male e sono arrivata al punto che non so più nulla, sono apatica non mi interessa più di nulla. Sono troppo angosciata e depressa. Aspetto una vostra gentile risposta.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, fatico a credere che un professionista possa averle suggerito quanto dice. Se per risolvere problemi di questo tipo bastasse leggere dei libri - oppure iscriversi a psicologia, che è un'altra tentata soluzione molto in voga - che bisogno ci sarebbe delle visite specialistiche? Basterebbe recarsi in libreria.
Se non sta ottenendo l'aiuto che si aspettava, dovrebbe cambiare specialista. Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, dato che implicazioni relazionali sono presenti nel suo caso.
Quanto alle diagnosi, è vero, nessuno ne fa in internet, perché chi lo facesse contravverrebbe al codice deontologico, che lo vieta.
La sua posizione è simile a quella di altre persone che stanno in una relazione ma hanno dei dubbi. A volte si tratta di ossessioni, ma a volte si tratta di cose diverse. E una valutazione esatta può essere fatta solo mediante colloqui di persona. Ma se nel suo caso non sta riuscendo ad ottenerla, allora ha senso cambiare.

È una cosa che in genere non faccio, ma le segnalo quest'altra richiesta di consulto alla quale ho risposto oggi, per vedere se può darle uno spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/137520-disperata-per-l-ex.html

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentile ragazza,
come stava prima di trovare casa con il suo fidanzato?
Intendo dire, si ricorda come si sentiva e cosa provava nei suoi confronti?
E' plausibile che la paura, i dubbi e la confusione siano iniziati proprio quando ha cominciato a rimuginare e chiedersi ossessivamente se lo ama o no?

Mi pare di capire che Lei riconosca ciò che le sta accadendo come una delle "ossessioni" che ha sempre avuto.
Perchè non parla di questo con lo psichiatra che la sta seguendo? Provi a esplorare con lui questa pista.
Non so con quale frequenza vi stiate vedendo e che genere di terapia abbiate intrapreso ma penso che i pensieri che lei ha condiviso con noi oggi vadano esplorati con la persona che la segue.

Non si abbatta, non si lasci andare.

Ha bisogno di lavorare su queste cose e il fatto di essersi affidata ad un professionista è già molto importante.

Le faccio un grande in bocca al lupo









Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Lo psichiatra che mi segue mi fa leggere libri di autoaiuto e poi quando vado a fare la seduta con lui ne parliamo, tutto quello che mi ha saputo dire è che questa cosa non dipende dalla mia storia con il fidanzato ma dalla mia famiglia e che non devo preoccuparmi. Gli ho spiegato che ho sempre avuto ossessioni ma lui dice che non sono ossessiva. Prima di trovare la casa andava tutto bene, non ho mai avuto dubbi del genere, anzi ero gelosa forse anche troppo di lui, e non ho mai pensato che sarei stata così male. Certo qualche litigio o problema c'è in una coppia, anche per colpa della sua famiglia che crea problemi, però non ho mai pensato veramente di avere dei dubbi del genere o di volerlo lasciare o che potesse non essere la persona giusta o cose così...poi quando ho iniziato a pensare e ripensare e ossessionarmi là sono iniziati i dubbi. Recentemente erano pure andati via per un pò, ma ora sono tornati.
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentile ragazza,
se effettivamente sente di non trarre beneficio dal lavoro che sta facendo con il suo psichiatra credo che dovrebbe parlarne con lui e poi, se crede, cambiare specialista.

Io non so dirle da qui se le sue sono "ossessioni" o meno, mi sembra che lei le riconosca come tali ma ci sarebbero molti approfondimenti da fare.

L'importante è che, qualora lei decidesse di non proseguire gli incontri con la persona che la sta seguendo, non si abbatta e si rivolga ad uno psicologo/psicoterapeuta.


Spero di esserle stata utile

un caro saluto
[#5]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile Utente,

Lei è in una situazione conflittuale, da una parte vuole andare a vivere con il suo ragazzo, (è il principio del piacere), dall'altra non vuole lasciare i suoi genitori (il principio del dovere).
E si dilania tra l'uno e l'altro.

Deve intraprendere una psicoterapia e deve lasciar perdere i libri, per ora.
Deve capire se l'uno prevale sull'altro o se i due poli tra cui oscilla possono essere dialetticamente superati e non disperatamente opposti.
L'opposizione dei due poli le genera un conflitto psichico di notevole intensità.

Coraggio. Si affidi ad uno psicologo-psicoterapeuta.

Con tanti auguri.

(Deve trovare lo psicoterapeuta giusto !!)

[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Buonasera Dott Vita, sicuramente la situazione è conflittuale come ha giustamente detto lei, però non ho capito cosa significa questa parte della sua risposta "Deve capire se l'uno prevale sull'altro o se i due poli tra cui oscilla possono essere dialetticamente superati e non disperatamente opposti".
C'è anche da dire che ogni tipo di situazione nuova mi spaventa sempre molto, che si tratti di una gita o di altra cosa che magari fino a un attimo prima di poterla realmente realizzare volevo disperatamente e quando so di poterla realizzare mi spavento e tendo a rinunciare e a scappare. Finora i libri di autoaiuto mi hanno più che altro fatta spaventare e avere ulteriori ossessioni, a parte pochi casi in cui ho tratto benefici. Grazie della risposta e dei chiarimenti che mi darà. cordiali saluti
[#7]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gnetile Utente,

Riporto: ""Deve capire se l'uno prevale sull'altro o se i due poli tra cui oscilla possono essere dialetticamente superati e non disperatamente opposti".

Deve capire se ci sono momenti in cui prevale il principio del piacere, ( e solo più tardi nasceranno sensi di colpa), o se rinuncia ad uscire e lo fa con una certa convinzione, (anche se le incertezze si faranno sentire dopo).
Inoltre, nel caso di un insanabile conflitto tra i due poli (piacere e dovere), se ritiene sia necessario risolvere la questione dialettica che si presenta, studiando il modo di conciliare i due poli, per poter accogliere con libertà e senza rimpianti l'una o l'altra decisione.
Poiché da quello che aggiunge mi pare che la spaventi ogni novità che la vita le offre, e i libri non sono sufficienti a farle superare queste situazioni d'empasse, si rivolga ad uno psicologo per iniziare un breve percorso psicoterapeutico.

Cordialmente.
[#8]
dopo
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Grazie dottore per il suo chiarimento, si a volte mi capita di rinunciare a far delle cose per paura di deludere i miei, tipo se devo andare in ferie col mi fidanzato spesso prima di partire mi viene l'angoscia perchè ho paura del loro giudizio. Altre volte quando faccio qualcosa che mi piace mi sento in colpa perchè penso che loro sono a casa e io sono magari al mare o a divertirmi. Anche per la questione della convivenza, la rifiuto un pò perchè i miei sono all'antica e soprattutto mio padre mi da l'impressione di pensare male se vado a convivere. Poi ci sono anche altri conflitti miei interni che si sono creati un pò anche per i loro giudizi. Forse lo psichiatra ha capito bene che è una cosa che dipende dalla famiglia e non dal fidanzato, ma magari sbaglia il metodo non so. Per ora sono un pò in fase di crisi perchè non voglio tornare in cura da lui e vorrei capire bene cosa fare esattamente, solo che sono condizionata dai miei per via del fatto che non lavoro. Un disastro insomma, soprattutto se pensa che ho già 31 anni e quindi non sono una bambina e dovrei essere già indipendente soprattutto nelle decisioni e anche economicamente...