Disturbo d'ansia e gravidanza

Buongiorno,
sono alla 36 settimana di gestazione.Da circa 10 anni che soffro, tra alti e bassi di ansia e depressione.Ho già due bimbe,8 e 7 anni e per fortuna in queste precedenti gravidanze non ho sofferto del disturbo e neanche nel post parto.
Ora invece sono alla mia terza gravidanza(i primi 3 mesi prendevo cipralex poi ho sospeso gradualm.) e da circa due mesi sto soffrendo di una brutta ansia con pensieri ossessivi. Da circa un mese sono in cura da uno psicoterapeuta che mi riceve una volta a settimana, all'inizio della seduta mi chiede come va e a cosa ho pensato e il resto della seduta mi fa sdraiare su una poltrona e mi guida nella respirazione, mentre lui parla in sottofondo cercando di convincermi che non ho nulla e che sono sana.
Io però pur facendo le sedute non sto affatto meglio.
In una settimana mi capita un giorno che sto bene, due giorni che sto bene a metà e la restante parte che sto malissimo.
Ho pensieri ossessivi, mi fisso a giorni su alcuni pensieri, non tutti insieme, ma ogni giorno è "dedicato" al suo pensiero: una volta penso che non sono pronta ad avere il bmbo e che non lo conosco e ho paura che quando nasce non lo voglio. Un'altro giorno penso invece che forse non voglio neanche bene alle bambine che ho già. Un altro giorno penso che dovrei lasciare mio marito perchè forse non voglio stare con lui. Un altro giorno ancora mi chiedo perchè sto così e ho paura di avere una forte depressione e ho paura che quando nasce il bambino non riesco a staccarmi da questi pensieri e quindi di non riuscire a godere e ad essere felice di avere il bambino. Altre volte mi sento tremendamente in colpa vero le bimbe che ho e il bimbo che deve nascere perchè hanno una mamma malata idi mente. Oggi mi è venuta la paura che ogni pensiero negativo che mi possa venire in mente io non lo riesca a gestire e allora ho fatto una prova: ho pensato: provo a pensare che voglio uccidere qualcuno e appena ho pensato a questo ho cominciato a sudare, ad avere caldo, a tremare ed ora mi sono fissata che posso uccidere qualcuno e soprattutto che mi fisso di qualsiasi cosa e perdo il controllo.
Non ce la faccio più, anche perchè quando riesco ad allontaare il pensiero sto bene e sono felice di tutto, della mia vita, delle mie figlie, del bambino che dev venir,e di mio marito. Ma lo stato di benessere dura poco perchè poi ricominciano i pensieri e anche di notte il mio cervello pensa sempre alle stesse cose. Io lo so che non sono pensieri reali, ma proprio non riesco a non pensarli e più li voglio togliere dall mia mente dicendomi che sono fesserie e più non riesco e più mi demoralizzo.
Mi sono convinta che sono malata di mente e che peggioro sempre di più, prima o poi non riuscirò neanche più a curare le bimbe e me stessa... diventerò un vegetale.
In tutto questo, poi, è triste perchè mio marito non mi crede, mi dice solo che sono io che mi faccio venire questi pensieri. Mi date dei nominativi di psichiatri e psicoterapeuti proprio nella mia città?
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Attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Gentile utente, forse il tipo di terapia che ha intrapreso non è il più adatto al suo problema. Probabilmente lei non ha bisogno di rilassarsi e convincersi di essere sana e non avere nulla, ma piuttosto di diventare realmente consapevole dei suoi pensieri e di capire da dove vengano e da quale meccanismo siano richiamati. Pertanto le suggerisco di cambiare tipo di terapia, magari parlandone al suo terapeuta attuale e chiedendo a lui se non sia il caso che le indichi un collega di diversa estrazione.
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Dr.ssa Carla Putzu Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile Signora,

credo che la condizione di gravidanza, ormai prossima al termine, possa contribuire ad esasperare sentimenti di ambivalenza e ad aggravare una vulnerabilità nei confronti di manifestazioni d'ansia.
Tuttavia, da come lei descrive le proprie difficoltà attuali, mi pare di capire che il problema consista in difficoltà relative a pensieri non controllabili e per lei inaccettabili, contro cui cerca di combattere ogni giorno.
E' questo il suo attuale problema? per quanto tempo questi pensieri occupano la sua mente, ogni giorno? in quale modo cerca di disfarsene? quando sono comparsi questi pensieri? Vorrei capire meglio la natura del suo disagio: si tratta di ansia e preoccupazione per l'imminente nascita e le difficoltà che l'arrivo di un nuovo figlio comporta, in una famiglia che già la impegna, oppure ritiene di aver sviluppato un nuovo problema, qualcosa di diverso da ciò che fin'ora aveva sperimentato?
Provi a porsi queste domande, magari discutendone anche con il suo attuale terapeuta, non abbia paura di discutere con lui dei suoi dubbi e se ritiene che il vostro lavoro insieme non le sia di aiuto, provi a comunicarglielo apertamente, troverete insieme strategie alternative.
Cordiali saluti,

Dr.ssa CARLA PUTZU
Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile D.ssa, si il mio problema è proprio avere questi pensieri che io capisco come non fondati o esagerati, ma non riesco a mandarli via seppur combatto. Come li combatto? cercando di distrarmi, di fare altro, ma tutto ciò che faccio ha sempre il pensiero parallelo: per esempio se lavoro penso sia al lavoro che sto facendo e sia al mio pensiero fisso, sono due pensieri che camminano insieme. Poi cerco di dirmi da sola che è solo un periodo e che passerà, che non ci devo pensare, ma non ho sollievo, perchè non vedo dei miglioramenti e allora mi convinco che non guarirò mai, anzi, che alla fine divento proprio pazza. Questi pensieri sono comparsi da circa due mesi, ma da un giorno all'altro!! il giorno prima stavo bene e il giorno dopo ho pensato "che bello sono 3 mesi che non prendo i farmaci e sto bene, ma come facevo prima a pensare di non voler stare con mio marito?" ed ecco che a questa domanda è come se il pensiero ci ha voluto provare a pensarlo di nuovo e ci sono ricascata!!! e non riesco più a uscirne.
L questione del bimbo che deve arrivare sicuramente mi mette più ansia perchè mi sento inadeguata, in colpa perchè ad oggi penso che nella mia situazione era meglio non fare proprio figli, nenache le due bimbe che ho già, perchè i bambini si meritano dei genitori sani e io non riesco a dare loro tutto quello che vorrei dare per questo mio stato. Poi da un lato penso che non vedo l'ora che nasce chissà che il mio pensiero venga occupato da altro e man mano si libera dei pensieri negativi, oppure che posso prendere di nuovo le medicine. ma dall'altra parte ho paura perchè mi sento malata di mente e non riuscirò a prendermi cura del bimbo.
Non so più cosa fare... sicuramente in tempi passati mi avrebbero classificata pazza.
Ma si può guarire da questi pensieri? cioè come mi sono venuti da un giorno all'altro, possono anche andarsene con la sola forza di volontà nel combatterli? nel cercare di essere positiva e propositiva? o sono destinata ad averli per sempre?
Avete dei nomi di medici nella mia città che curano proprio questo tipo di disturbo?
Grazie 1000!!
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Dr.ssa Carla Putzu Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile signora,

la differenza tra un disturbo vero e proprio, e quindi che necessita di cure, e le "normali" preoccupazioni e pensieri, che tutti possono avere, per quanto fastidiosi, sta nella frequenza con cui i pensieri si presentano, cioè per quanto tempo la persona è occupata in questi pensieri, senza riuscire a combinare altro. Per questo le chiedevo quanto interferiscano nella sua vita.
La sua sensazione di inadeguatezza e la sua paura di non essere una buona madre o di essere "pazza" possono, e ribadisco, possono essere dovuti allo stress causato dalla condizione di gravidanza; inoltre, il fatto di non accettare di buon grado di avere delle difficoltà e dover essere costretti ad assumere dei farmaci contribuisce a rendere la situazione più penosa.
Il mio suggerimento, dato che certamente una terapia on line non è possibile, ma nemmeno una diagnosi, è quello di considerare il fatto che i disturbi psicologici sono alla pari dei disturbi fisici: qualcosa che può accadere e anche che può essere risolta o affrontata al meglio, non qualcosa di cui vergognarsi o tanto meno sentirsi colpevoli:
se lei avesse contratto la polmonite e dovesse prendere gli antibiotici per dei mesi, come si sentirebbe? inadeguata?
Punto secondo, se questo non la aiuta e i problemi persistono, e con il suo terapeuta proprio non funziona, allora si rivolga ad un altro, certamente, che faccia una buona diagnosi e con cui lei si senta assolutamente a suo agio ed in grado di riporre la sua totale fiducia e collaborazione, presupposti indispensabili per una buona riuscita della terapia.
Non posso fornirle nominativi direttamente, ad ogni modo può cercarli lei con un motore di ricerca: io le suggerisco l'indirizzo Cognitivo-Comportamentale, di cui faccio parte, perchè ritengo che un approccio mirato al problema, e una terapia non troppo lunga sia ciò che fa per lei, visto che penso verosimile si tratti di un disturbo d'ansia. Pertanto, digitando sui motori di ricerca, Psicoterapeuti Cognitivo-Comportamentali e il nome della sua città dovrebbe ottenere dei nominativi.
Le faccio i miei migliori auguri, per la nascita e per il resto.
Cordialmente
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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