Sto implodendo nei miei pensieri

Sono ateo, ho 18 anni, studio.Ho sempre avuto una personalità non molto normale, fino a 10 ero abbastanza socievole, poi a partire dalle medie è cambiato tutto sono diventato molto introverso, parlavo pochissimo(in 3 anni 0 interrogazioni orali,mi hanno salvato le mie capacità matematiche)mi imbarazzavo per ogni minima cosa, indossavo solo tute per attività sportiva.
In terza media ho iniziato ad allontanarmi dalla religione e per fortuna ho iniziato a fare sport, poi forse grazie allo sport con gli anni tutto è diventato normale nella mia persona e nelle mie relazioni con gli altri.
Ho raggiunto ottimi risultati sportivi,a detta di molti ci potrò vivere con lo sport. Mi dicono che ho una grande forza di volontà e capacità. Qui sta il problema,a me di queste cose non mi importa niente,ormai sono quasi 2 anni che domande esistenziali invadono la mia mente. Ultimamente sono diventate un qualcosa di insopportabile, mi stanno distruggendo il cervello, non riesco a dare un senso a niente,NIENTE; nei momenti peggiori ho pensato di tutto,anche a farla finita. Ho bisogno di sapere cosa fare.
La gente pensa che io sia sicuro di me, io sono sicuro solo di morire.
La cosa assurda è che tutto va bene,sia con le ragazze sia a scuola sia a casa sia nello sport,ma io i miei pensieri non gli riesco a fermare, ho bisogno di parlarne con qualcuno, quando ne faccio cenno ai miei amici loro pensano che scherzo, ho bisogno di credere in qualcosa e di dare un senso alla vita, sennò non so quanto tempo potrò reggere ancora.
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, da quello che dice sembra che i suoi pensieri abbiano una valenza di tipo ossessivo

(..) domande esistenziali invadono la mia mente. Ultimamente sono diventate un qualcosa di insopportabile(..)

tuttavia sarebbe opportuno confermare questo stato mediante una valutazione psicologica dal vivo. Con uno psicologo avrà la possibilità di un confronto e comprendere se tali pensieri nascano da un vissuto esistenziale di ricerca di significati oppure se hanno una carica patologica che dovrebbe essere depotenziata.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Io credo che Tu abbia bisogno di intraprendere un percorso analitico ad indirizzo junghiano, e non per tirare acqua al mio mulino, perché io non ti conosco ed abiti a 400 Km. c.ca da me.

Ma se riesci a trovare anche uno psicoterapeuta che operi con un indirizzo di tipo analitico - junghiano, vacci, perché devi trovare in te il senso della vita e lui può guidarti in questo percorso, come Virgilio guidò Dante.

Per il resto non hai niente, ma questo ti manca: il senso della tua vita.

Ti auguro di trovare la persona giusta da quelle parti.

Con amicizia e con simpatia.


Intanto leggiti TIPI PSICOLOGICI, e se vuoi anche L'IO E L'INCONSCIO ed anche LA PSICOLOGIA DELL'INCONSCIO.

Ciao.
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Concordo e supporto pienamente il consiglio del Dott. Vita! Lo scopo del percorso analitico è esattamente quello di promuovere il processo d'individuazione, non solo in rapporto a se stessi ma a qualcosa di molto più grande che è il senso della nostra esistenza.
Aggiungo, per fortuna che ci sono giovani ragazzi come te che si pongono certe domande! Lo sport e le ragazze non ti bastano, questo vuol dire che hai bisogno di molto di più, hai l'esigenza di capire, di andare oltre ciò cui molte persone si fermano. Vuol dire anche che non ti accontenti e che proprio il non accontentarti ti porterà molto lontano.
Non usare le tue energie in senso depressivo, ma cerca attivamente e costruttivamente le risposte alle tue domande.

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com