Una relazione del genere possa essere molto negativa

Buongiorno,
da 10 mesi frequento una ragazza: lei 25 io 31
lei è una persona speciale. molto timida, con pochissime amicizie, non ha praticamente nessun interesse che comporti un contatto sociale. È carina e intelligente. ha problemi di insonnia e un rapporto difficile con lo studio (è indietro e ciò le provoca ansia, sfociata in passato in esaurimenti). la famiglia (con cui vive) sembra serena e apparentemente non fa pressioni e non interviene nella sua vita.
non è facile rapportarsi con lei, parla poco di sé e sembra sentirsi al sicuro solo all'interno del "suo mondo".
abitiamo in 2 città diverse, ma siamo sempre riusciti a vederci di frequente. Nei weekend stava spesso da me.
Sono convinto (lei su questo è reticente) che non abbia vissuto altre relazioni prima di me.
Abbiamo avuto una relazione di circa 5 mesi (con vacanze insieme), poi lei mi ha lasciato. dopo 2 mesi ci siamo rifrequentati per qualche settimana, poi mi ha lasciato. dopo poco ci abbiamo riprovato ed è durata per 2 mesi, dopo di che mi ha rilasciato qualche giorno fa.
le crisi non scaturiscono mai da litigi o da problemi. andiamo molto d'accordo, il tempo passato insieme è piacevole e sereno. soprattutto in quest'ultima fase ho cercato di ottenere la sua fiducia. la relazione ha fatto passi avanti. lei mi è sembrata più disposta a mettersi in gioco. mi ha presentato la sua famiglia. abbiamo fatto l'amore (per lei era la prima volta). ma di nuovo, quando più sembra lasciarsi coinvolgere, scatta qualcosa. lei dice di non sentire "abbastanza" per me e decide di troncare senza accettare un vero dialogo sul nostro rapporto. si direbbe che ha fretta di scrivere la parola fine. quando mi dice che vuole rompere o è molto fredda. o piange in maniera disperata. l'ultima volta, nell'arco di poche ore, mi ha lasciato, mi ha cercato per rimetterci insieme, mi ha rilasciato. e le sue emozioni e le sue parole, per quanto opposte tra loro, sembravano sincere.
la mia idea è che lei abbia molta paura di vivere un innamoramento. paura del cambiamento che posso rappresentare. paura del fatto che ci sia una persona che conta su di lei. questa paura o ansia la spinge a tornare a rifugiarsi nella solitudine.
nei casi precedenti, non appena ci siamo allontanati per un po', ci siamo poi ricercati. in queste fasi lei sembra sentire la mia mancanza e desiderare un riavvicinamento, anche più di quanto lo ricerchi io. quando non stiamo insieme, forse perchè non sono una presenza concreta e stabile, ho l'impressione di diventare più importante.

sono davvero confuso. tengo molto a lei, questo mi da molta forza. continuo però a chiedermi qual è la cosa più giusta da fare. sparire? aspettare? forzare un chiarimento? starle vicino come amico? sono consapevole del fatto che una relazione del genere possa essere molto negativa per me, ma sento che è troppo importante.
potete darmi un suggerimento su come comportarmi con lei e su quali problemi possono essere all'origine di questa instabilità?
grazie!
[#1]
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile Utente,
non conoscendola personalmente posso solo parlare in linea generale per quello che lei ci ha scritto.
Molto spesso si può rimanere "incastrati" in relazioni molto intense, nelle quali si è fortemente coinvolti, ma che per qualche, o più di una ragione, non evolvono come ci si aspetta normalmente, ovvero in una relazione stabile di coppia.
Nella nostra vita incontriamo persone dalle quali ci sentiamo fortemente attratti e che amiamo, ma per dare vita ad una relazione di coppia stabile o ad un matrimonio, mancano dei requisiti, che nel suo caso la sua ragazza ha espresso. Ciò non toglie che si possa continuare a provare attrazione e che la cosa non diminuisca ma che anzi aumenti non vedendosi, proprio perchè l'attrazione e l'amore sono reali.
Naturalmente le cose possono sempre cambiare, e nessuno può dire cosa succederà nel futuro, però credo che sappiate entrambi che vi manca qualcosa per poter proseguire il vostro cammino insieme.
State attenti a non farvi del male, soprattutto lei che può restare ingannato e confuso da questi tira e molla.
Con i Migliori Auguri per il Futuro

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta (rapidissima).

il suo consiglio, dottoressa, è quindi quello di "lasciar perdere"? di allontanarmi in modo definitivo da questa situazione complessa?

sul fatto che alla nostra relazione manchi qualcosa sono d'accordo. ma credo che si tratti soprattutto della serenità, della calma e del tempo per provare a crescere insieme.

esprimo in modo più esplicito il mio dubbio: io penso che questa persona viva quest'instabilità indipendetemente da me e che il problema non sia quindi nello specifico il nostro rapporto.
da una parte non vorrei abbandonare qualcosa che potrebbe funzionare molto bene, se lei si fidasse completamente e cercasse di superare le sue paure. magari con il supporto di qualcuno che le vuole bene davvero...
dall'altra ci tengo molto e vorrei trovare un qualche modo di starle vicino, indipendetemente dalla nostra relazione.

non riesco davvero ad essere sanamente egoista rispetto a questa persona, me rendo conto. l'affetto è troppo forte e sincero. non credo che vorrò allontanarmi senza capire...

grazie ancora



[#3]
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Non voglio dire che lei deve allontanarsi, anche perchè ciò potrebbe comportare un riavvicinamento brusco della sua ragazza con tutto ciò che ne conseguirebbe. Suggerirei piuttosto di cominciare a vedere la vostra relazione su un altro piano.
Non è possibile però da qui affrontare un argomento così delicato.

"sul fatto che alla nostra relazione manchi qualcosa sono d'accordo. ma credo che si tratti soprattutto della serenità, della calma e del tempo per provare a crescere insieme. "

Le sembra poco? Potrebbe essere che insieme a lei la sua ragazza non riesca ad essere serena e calma, se così fosse lei non deve farsene una colpa.
Non vorrei essere troppo dura, ma può darsi che non sia accanto a lei che questa ragazza riuscirà a recuperare la sua serenità. Forse ha bisogno di tempo, di fare altre esperienze, di risolvere i suoi problemi.


"dall'altra ci tengo molto e vorrei trovare un qualche modo di starle vicino, indipendetemente dalla nostra relazione."

Questo mi sembra lo spirito giusto con il quale vedere il vostro rapporto, almeno per il momento.


"non riesco davvero ad essere sanamente egoista rispetto a questa persona, me rendo conto. l'affetto è troppo forte e sincero. non credo che vorrò allontanarmi senza capire..."

Non è una questione di sano egoismo, anche perchè questa ragazza potrebbe comunque soffrire per la situazione, ed essere molto confusa anche lei.
L'amore può essere vissuto in molti modi, voi dovete trovare il Vostro.
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie ancora, mi riconosco di più in questa seconda risposta per quanto alcuni aspetti non siano facili da accettare.

sì, forse io non sono la persona giusta o forse non sono capitato nel momento giusto.
ho già pensato e provato a pormi verso di lei su un altro piano. ma al suo ultimo riavvicinamento non ho saputo "frenarmi" e la relazione è ricominciata.

mi creda, l'ultimo mio desiderio è farla soffrire. e credo che anche lei non voglia assolutamente farmi male.
so che è una persona con una sensibilità molto particolare. ed è anche per questo che non sono mai riuscito ad essere "duro" con lei.

ora sono 4-5 giorni che non ci sentiamo e forse entrambi abbiamo bisogno di un po' d'aria, diciamo così. la confusione non aiuta.
lei pensa sia opportuno riprendere a sentirci? a breve? forse evitando di tornare a parlare della nostra relazione...

spero tanto che troveremo il nostro modo di stare vicini.
[#5]
dopo
Utente
Utente
aggiungo una cosa.
ritiene opportuno, anche non subito, che io provi a parlare con persone a lei vicine per cercare di approfondire la natura della sua fragilità e per capire se hanno suggerimenti su come affrontare la cosa?

grazie.
[#6]
dopo
Utente
Utente
scusate. so che mi avete già risposto (per altro con tatto e in modo molto utile), ma torno a chiedervi se potete dirmi qualcosa sulle ultime domande poste o se in generale potete integrare il parere della dottoressa Pataccoli... tutti gli spunti sono utili alle mie riflessioni.
grazie in ogni caso per questo servizio!
[#7]
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile utente,
nessuno può dirle che cosa fare esattamente e come comportarsi, specie da qui non conoscendo bene la sua situazione.
L'importante è che lei voglia davvero aiutare questa ragazza e che si ponga nei suoi confronti in questo modo. Ascolti il suo cuore e segua l'istinto.
L'importante è non cedere alla tentazione di chiamare per riempire un vuoto emotivo-affettivo che questa persona lascia non facendosi sentire. Bisogna saper rispettare certi silenzi.
Chiedere aiuto o consigliarsi con persone a lei vicine sta a lei valutare se è opportuno o meno, ma si ricordi che le persone intorno a voi potrebbero avere difficoltà a capire un rapporto poco "lineare" come il vostro.
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