Conflitti

Salve,
sono un giovane di circa 25 anni fidanzato con una ragazza di 19-20 anni.
Di recente mi trovo sempre più spesso, per motivi banali, a litigare con la mia ragazza sempre sulla stessa situazione in cui si ricade più volte, venendo accusato gratuitamente di "meriti" che non mi spettano e poi dopo che la mia ragazza ha fatto la gradassa nei miei confronti le vengono dei complessi di inferiorità piuttosto evidenti.
Specifico che viviamo a distanza ed ogni volta che ci separiamo è una tragedia greca e dopo il terzo giorno di distacco inizio a subìre le accuse di non dedicarle attenzione, anche nei momenti meno opportuno e nonostante cerco di aiutarla e darle qualche consiglio, ricevo risposta contraria fino ad arrivare a sentirmi accusato di essere infantile e menefreghista, ogni qualvolta sono impegnato col lavoro. Ogni volta poi mi sento sempre le sue paure addosso, che non vuole perdermi e tutte le varie situazioni che le fanno temere un distacco da me, quando io le dimostro la mia serenità (che sono tranquillo di non perderla) anche se tendo a distanziarmi da lei per le sue reazioni, per poi cadere lei in quelle masturbazioni mentali sul mio carattere, quando non riesce a rendersi conto del suo e poi si sminuisce definendosi inadeguata per mandare avanti un rapporto e che deve vivere come una eremita.
Specifico che quando stiamo insieme non ci scolliamo di un metro e che lei è abituata a stare in casa e però mi accusa di non portarla mai in giro quando invece faccio i salti mortali. Siamo fidanzati da 10 mesi ed è la nostra prima storia di fidanzamento. Prima di me ha avuto un vissuto non totalmente felice per abbandoni e trascuratezze.
Anche se credo di saperlo, vorrei sapere un po' i motivi che spingono a questa anomala aggressività della mia partner.
Inoltre aggiungo che io mantengo la calma per la mia forte dose di pazienza ma non so cosa potrebbe succedere se dovessi arrivare un giorno a perdere questo stato di "ascolto" che ho nei confronti della mia ragazza e ciò mi preoccupa perché inizio ad avere degli scatti di nervosismo istantanei e inopportuni.
Grazie per chi mi potrà rispondere. Spero di non essere stato confusionario.
Un saluto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Lettore,
vivere un rapporto di coppia, non è semplice, viverlo a distanza ancora di più.
Da quello che leggo di voi, mi sembra di capire che la sua ragazza non " regge la distanza", distanza fisica, che si trasforma in emotiva e simbolica di una sofferenza. Probabilmente tende alla simbiosi- fusione, un tipo di rapporto di coppia, non sano, che per immaturità personologica, si instaura con l'assenza di spazi tra i partners, portando asfissia al legame...
Parli chiaramente con lei, così come ha fatto con noi, cercando di progettare cosa poter modificare nella comunicazione e nelle aspettative.
Auguri.














www.valeriarandone.it

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, le ragioni che spingono la sua fidanzata a questi comportamenti possono essere molteplici, ma è difficile dirle esattamente quali siano, senza conoscerla/vi.

Mi sembra chiara una difficoltà a sentirsi sicura nella relazione, difficoltà che potrebbe essere accentuata dalla distanza fisica ma che forse già esiste indipendentemente da questa.

Tuttavia, sia ipotizzando che le difficoltà nella vostra unione dipendano da problemi personali della sua ragazza, oppure siano legati a problemi comunicativi che vi riguardano entrambi, potrà esservi utile una consultazione specialistica per capirlo. In base a quella potrete essere consigliatiti verso un trattamento individuale per lei oppure un percorso di coppia. In ogni caso potrete ricevere indicazioni utili che da qui, a causa dei limiti del mezzo, sarebbe arduo fornirvi.

cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio entrambi per le risposte, che effettivamente coincidono con la realtà... Ma sta di fatto che c'è una cosa... Sono io a passare sempre per il colpevole... l'infantile, l'immaturo...
vivendo in totale attaccamento, poi i distacchi sono tragici per entrambi... e ora mi ritrovo che lei vuole prendere un po' le distanze con una pausa... e ciò sta generando non poca confusione in me, con alcuni sensi di inadeguatezza in quanto mi ritrovo ad adattarmi io alle sue esigenze... e non lei alle mie...
Anzi... spesso si fissa su alcune sue paure di cose per me scontate e inattuabili, con una mezza assenza di fiducia nel dirmi alcune cose. Cioè sembra un po' ambigua la situazione, ma vedo che la sua fiducia me la dà... ma non riesce a darla in maniera spontanea su certi aspetti e tende a mantenersi un po' chiusa. E più la sprono e più lei reagisce impulsivamente respingendomi e girandomi le "accuse", come le vede lei (permalosità e suscettibiità molto costanti...). ???Che devo fare???
Grazie ancora!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le relazioni a distanza hanno sempre delle difficoltà in più, di questo credo foste coscienti fin dall'inizio. Ma se ora si sente confuso e inadeguato, è facile passare per ciò che magari non è: infantile, immaturo ecc.
La pausa potrebbe essere un modo per farvi crescere entrambi, e per vedere se oltre al "totale attaccamento" c'è dell'altro. Perché amarsi non è solo essere attaccati.
Ad ogni modo può chiedere un consulto psicologico per lei stesso, per farsi aiutare a elaborare e superare questo momento.

Cordiali saluti