Pensieri sulla morte

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e frequento il liceo. Una settimana fa stavo studiando il mio libro di filosofia, trattando le teorie sull'universo e su Dio di vari filosofi. Io non sono cristiano, ma ho sempre creduto in un qualcosa di non ben definito dopo la morte. Ma non so perchè da quel giorni faccio continuamente pensieri sulla morte e sull'universo. Sono pensieri che mi angosciano molto, e non riesco a fare niente come vorrei. Non mi era mai successa una cosa del genere e ho tanta paura, perchè questi pensieri mi turbano moltissimo. Inoltre da qualche giorno mi sento lo stomaco bloccato e mangio pochissimo, e credo che potrebbe essere legato a questo. Nella mia vita non ho problemi, ma questi pensieri mi angosciano tanto. Non voglio mettere in discussione ciò in cui credere, però vorrei allontanare dalla mente questi pensieri e tornare a vivere. Credete che dovrei parlarne con qualcuno? Oppure il mio problema deriva da qualcos'altro? è possibile che derivi da stress e stanchezza, che fino ad ora non avevo riscontrato? Può sembrare una stupidaggine da ragazzi, ma vi prego di rispondermi e di aiutarmi, non so più cosa fare.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, da ciò che descrive sembra che i suoi dubbi si siano trasformati in dubbi ossessivi, e che le stiano producendo sintomi somatici d'ansia.
Non è detto si tratti di stress, i sintomi dell'ansia possono emergere anche senza stimoli stressanti.

La cosa più semplice che può fare è chiedere un consulto con uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione. La necessità eventuale di un trattamento potrà esserle suggerita in quella sede.
Se i sintomi sono venuti fuori da poco e non hanno ancora fatto in tempo a strutturarsi, è possibile che riesca a liberarsene velocemente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Gentile ragazzo in apprensione,

Le vie della suggestione se non sono infinite sono indubbiamente molteplici e possono essere potenziate da una particolare sensibilità e suscettibilità che non pochi esseri viventi mostrano nei riguardi di questa realtà.

Non sono i sintomi che prova a costituire motivo di apprensione, anzi. Al contrario, essi stanno semplicemente segnalando la presenza di un problema che si trova altrove dentro di Lei. Una giustificata anche se eccessiva reazione di difesa dell'organismo in presenza di stimoli interpretati (inconsciamente)come un nemico da cui guardarsi.

Da questo punto di vista, dunque, il Suo modo di reagire lo trovo assolutamente in linea con le esigenze della conservazione della specie, un programma che a volte può provocare, come nel Suo caso, reazioni di allarme eccessivo per i motivi sopra accennati.

Inoltre, la responsabilità di questo stato di cose non va attribuita unicamente alla Sua eccessiva sensibilità, ma anche a quelle circostanze particolari nelle quali la comunicazione si fonda maggiormente su modalità in cui la suggestione (inconscia)sembra non offrire spazio alla persuasione (cosciente).

Accade quindi frequentemente che anche letture considerate assolutamente "serie" possono invece determinare reazioni eccessive in quelle situazioni in cui l'elemento strettamente culturale viaggi di pari passo con la subliminale comunicazione suggestiva, con gli esiti che sappiamo.

In questa situazione possiamo annoverare anche le esternazioni di acclamati filosofi che non raramente, in casi particolari, possono mettere in crisi l'equilibrio
di soggetti predisposti. Questo nella normalità delle cose. In casi per niente rari, non pochi sedicenti scrittori guariscono dai loro turbamenti allorchè li trasferiscono su carta stampata. Una manovra che sovente sposta il problema sull'ignaro lettore che si ritrova questo regalo non richiesto e dalle conseguenze imprevedibili.

Caro ragazzo, accantoni per un momento questo tipo di letture o, perlomeno, ne parli costantemente con i Suoi amici, evitando di rimuginare quei pensieri che a lungo andare possono innescare quelle reazioni di cui Lei ha riferito.

Se la cosa dovesse darle l'impressione di sfuggirle di mano, non indugi nel consultare un capace Psicologo con il quale magari discutere non sulla eventuale tecnica di rimozione dei sintomi, per i motivi sopraesposti, ma per una loro riduzione, modalità accettabile per conservare il significato psicodinamico che lega il sintomo alla causa sottostante.

Con i migliori auguri e saluti.



Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Willy Murgolo,
la ringrazio di aver risposto. Effettivamente sono una persona molto sensibile e, in riguardo a certe cose, abbastanza suggestionabile. Cercherò di evitare di rimuginare su certi pensieri che mi danno fastidio ed eventualmente ne parlerò con gli amici, come lei mi ha consigliato.

Ringrazio anche il dr. Santonocito per aver risposto.


Grazie di nuovo e distinti saluti a entrambi.