Non accettare il tempo che passa...

Buona sera,
avrò 33 anni a fine Giugno, ogni anno che passa per me è un dramma, quando si avvicina il giorno del mio compleanno comincio a vedere ed a trovare in me tutti i segni del tempo.

Vorrei sottolineare che dalla vita ho avuto tutto, un figlio stupendo, la moglie che desideravo da quando ero bambino, la mia famiglia che mi ama, successi sportivi, ho un buon lavoro ed anche fisicamente non posso lamentarmi.
Ora comincio a vedere i capelli che cadono, non riesco più a mantenere il mio peso forma, le rughe sotto gli occhi e sento l'ansia che mi opprime ogni volta che penso a queste cose ed al futuro delle persone che amo. Sono stanco di vedere mia moglie che sbuffa quando parlo di queste cose perchè capisco che sono assillante, lei mi ripete "hai avuto tutto cos'altro vuoi vincere anche contro il tempo?".
E' forse questo vorrei avere per sempre quello che mi sono guadagnato o avuto la fortuna di avere?
Possibile che a 33 anni abbia pensieri del tipo "quando non ci sarò più...".

Mi sforzo ma spesso l'ansia mi soffoca, ho dolori al braccio sinistro e fatico anche a respirare ogni volta che mi vengono questi pensieri.

Come posso attenuare queste mie paranoie?

Basta non ne posso più ma non riesco nemmeno a smettere di pensare.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente, lei non nomina mai la parola "morte". Ma la sua paura del tempo, in fondo, si riduce al non essere ancora riuscito ad accettare che il tempo di ciascuno di noi ha un limite. È una paura più comune di quanto si pensi, e la maniera più semplice per superarla è rivolgendosi a uno psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
gentile utente forse la fissazione sul tempo che passa in realtà non è il problema principale ma solo il sintomo di un disagio più profondo, ed questo che andrebbe dispiegato ed elaborato. se vuole uscirne probabilmente è arrivato il momento di un consulto specialistico. Ne parli con uno psicologo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
la paura d'invecchiare è comune, specialmente in coloro che non sentono di avere mai abbastanza dalla vita. l'inconveniente più grave, dato che l'invecchiamento non si può sospendere, deriva dal non godersi il momento presente. concentrarsi su invecchiare e non su ciò che si ha.

in questo momento, per esempio, sembra molto assillato da questo tema. il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicologo col quale intraprendere un percorso.
Un Saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite delle risposte così celeri....
Effettivamente il discorso "Morte" lo penso ma non riesco ad esprimerlo in pieno...mi vergogno un pò di parlare del fatto che io possa pensare già alla morte...eppure quando guardo mio figlio e tutto quello che ho fatto con impegno, mi dico "possibile che debba lasciare tutto questo?" (per conquistare mia moglie ci ho messo 15 anni...insomma!).
Alla morte ho cominciato a pensare dall'età di 17 anni circa, quando in un tragico incidente stradale un'amica comune mia e di mia moglie perì con altre 4 persone...da allora ho preso coscenza della "fine"...ed il pensiero che aveva una vita da vivere e non vivrà non mi ha più abbandonato (alcune volte sogno ancora il suo viso e sono passati 12 anni dalla sua morte).

E' proprio quello che vorrei, far prevaricare la gioia di quello che ho su quello che abbandonerò...

Con il tempo e la saggezza, magari una persona si potrà sentire appagata dalla vita, dire vabè ho fatto vermaente tutto, però quello che hai fatto, te lo sei goduto...lo hai vissuto veramente?