La sera perchè voglio tornare

Buonasera volevo sapere cosa può essere questo mio problema. E' circa un mesetto che la sera ho paura di uscire di casa, non so di cosa ho paura ma ho paura. Qualche volta cerco di superlarla ed esco ma sto male tutta la sera perchè voglio tornare a casa, ho paura di tornare a casa con la macchina da solo, ho paura di sentirmi male durante il tragitto per tornare a casa. Questa paura mi viene solo la sera e soprattutto se sto da solo, invece se esco con amici e loro mi riportano fino a casa questa paua nn ce l'ho. La prima volta che mi sono sentito male avvertivo una sensazione strana, non sentivo alcune parti del corpo, battito del cuore al massimo, non sapevo chi ero, sentivo la mia voce come estranea lo stesso il mio corpo, sudorazione, vedevo la mia casa come un qualcosa di nn familiare, sensazione brutta e stranissima che è durata circa un quarto d'ora. Da quel giorno questa sensazione ce l'ho spesso e mi sta rovinando la vita. Spero mi possiate aiutare a capire cos'è questa cosa, sono certo che è tutta una questione psicologica, voglio superarla e riuscire a vivere una vita normale perchè nessuno mi ridara questi anni piu belli della vita (ho 20 anni). Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazzo,
aveva già richiesto un consulto per attacchi di panico, si sono attenuati?
Si è rivolto ad uno specialista per evitare il "fai da te" come le era stato suggerito?

Comunque, sempre tenendo presente i limiti dello strumento che stiamo utilizzando per comunicare, da quello che lei ha raccontato la sua paura sembrerebbe correlata ai precedenti attacchi di panico.

è frequente che persone che abbiano sofferto in passato di tale disturbo sviluppino con il tempo alcune paure specifiche quali la paura di potersi sentire male da un momento all'altro e di non poter essere soccorsi da nessuno, la paura che un attacco di panico possa manifestarsi improvvissamente in una situazione pubblica creando situazioni imbarazzanti e penose, la paura della morte ecc.

A causa di queste paure tali persone tendono a modificare alcuni loro comportamenti ad esempio evitano di uscire ovvero di stare da soli, evitano posti in cui non si possa raggiungere facilmente un pronto soccorso, evitano situazioni sociali ecc.

Una terapia psicologica e/o farmacologica, qualora tali paure e gli evitamenti correlati inizino ad essere molto invalidanti per la vita della persona diviene necessaria, anche perchè gli evitamenti con il tempo possono allargarsi a più situazioni.

Le sembra il suo caso?

Mi faccia sapere.

Cordialmente

Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Si si è il mio caso. Evito tantissime situazioni, soprattutto quelle dove c'è tanta gente. Mi sto rendendo conto di non poter piu andare avanti cosi, mi sto rovinando la vita, solo ho paura di andare da uno specialista. Questa mia "malattia" la so solo io, nessuno a casa lo sa; cerco sempre di nascondere le crisi di panico o le mie crisi di identità. Non so cosa fare, sta peggiorando semrpe di piu, inizialmente evitando i luoghi affollati stavo bene adesso nn riesco piu a fare nemmeno le cose piu banali, come per esempio tornare a casa con la macchina dopo un caffè con gli amici. Ma si può guarire da questa condizione??
[#3]
Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazzo,
credo che la risposta alla sua domanda
"Ma si può guarire da questa condizione?" la conosca, in quanto afferma che tale condizione le sta rovinando la vita, i suoi anni più belli e non le sta permettendo più di condurre una vita normale.

Come mai sta nascondendo il tutto alla sua famiglia?

Le crisi di identità di cui parla cosa sono?

Guardi, mi dia retta, il disturbo di panico (se di questo si tratta) è una condizione che può essere curata con successo nella maggioranza dei casi, con un trattamento farmacologico combinato ad una psicoterapia (meglio se di tipo cognitivo comportamentale, con una psicoterapia ovvero solo con i farmaci.
La scelta del trattamento chiaramente viene fatta dopo una valutazione del caso che escluda anche la presenza di problemi più prettamente di tipo medico.

Se teme la figura dello specialista, ma anche per chi non la teme, personalmente indico sempre di iniziare a parlarne con il proprio medico di base il quale saprà senz'altro fare un prima valutazione e orientarla sul territorio in modo adeguato.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
per crisi d'identità intendo che certe volte non mi riconosco, è difficile spiegarlo a parole. Per esempio in alcuni casi ho paura di guardarmi allo specchio, ma non sempre dipende come sto. Quando parlo è come se non riconosco la mia voce. Certe volte mi chiedo chi sono e bo sembra che nn m so dare una spiegazione. Ma quello che ultimamente mi sta bloccando di piu [ la paura di uscire di casa la sera, solo non riesco a capire di cosa ho paura. Se esco sono agitato fin quando non ritorno a casa con sudorazioni, giramenti di testa e faccio tutto di fretta perch[ non vedo lora di tornare a casa. Quello che non capisco è perchè in alcuni giorni riesco a fare tutto anche andare da solo in zone lontane mentre in altri non riesco nemmeno a prendere la macchina per fare 1 chilomentro_ Ho provato a parlarne con i miei, ho raccontat alcuni fenomeni al medico di base, come per esempio i dolori al petto, il battito del cuore accellerato, la continua agitazione che ho. Mi ha segnato di effettuare le analisi del sangue e della tiroide. HO letto in alcuni forum che questi attacchi di panico possono essere prodotti dalla mancanza della serotonina, la quale provoca anche fenomeni di eiaculazione precoce. Ci sono esami specifici per vedere il livello di serotonina nel corpo, perdoni la mia ignoranza in materia ma studio giurisprudenza quindi non sono ferrato in medicina. Grazie per lattenzione e per la velocita' con cui m risponde.
[#5]
Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazzo,
posso comprendere i tentativi di trovare una soluzione ai suoi problemi attraverso la ricerca di informazione. Sappia però che questo modo di comportarsi molto probabilmente la porterà ad amplificare i suoi problemi emotivi e a distogliere le sue risorse verso comportamenti più adeguati (trattamento terapeutico).
Il lavorio mentale di ricerca di spiegazioni può portarla in una trappola cognitiva simile:

- " Se spiego il mio problema potrò vivere e guarire"
- " Se non spiego il mio problema, non posso vivere"

Se nella sua mente si instaura questo tipo di trappola ovvero si è già instaurata lei rischia di rinunciare a dare una direzione alla sua vita, di perdere di vista se stesso fintanto che non riuscirà a spiegare il suo problema.

Una volta compresa l'eziologia del disturbo di panico, il cui substrato biologico specifico è da anni motivo di discussione continua da parte dei ricercatori, come pensa che questa informazione possa influire sul suo benessere emotivo?

Al contrario a me sembra che lei con questa informazione abbia fatto più o meno questi passaggi:

- "La mancanza di serotonina provoca attacchi di panico"

- "Questo potrebbe spiegare anche perchè soffro ovvero ho sofferto in passato di eiaculazione precoce"

- "Delle analisi per quantificare i livelli di serotonina potrebbero darmi la conferma a ciò che penso e finalmente il mio problema sarà spiegato"

Io non ho la sfera di cristallo per cui sto facendo solo delle ipotesi, però immagino (mi corregga se sbaglio) che lei possa fare frequentemente catene di pensiero come quella che ho descritto. Con quali risultati?

Lei ha diritto ad essere informato, ma se questo diritto lo esercita all'interno di un setting terapeutico sicuramente eviterà di incappare in informazioni errate, dicerie o altro.

Le ripeto, le terapie efficaci esistono, in alcuni posti possono essere fatte attraverso il S.S.N. quindi senza una spesa eccessiva.
Se crede che il suo disturbo sia invalidante e spiacevole la direzione che sarebbe meglio prendesse è quella di iniziare una terapia, non quella di continuare a ricercare le cause del suo malessere.

Cordialmente

[#6]
dopo
Utente
Utente
Con la sua risposta mi ha fatto molto riflettere e sono arrivato a concludere che forse i miei attacchi di panico sono aumentati da quando ho iniziato a leggere su internet o su forum informazioni riguardanti l'ansia, attacchi di panico, depersonalizzazione, ecc. Soltanto che io mi informo per cercare di essere pronto e reagire nel momento in cui mi prendono questi attacchi. Per esempio quando la sera sto in macchina e mi prendono questi attacchi cosa devo fare?? Forse lei ha ragione una risposta a questa domanda la posso ricevare meglio da uno specialista che da internet. Peccato che lei si eserciti la professione a sulmona perchè con lei sono riuscito ad aprirmi, forse sara anche grazie al fatto che scrivo su una tastiera e non c'è un colloquio reale faccia a faccia. Le ripeto quello che io cerco da tempo in internet è soltanto "Come mi devo comportare quando mi prendono questi attacchi di panico? Cosa devo fare quando sento come estranea la mia voce oppure vedo allo specchio la mia figura come estranea?e altre decine di domande" Grazie...