Disturbo di personalità:passivo aggressivo o borderline?

Salve,scrivo qui in un momento di sconforto,in quanto recentemente,qualche mese fa,ho ritenuto di essere affetto da un disturbo di personalità a seguito di frequenti sfuriate verso la mia ragazza.. Ho 18 anni,ho vissuto un infanzia con figure di attaccamento molto assenti,sono timido e fino ai 16 anni non avevo neanche un gruppo di amici. Dopo questa sfuriata ho deciso di consultarmi con uno psicologo,il quale,a seguito di un test,ha ritenuto che fossi affetto da un disturbo passivo aggressivo,anche se,nel test,ho notato molte risposte che sfociano nel borderline. Ho interrotto dopo 5 o 6 sedute poichè non trovavo molte soluzioni,lo psicologo si limitava a spiegarmi il problema,non mi dava spazio,ripeteva ogni seduta le solite cose e ho deciso di mollare. i tratti sembravano essersi attenuati,ma rileggendo su internet i vari sintomi credo di averne qualche tendenza. In poche parole io solitamente sono un tipo tranquillo con tutti,ma con la mia ragazza cerco di impormi,litigo facilmente,raggiungo facilmente uno stato rabbioso,cambio umore molto spesso. Lei mi aveva lasciato,sembrava un dolore simile ad aver perso una madre nonostante la trattassi male molto spesso,e la accusassi di non darmi amore come facessi io. Lo psicologo diceva che lei era la mia figura d'attaccamento non ritrovandola nella famiglia e che la rabbia era data dalla paura di perderla,in pratica con la rabbia cercavo di tenerla stretta a me. So che per internet è difficile spiegare e dare diagnosi,però vorrei sapere cosa ne pensate,se ho dei tratti borderline perchè sono davvero preoccupato,aggiungo che non ho stima in me stesso,non riesco neanche a guardarmi fisso allo specchio perchè vedo nella mia immagine tutti i difetti di questo mondo. Se servono altri dettagli posso specificare,non voglio dilungare. Inoltre vorrei sapere se le sedute del mio psicologo sono state corrette,ovvero se funzionano così,come una lezione a scuola,lui per 3/4 di seduta continuava a parlare,ripeteva sempre le solite cose,lasciava le cose a metà come il quiz e le foto d'espressioni,non so io credevo dovessi parlare per lo più io. Aspetto risposte,grazie in anticipo per la pazienza
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo che test le ha somministrato lo psicologo?
ovviamente non possiamo confermarle on line la presenza o meno di un disturbo di personalità, ciò che conta è sopprattutto il disagio provocato dal suo modo di affrontare le relazioni. Se questo supera una certa soglia, qualunque sia la diagnosi, è certamente degno di aiuto specialistico.
Per quel che riguarda lo psicologo ed il suo modo di fare, purtroppo questo dipende dal suo stile, dal suo orientamento e dal progetto terapeutico che ha in mente. La valutazione deve essere necessariamente la sua e, per farlo, deve innanzitutto predere informazioni dalla sue stesse sensazioni. le suscitava fiducia? le dava la sensazione di una possibilità concreta di aiuto? anche se 3/4 sedute sono comunque poche, è a queste domande che farà a sè stesso che deve rispondere.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
la diagnosi di disturbo passivo-aggressivo non è inclusa nel DSM IV che è il manuale diagnostico dei disturbi mentali mentre quella di disturbo borderline sì ma mi pare che quest'ultima l'abbia riferita a sè sulla base del fatto che lo psicologo le abbia fatto fare un test che ne riprendeva qualche sintomo e non perchè effettivamente le sia stata fatta diagnosi di disturbo bordeline di personalità. In generale le consiglio di non farsi autodiagnosi sulla base di informazioni lette o reperite qua e là perchè la diagnosi richiede competenze specialistiche e perchè su internet si trova di tutto e il contrario di tutto
La sua giovane età è ancora collocabile nel periodo dell'adolescenza che è una fase complessa di transizione verso il mondo degli adulti e spesso comporta modalità estreme di comportarsi con sè stessi e gli altri, insoddisfazione e insicurezza. L'adolescenza può simulare vari disturbi. Per cui concordo nel suo voler "vederci chiaro" e risolvere con l'aiuto di uno specialista alcune difficoltà incontrate ma la invito a non allarmarsi.
Sulla modalità di lavorare/porsi del collega non posso entrare in merito, consideri che olte le competenze ci sono le caratteristiche personali e entrambi questi elementi incidono nella costruzione della relazione terapeutica per cui il fatto che non si sia trovato bene con quello psicologo non significa che non possa trovare specialisti con cui invece trovare una modalità di lavoro che la faccia sentire più a suo agio.
Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
ringrazio per le cortesi risposte,sono consapevole che un analisi mediante internet è qualcosa di al dir poco assurdo,ho espresso forse male la domanda:desideravo sapere se presento tratti di questo disturbo borderline,poichè leggendone i sintomi mi sono un pò allarmato riscontrandone qualcuno nella mia persona,vorrei capire se è possibile che sia un principio pronto a scatenarsi,o se è possibile presentarne solo alcune tendenze. Nei tratti passivi-aggressivi mi ci sono rispecchiato molto,ma nel borderline ne ho trovati altri non presenti lì e quindi ho pensato che sia o in una fase crescente o che possa averne solo alcune caratteristiche. Per quanto riguarda lo psicologo se voi reputate che non sia tanto sbagliata la sua terapia,beh magari posso ritornare,mi sono affidato a lui poichè ne parlavano bene,ma io l'ho visto personalmente come una presa in giro,il dire soltanto 2 parole a seduta,sembrava una lezione di scuola,non appuntava niente di quello che confidavo,ripeteva perennemente le cose che portava dalla prima seduta e per quella nuova avevamo 10 minuti. Ovviamente non ho potuto fare un paragone non avendo avuto altre esperienze,ma se la terapia a voi non sembra una sorta di truffa mi affiderò a lui. Grazie ancora
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
non è a noi che il rapporto con lo psicologo che ha visto non deve sembrare una truffa ma a lei...
per quanto riguarda la diagnosi, non mi è assolutamente possibile rispondere alla sua domanda se non facendole notare che "tratto" è diverso da "disturbo" e proprio perchè per giungere alla diagnosi di un disturbo serve che siano rispettati certi criteri è necessario il parere di uno specialista.
Buona giornata
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, se teniamo conto che l'adolescente ha una personalità in via di formazione, non ancora ben stabilizzata, è facile vedere perché molti disturbi di personalità somigliano a comportamenti di tipo adolescenziale. Pertanto, una diagnosi di DDP a 18 anni, per giunta con l'ausilio di test, a me pare quanto meno un po' azzardata. Non ci ha detto qual è il test, a proposito (se se lo ricorda).

In altre parole potrebbe essere che lei stia vivendo le sue difficoltà - reali e oggettive - attraverso una personalità che si sta ancora formando. Ma forse è ancora presto per porre diagnosi definitiva di DDP. Quindi non stia a torturarsi per capire in quale categoria diagnostica rientra, perché potrebbe trattarsi di una cosa completamente diversa.

Se il disagio è tanto, potrebbe essere opportuno ripartire con un terapeuta d'indirizzo diverso, che le dia un orientamento più diretto e focalizzato sul problema, e suggerimenti più precisi riguardo alle difficoltà che porta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Ovviamente non ho potuto fare un paragone non avendo avuto altre esperienze,ma se la terapia a voi non sembra una sorta di truffa mi affiderò a lui"

Gent.le utente,
perché delegare a noi la responsabilità della scelta del suo terapeuta? E' lei che dovrebbe sentire se può fidarsi o meno di questa persona, e non mi pare che sia così da quanto descrive, quindi perché negarsi la possibilità di incontrare un altro psicologo-psicoterapeuta?

Consideri che può verificare sul sito dell'ordine degli psicologi della sua regione se lo specialista da lei individuato è accreditato come psicoterapeuta, rientra tra i suoi diritti di cliente, come è suo diritto avere uno spazio adeguato all'interno del colloquio per esplorare il suo vissuto.

Riguardo ai sintomi "le etichette diagnostiche" possono sembrare rassicuranti ma la inducono a "sostituirsi" al terapeuta nel valutare la presenza di un eventuale psicopatologia quindi sono fuorvianti.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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