Il mio ragazzo ma lui non mi esce più dalla testa

Sono una ragazza di 22 anni e sono ormai anni che ho un grande vuoto dentro che non so come colmare.
Potrebbe sembrare un problema banale ma a 14 anni ho avuto una storia con un ragazzo con cui ho vissuto delle emozioni VERAMENTE, VERAMENTE FORTI e anche quando la storia è finita ci siamo continuati a vedere anche di nascosto fino a 3 anni fa circa. Abbiamo passato 2 anni insieme e con lui ho fatto la prima volta e mi sono veramente lasciata andare.Quando non stavamo più insieme, nel frattempo ho avuto altre storie e anche lui ma la FISSA mi è rimasta! sto da 3 anni con un ragazzo con cui sto benissimo che mi rispetta e mi ama cose che il mio EX non faceva negli ultimi tempi.
CONTINUO A PENSARE A LUI E STA DIVENTANDO UNA FISSA PERCHè VORREI DIMENTICARLO MA ALLO STESSO TEMPO NON VOGLIO.
NON RIESCO A VIVERE UNA STORIA CON UN ALTRO RAGAZZO AL MASSIMO PERCHè NEI MIEI PENSIERI C è SEMPRE LUI. NON SO PIù COSA DEVO FARE. SONO ARRIVATA ALLA CONCLUSIONE CHE HO BISOGNO DI UN CONSIGLIO DI UN PROFESSIONISTA. il nostro rapporto non è finito nel migliore dei modi e dopo 3 anni che non ci sentivamo, si è fatto vivo a dicembre chiedendomi di uscire( di nascosto) con lui che come me ha un' altra storia seria. Mi tormenta l' idea di voler sapere cosa lui pensa di me e se è ancora interessato, se gli posso sempre piacere e capire che opinione lui ha di me. Ho fatto un sogno stanotte dove gli racconto tutti i cambiamenti della mia vita facendogli notare anche il più piccolo particolare. Mi perdo spesso nei miei pensieri dove mi immagino di parlare con lui e situazioni in cui potremo vederci. Mi rendo conto che sono passati molti anni, siamo cambiati e che lui non mi penserà neanche più ma io siii!! Voglio stare in pace e stare con il mio ragazzo ma lui non mi esce più dalla testa e soprattutto quando lo vedo il cuore mi arriva in gola e sento una grande sensazione di vuoto nel petto. che devo fare?? Mi affido nelle vostre mani. rispondete presto. Grazie per l' attenzione.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, la storia che ci racconta è la storia di un vissuto emotivo che la accompagna da tempo.

Non comprendo bene perchè abbia intitolato la sua richiesta "Depressione": mi sembra che, più che di depressione, si tratti di un dubbio ("Mi tormenta l' idea di voler sapere cosa lui pensa di me e se è ancora interessato, se gli posso sempre piacere e capire che opinione lui ha di me.").

Che cosa le chiedeva a Dicembre il suo ex? Cosa desiderava da questo "rapporto di nascosto" che le proponeva? E lei, cosa desidera da un ex che la contatta dopo tre anni per vedervi "di nascosto"?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
parla del suo ex ragazzo come di un'idea che la tormenta e a cui cerca di opporsi "Voglio stare in pace e stare con il mio ragazzo ma lui non mi esce più dalla testa".
Credo che la sua conclusione di rivolgersi a uno specialista sia opportuna. Uno specialista potrebbe aiutarla a acquisire maggiore consapevolezza delle caratteristiche del pensiero del suo ex (per es. se questo pensiero sia alimentato da un sentimento reale o da ricordi di un periodo, di sensazioni che le mancano). La maggiore consapevolezza le permetterà di capire come agire.

Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51


Forse questa non è la sede adatta per trattare un caso del genere. A mio avviso. Cioè, questo sito risponde a quesiti molto importanti. Questo per lei è importante? Da un punto di vista psicologico ? Lo faccia capire. Anche il problema della depressione è del tutto azzardato. Non si sente, tra le righe di una serie di avventure condotte e consumate con altri, una vena di angoscia che potrebbe far pensare ad una sindrome depressiva.

Voglio dire, è mia opinione, che non è questa una rubrica per "cuori infranti".

Cordiali saluti ed auguri.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Mi scuso se non ho utilizzato un termine appropriato ma ho veramente bisogno di un vostro consiglio;
non riesco a capire se pensare ancora a lui è normale oppure no.
A dicembre lui mi ha parlato dei vecchi tempi, mi ha detto che se mi avrebbe vista mi sarebbe saltato addosso e che per lui è difficile stare accanto a me e ha terminato la conversazione dicendomi " Abbiamo trovato due persone che ci vogliono bene, non roviniamo tutto".
Non ci siamo guardati in faccia perché tutto è avvenuto via messaggio e non ci ho più parlato da quel momento. Queste cose mi hanno fatto male, soprattutto mi sono sentita in colpa nei confronti del mio ragazzo.
So che non potremo mai tornare insieme, che non potremo più rivivere il passato e non capisco perché le mie emozioni sono così forti nei suoi confronti dopo tanto tempo.
Sarò tragica ma il pensarlo in continuazione e dal niente immaginarmi situazioni in cui potremo parlare è bruttissimo perché mi viene naturale e lo faccio di continuo. Secondo voi cosa può aiutarmi in questa situazione?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, da ciò che scrive mi sembra di comprendere che lei non soffra tanto per la distanza dal suo ex, ma per il fatto che interpreti come un "tradimento" nei confronti del suo ragazzo il pensare al suo ex.

Forse ciò che ha mantenuto in piedi questi pensieri è proprio la tensione legata da una parte al trasporto con cui ha vissuto questa storia ed al piacere di sentirsi desiderata dal suo ex, e dall'altra a dei modi di pensare ("Se penso a lui, potrebbe voler dire che ne sono ancora innamorata?" -> "Vediamo se penso ancora a lui...") in cui si è un pò "incartata".

E se pensare a lui... non significasse proprio niente?
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
grazie, questo mi è servito molto.. posso arrivare a pensare che ciò che provo quando lo vedo sia una cosa normale ed è giusto che voglia sempre mettermi in mostra quando lo vedo?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, lei può pensare quello che vuole, purchè tenga ben in mente che "giusto" e "sbagliato" sono categorie morali, che non riguardano la professione di psicologo, mentre "utile" o "inutile" forse un pò di più.

Può esserle "più utile" riflettere sul fatto che una giovane con delle problematiche sentimentali chieda ad un gruppo di psicologi se è giusto cercare di mettersi in mostra davanti al proprio ex.

Con l'augurio che possa fare chiarezza nei suoi pensieri.