Non vuole figli

Attualmente ho una relazione con il mio compagno che però non ne vuole sapere di avere figli. Ha 50 anni e io 37 e dice che non puo' fare figli a questa età che è troppo vecchio. Partendo dal presupposto che lui ne ha già due. Mi ha spiegato che al momento ha una storia fallita alle spalle e quello che non vuole e inziare un'altra storia in cui ci vadano poi di mezzo i figli. Io ho 37 anni e non ho ancora avuto gravidanze come posso convincerlo? Lui mi ha spiegato che capisce il mio problema e se non vorrò piu' frequentarlo per lui va bene però un figlio non me lo puo' dare. non ho mai dubitato del suo amore ma dopo questo direi di si. Mi sono molto arrabbiata perchè in questi anni me lo doveva dire e non farmi perdere tempo se non aveva intenzione di avere una storia seria con me. Io non so veramente cosa fare, per me è stata una doccia fredda. Avevo investito molto su questa storia, è l'uomo che fa per me ma non vorrei rinunciare alla maternità per lui. Oltretutto ha un atteggiamento spesso di fuga dalle situazioni problmeatiche sempre dovuto a detta sua della esperienza precedente fallimentare. Ma veramente un matrimonio andato male puo' far perdere ad un uomo la voglia di iniziare una relazione completa? Perchè di fronte anche a piccoli litigi scappa e si tira spesso indietro di fronte a eventi che lo potrebbero impegnare? E' veramente colpa dell'esperienza fallimentare o non è veramente innamorato di me? questi sono i dubbi che mi tormentano e che vorrei tanto risolvere. Ma come posso fare per capire dov'è la verità?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente, se da un lato vuole essere comprese per la sua legittima voglia di maternità dall'altro è necessario comprendere che la scelta di avere un figlio a 50 anni, per alcuni (molti) non è altrettanto serena poichè si viene a patti con variabili che, a lungo andare, faranno sentire la loro presenza. L'impegno di tornare ad essere padre, con tutte le dinamiche che comportano l'allevamento di un piccolo, ad una certa età è più stressante di quello che lei possa immaginare. NON è una questione di mancanza di amore ma di sopravvivenza psicologica. Anche il tenersi lontano dall'osservare il figlio che cresce mentre la funzionalità del proprio corpo comincia a perdersi con il timore di non poter essere un padre efficiente durante il difficile perido dell'adolescenza ha il suo effetto.
NON lo ha detto prima? magari prima questa paura era inferiore e poi questo quesito non aiuta a risolvere il problema.
ora c'è solo una scelta, la maternità o la vita con questo uomo (sapendo che il rifiuto di un figlio è la probabile ""legittima"" conseguenza di tutto ciò)
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
la ringrazio per la risposta ma non credo che a 50 anni si possa parlare di vecchiaia anzi! Oltretutto ha due figli uno di 7 anni e uno di 4! Direi che un terzo non si discosterebbe molto come età. Che ne pensa?
Penso sia piu' una mancanza di voglia e di ricominciare una nuova relazione impegnativa!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Penso sia piu' una mancanza di voglia e di ricominciare una nuova relazione impegnativa! (..)

è in grado di comprendere questo al di fuori della questione figli?
NON interpreti questa mancanza di voglia solo sulla base dei figli, non cada nella stessa trappola di molte e molti.
saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Però non ha risposto alla mia domanda. Il mio compagno ha ben due figli uno di 4 e uno di 7. Non pensa che se ne nascesse un terzo non ci sarebbe alla fine questa gran differenza di età? Un conto è se avesse figli maggiorenni posso capirlo. Ma al momento è molto impegnato per loro, un terzo non cambierebbe di molto la sua vita considerando che gli altri li ha da poco! E allora come posso comprendere se mi ama o meno slegandolo dal discorso figli. Non ci vedo una reale motivazione. Se proprio per lui c'era il problema della "vecchiaia" perchè non ha evitato a 46 anni di metterne al mondo un secondo? Capisce che è una contraddizione?
Quello che volevo capire da lei è se quello che lo inibisce ora è un rapporto fallimentare alle spalle, ossia mi dice sempre che con la nascita dei figli(fatti per recuperare un matrimonio che si stava sfasciando nonostante fosse insieme da anni a questa donna)è iniziata la vera crisi e che li avevano fatti per salvare la situazione e invece i conflitti sono aumentati e il matrimonio finito. non vorrei che associasse la nascita dei figli con il momento di crisi coniugale e avesse paura che anche fra noi si possa ripetere la stessa cosa. che ne pensa?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Ma al momento è molto impegnato per loro, un terzo non cambierebbe di molto la sua vita considerando che gli altri li ha da poco! (..)

ne è davvero sicura? è molto impegnato con figli non grandi ed un terzo non cambierebbe nulla? magari proprio l'impegnao che ha avuto con questi e quello che ha ancora ora lo tiente lontano da un ulteriore sovraccarico.

se è inibito da un rapporto fallimentare alle spalle può essere una ipotesi ma i suoi vissuti da qui non possiamo conoscerli.

(..)non vorrei che associasse la nascita dei figli con il momento di crisi coniugale e avesse paura che anche fra noi si possa ripetere la stessa cosa.(..)

allora diciamo che c'è il rischio che il circolo vizioso si ricrei.
ossia lei sente l'esigenza di un figlio, lui no (per una serie di ragioni) ma se dovesse farlo per salvare il rapporto che potrebbe incrinarsi grazie al disaccordo sulla nascita del figlio, il meccanismo si ripeterà ed ancora una volta il figlio nascerà in concomitanza di una crisi. Anche se l'oggetto di questa crisi è proprio lui.
L'idea del figlio mette in crisi, si fa il figlio per eliminare la crisi. E' una trappola nella quale vi state mettendo.
vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo relazionale.
saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Lui mi ha spiegato che capisce il mio problema e se non vorrò piu' frequentarlo per lui va bene però un figlio non me lo puo' dare. non ho mai dubitato del suo amore ma dopo questo direi di si.
>>>

>>> Ma veramente un matrimonio andato male puo' far perdere ad un uomo la voglia di iniziare una relazione completa?
>>>

Gentile utente, ho riportato due delle sue frasi per risponderle.

Una delle scelte più comuni dell'uomo proveniente da una separazione con figli, è quella di non impegnarsi. Lui si trova in una posizione di maggior "potere contrattuale". I figli li ha già fatti, e le ha detto chiaramente che se la cosa non le sta bene, potete anche perdervi di vista.

Questa cosa ovviamente la fa arrabbiare, ma bisogna tener presente che se lui l'avesse illusa fin dall'inizio, dicendole che si sarebbe impegnato e poi invece avesse fatto marcia indietro, l'avrebbe ingannata. Ma se fosse stata lei, a evitare di toccare l'argomento per prima, sin da quando vi siete messi insieme, si sarebbe ingannata da sola.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com