Insicurezza

Gentile staff,
il mio bimbo ha 9 anni.

Da sempre manifesta una sorta di gelosia nei confronti del fratellino di 1 anno più piccolo (nonostante noi genitori e parenti cerchiamo sempre di farli sentire uguali e amati alla stassa maniera, perchè in effetti li adoriamo.

Anche ora che è un pò cresciuto ci troviamo spesso di fronte a scene di ricatto nei confronti del fratellino ( gioca con me a questo, se nò mi ridai inditro le mie carte...)con tanto di urla e propotenza.

Sembra quasi una richiesta di attenzione...ma molto più gelosia e insicurezza di fondo:
spesso lo vedo che si mangia le unghie, mette le mani in bocca, pulische il naso con le dita (nonostante io gli ripeta sempre di prendere un fazzoletto ...e ce no è educato farlo in pubblico...). Quasi come uno sfogo, una via per raffreddare la sua rabbia interna...

Lo vedo anche durante le partite di calcio, che in mezzo a campo si "ciuccia la maglietta", o le mani in bocca, o di nuovo le unghie. Ma molto spesso a cicli gli esce un tic nervoso agli occhi molto fastidioso. Chiaro che è in una situazone di disagio, ma mi chiedo cosa ci sia di tanto disagevole, visto che anche noi genitori siamo lì e non notiamo situazioni "strane" .

Abbiamo provato a parlargliene più volte, oltre che a dirgli che non va bene ecc. , ma la situazione non è micca migliorata. E di tempo ne è passato...
Per di più non vuole abbandonare la penna cancellabile...nonostante sia molto bravo a scuola, non vuole scrivere con una penna tradizionale perchè altrimenti farebbe troppi errori, cosa che con la cancellabile rimedia con la gomma.
A settembre cambierà la storia, l'ho già avvisato, e nell'astuccio solo penne.
(Quest'ultimo è un fatto chiaramente meno grave, ma è un indicazione ulteriore per aiutarvi a capire il quadro).

Sempre riguardo al scuola, mi è capitato di vederlo all'uscita che insieme ad un gruppetto si atteggia da "grande" con frasi di " al limite della strafottenza " e al limite della correttezza.Di sicuro non adatto alla sua età.
E di sicuro per me inacettabili.
Ma non sono servite punizioni e proibizioni (no cartoni, non partite , no allenamenti, no videogioch...).Ma io devo trovare una soluzione efficace al più presto.

Eppure, quando è da solo è un "angioletto", buono affettuoso, educato. a cambia molto quando è insieme al fratellino: diventa agressivo, prepotente, infrange tutte le regole di buon comportamento facendo esattamente il contrario ...

Cambia molto anche quando è nello spogliatoio insieme ai suoi compagni: atteggiamenti strafottenti e poco rispettosi nei miei cnfronti che sono lì che lo sto vestendo...

a scuola , quando è insieme ai suoi compagni, l'ho visto spesso con un ateggiameno snob nei miei confronti, non di vergogna ma di altezzosità nei miei confronti, come se quello che dico non ha importanza e lui sa fare tutto...
persntirsi grande nei confronti dei suoi compagni?

Cosa posso fare?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Durante gli ultimi 8 anni suo figlio maggiore non è riuscito a modulare questa gelosia e ad apprendere strategie più funzionali per la convivenza con il fratellino.
Oppure potrebbe essere che il punto non sia questo.
Un bimbo a 9 anni è impegnato in diverse attività: scuola, calcio, famiglia, amici, catechismo, ecc... e quindi di occasioni sociali ne ha parecchie. Che cosa succede quindi quando si trova in queste situazioni? Anche i bambini sono sottoposti a stress in molte situazioni, ma a differenza di ciò che può fare un adulto, spesso non sono in grado di dire come stanno e cosa provano. Semplicemente perchè nessuno lo insegna. Un primo passo potrebbe essere questo. Ovvero parlare col suo bambino (senza creare un clima da inquisizione!), magari mentre fate una passeggiata, di cosa è successo durante la partita di calcio, cosa ha provato, cosa ha pensato e poi cosa ha deciso di fare. Il bambino deve abituarsi a sapere cosa gli accade in termini emotivi.

Lei parla di tic molto fastidioso agli occhi...lo ha fatto visitare? Che cosa le hanno detto?

Probabilmente le attenzioni che gli dedicate risolvono dei problemi funzionali con questo bimbo, ma non la questione "sentimentale" (come dire ad es. la mamma va al lavoro, mi lascia dalla nonna...e quindi si risolve il problema funzionale..., ma io voglio la mamma).

Rimproverarlo serve a poco (es pulirsi il naso, ecc...). che cosa vuole dire il ragazzino con questo comportamento? Da solo è un angeletto...

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Riguardo al tic , ne ho parlato con la pediatra e con la maestra che entrambe mi hanno sempre rassicurato che ne hanno visti parecchi e deriva da una situazione di stres, di cambiamento che a questa età è normale fino a quando il bimbo riuscirà a far fronte a tutte le situazioni con padronanza ecc. Mi hano consigliato difar finta di nulla e tutto passa da solo e che sicuramente anche la visita neurologica avrebbe lo stesso riscontro.

(In famiglia pure io ho una lieve forma di tic molto saltuaria e che emerge nei periodi di stress , ma ricordo che anche durante la scuola c'era qualche episodio di tic, che andava modificandosi (agli occhi, o al naso o al collo...ma poi sparivano).
Ma in realtà una visita non l'ho mai fatta.

Lei consiglia una visita neurologica?

I problemi funzionali sono completamente risolti da me visto che per forze maggiori svolgo un lavoro a casa e quindi sono io la figura più presente per i miei bimbi.
...e cerco di farli parlare spesso delle loro cose, anche se è difficile parlare a quattrocchi, perchè c'è sempre anche il fratellino . Però a proposito ho inventato un gioco,: quello di rappresentare su un foglio sotto forma diario o disegno a fumetti le proprie paure. Dopodichè c'è la fase della lettura e del consiglio che do loro su come ....Abbiamo imparato tanto, e una volta al mese facciamo questo gioco.
Sono proprio loro a chiedermelo.

Cerco di essere molto attenta, ma evidentemente non abbastanza visto che non sono riuscita a risolvere questa cosa...
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Qualora il tic non avesse una causa neurologica, uno psicoterapeuta dell'età evolutiva potrebbe aiutare Suo figlio a sciogliere ansie e paure.
Non deve abbattersi, signora. La gelosia che Suo figlio può provare verso il fratellino in un certo senso è sana; anche il fatto di atteggiarsi "da grande" (rivestendo il ruolo del figlio maggiore).
Spesso rimarcare questi comportamenti ed etichettarli come "fastidiosi" o poco adeguati sortiscono l'effetto opposto, ovvero rafforzano nelle persone (adulti compresi) quel comportamento che non vorremmo più venisse messo in atto.
Ma questi comportamenti fanno soffrire Suo figlio? In che misura?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il fatto di fare il prepotente con il fratellino, il ftto di atteggiarsi da grande così come quello di dare risposte poco garbate mi lasciano molto perplessa. E secondo me sotto c'è una rabbia e una situazione emotiva che a nessuno farebbe bene. Infatti poi l'atteggiamento lo ripete senza avere nè avuto risultati sperati nè ottenuto il gioco che voleva. Un pòò il camne che si morde la coda. cosa però che non è bella da vedersi perchè passa per maleducato.in più temo molto il tanto discusso "bullismo".
Cosa posso fare io per sciogliere queste paure e ansie a mio figlio?
Grazie
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per capire a fondo le paure di Suo figlio, sarebbe opportuno vederlo in una sede opportuna. Così come capire che rabbia è la sua e per che cosa è così arrabbiato.
Può contattare uno psicoterapeuta che si occupi di età evolutiva, in modo da ricevere un trattamento mirato al problema.

Saluti,