Reazioni eccessive a causa di una sorella che non sopporto

Ringrazio in anticipo gli psicologi che leggeranno la mia domanda..
allora sono una ragazza di 22 anni e voglio sapere se queste mie reazioni psicologiche sono troppo eccessive e c'è da preoccuparsi, oppure possono essere giustamente giustificate da questo rapporto che ho con mia sorella..

le reazioni che ho sono:
scatti di ira fortissima (ho una voglia di rompere tutto quello che trovo, ho voglia di strappare i capelli e prendere a sberle mia sorella... ma per sfogarmi prendo qualcosa di morbido e lo stringo forte sotto i denti per qualche secondo finchè non mi calmo un po)
oppure mi vengono delle coliche alla pancia piuttosto forti, tanto da dover prendere degli antidolorifici tipo buscopan.

Ora vi spiego un po com è fatta mia sorella e il nostro rapporto in modo che voi possiate capire se le mie reazioni sono eccessive, oppure ho ragione nell'incavolarmi così...

è una persona che tende a sfogare tutte le sue frustrazioni in casa, approfittando di piccole discussioni per insultare e offendere e dire qualsiasi cosa che possa infastidire i miei genitori, soprattutto mia madre.

Non ha rispetto per noi (la nostra famiglia), anzi non lo ha mai avuto..
per quanto riguarda me ecco le mancanze di rispetto:
quando eravamo piccole e dividevamo la stanzetta, tutto il pomeriggio non studiava, lasciando gli impegni scolastici alla notte... cioè studiava di notte, fino alle tre.. ed io fino alle tre di notte dovevo subirmi la luce accesa e la sua voce che ripeteva la lezione.. io portando gli occhiali (ipermetropia.. 6 gradi per ciascun occhio) ho avuto spesso dolore agli occhi, soprattutto da piccola quando i gradi variavano spesso, per cui la luce mi dava particolarmente fastidio..
inoltre durante un periodo in cui d'estate andavo a lavorare e tornavo a casa la sera stanca, la mia premura era andare a letto presto, ma lei non se ne curava, e poichè doveva andare tutte le sere in discoteca, alle 23 di sera quando io volevo dormire, lei usciva ed entrava continuamente dalla stanza per prepararsi, provare mille vestiti alla volta ecc...

più di una volta prende le mie cose pur sapendo che ne sono gelosa, e più volte le perde, le rompe o le presta alle sue amiche...

di nascosto prende i miei soldi, una volta 170 euro ma non me li ha più resi...

e tante altre cose che ora non mi vengono in mente...
ma ogni volta che discutiamo e io cerco di farmi rispettare, lei mi snerva, mi deride e mi dice cose cattive...
so che magari è lei la persona da psicanalizzare, perchè in lei c'è sicuramente qualcosa che non va, ma vorrei che vi focalizzaste su di me...
che potrei fare per mantenere il controllo? tante volte vorrei tanto chiudere gli occhi e non svegliarmi mai più.. la odio tanto!
grazie per le risposte che mi darete
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, l'emozione che lei ci descrive è quella della rabbia.

Molto in generale, proviamo rabbia quando, nella nostra mente, qualcuno o qualcosa sta danneggiando, offendendo, limitando ingiustamente il nostro "dominio personale", ovvero quell'insieme di persone, cose, valori che hanno soggettivamente per noi una grande importanza, al punto che ogni offesa a loro la sentiamo come un'offesa a noi stessi ed alla nostra identità.

I conflitti tra fratelli e sorelle sono antichi quanto la storia dell'umanità. Ancor più, di solito, questi conflitti si radicalizzano durante l'adolescenza e la prima età adulta, quando cominciamo ad affacciarci al mondo degli adulti, e le nostre esigenze ed i nostri bisogni cominciano ad entrare in contrasto con quelli degli altri.

Nella sua richiesta c'è una frase che mi ha colpito: "vorrei che vi focalizzaste su di me".

In prima battuta, perchè è un principio che condivido. In realtà, molta della nostra rabbia deriva dal fatto che gli altri non sono o non si comportano come vorremmo noi. Ciò non vuol dire che sua sorella "abbia ragione" (non è compito nostro deciderlo, al più dei vostri genitori), ma che probabilmente lei non potrà modificare il comportamento di sua sorella.

In secondo luogo, perchè ciò che deve potenziare è la sua capacità di far valere il suo punto di vista, di far rispettare i suoi diritti, di proteggere sè stessa ed i suoi beni, senza necessariamente scatenare una "controffensiva" aggressiva. In una parola, apprendere ad essere "assertiva".

Le segnalo a tal proposito un articolo MinForma della Dr.ssa Luana Serafini:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/542-assertivita.html

Consideri infine una componente non secondaria. Finchè si vive sotto il tetto dei genitori, sono loro i garanti delle regole. Dalla sua richiesta di consulto non emergono chiare indicazioni della posizione dei suoi genitori in merito, ma anche questo può essere un punto su cui riflettere.

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