Lutto

salve, sono una ragazza di 26 anni, 1 anno e 9 mesi fa ho perso il mio fidanzato,non ne conosco la causa dato che si è addormentato e non si è più risvegliato e i suoi genitori non hanno permesso di fare l'autospia. da quel giorno vivo costantemente un senso di profondo odio nei confronti di quella famiglia che ai miei occhi si è dimostrata completamente indifferente all'accaduto. da subito ho capito che stavo concentrando troppo odio nei loro confronti, odio al quale si affiancava il mio dolore costante e il tutto mi portava a sentirmi ancora peggio. circa 3 mesi dopo ho inizato delle sedute con uno psicolo dell'asl, mi sentivo un po' meglio a parlarne ma purtroppo finito il ciclo standard ho dovuto interrompere perchè la struttura aveva una trafila di gente a cui dedicarsi e cosi a settembre ho terminato.l'idea di riprendere la terapia mi ha sfiorato più di una volta ma mi sono sempre trattenuta perchè le persone che mi circondano ho come la sensazione che pensino che io stia esagerando a stare ancora in "questa condizione". io sento di essere cambiata e di essere profondamente indifferente a tutto e allo stesso tempo profondamente emotiva a qualsiasi cosa. i miei risvegli sono sempre uguali, il mio pensiero va sempre a quel giorno e al fatto che non rivedrò più la persona che amo.vivo sperando che prima o poi arrivi il mio momento perchè vivere cosi è straziante e sento di non aver fatto nessuna pazzia solo per il bene di mio padre.insomma non so cosa fare e non so se sia il caso di cercare di nuovo un supporto psicologico.grazie mielle per la disponibilità.
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Dr.ssa Maddalena Mancioli Psicologo, Psicoterapeuta 39 4 1
Gentile ragazza,
la risposta alla sua domanda è già contenuta nelle sue parole.
Sicuramente una perdita è un evento che richiede tempo per essere metabolizzato ed elaborato, a maggior ragione quando si tratta di un evento così inspiegabile e improvviso: non si senta in colpa a chiedere aiuto.
Nessuno può esagerare volutamente una sofferenza e se lei sta male, ha tutto il diritto e dovere di cercare prendersi cura di sè e farsi aiutare.
In più diceva che aveva iniziato a trovare giovamento dalle sedute all'ASL, quindi perchè abbandonare tutto per convivere con il suo dolore?
Un supporto psicologico l'aiuterà sicuramente a passare questo momento.

In bocca al lupo

Dr.ssa Maddalena Mancioli
www.studiopsicologiamancioli.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le sue parole,forse il mio dubbio nasceva dal fatto che la maggior parte dei giorni la vivo come se dovessi scalare una montagna e quindi l'idea di mettermi alla ricerca di una persona competente mi abbatte ancora di più.si, all'inizio ho trovato un supporto psicologico in un asl ma il dottore che mi seguì mi disse chiaramente che non sarei potuta ritornare perchè c'è un'attesa interminabile e a me gia avevano dato priorità.non le racconto quanto ho impiegato a trovare disponibilità in un asl...ho avuto delle accoglienze in altri centri che mi hanno turbata da morire, non pensavo che persone cosi barbare potessero lavorare per aiutare chi vive disagi. ho tanta paura di trovarmi qualcuno che mi umilii e mi critichi com'è successo gia priam di trovare il medico giusto.comunque so che devo farlo, me ne rendo conto.grazie ancora tante per la sua gentilezza e disponibilità.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
lei ha subito una perdita importante e improvvisa resa ancor più dura per il fatto di non poter conoscere le cause dell'accaduto.

Il lutto porta con sé movimenti depressivi e richiede un certo lasso di tempo per essere elaborato. La qualità dell'elaborazione e i suoi tempi dipendono da molti fattori quali la storia di vita, le risorse personali e quelle ambientali. Nel suo caso l'evento tragico ha colpito una persona di forte riferimento affettivo per lei, in modo inaspettato e inspiegabile.

Non sta pertanto esagerando, ma si trova ancora nella fase di elaborazione del lutto, per lei molto difficoltosa, e a questo andrebbero riferite le forti sofferenze che lei prova.

Rivolgersi nuovamente ad uno psicologo le è pertanto indicato per ricevere l'aiuto che le necessita.

In merito ai genitori del ragazzo, mi astengo da osservazioni in merito e,tra l'altro, non ho elementi.

Ho incontrato, tuttavia, casi di morte prematura e improvvisa del figlio, nei quali il forte dolore, magari non palesato dai genitori nei modi più conosciuti ma comunque forte ed intenso, portava a rifutare l'esame autoptico del figlio o, ad esame eseguito, a non volerne conoscere gli esiti.

Questo per non voler aggiungere dolore al dolore, per il significato dato a tale esame vissuto come un inutile e doloroso strazio sul corpo, per la paura di conoscere la verità e il preferire una propria versione, magari più "morbida" dell'accaduto. Davvero il dolore ha infinite forme di espressione. Ma queste sono solo le mie esperienze e pertanto non rappresentative delle molteplicità possibili.

I miei migliori auguri per la sua vita

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Maddalena Mancioli Psicologo, Psicoterapeuta 39 4 1
Cara ragazza,
purtroppo a volte e in tutti gli ambiti, ci sono persone che fanno il loro lavoro con poca serietà ma sono la minoranza. Vorrei davvero di cuore poterle indicare un collega di mia fiducia nella sua zona, ma non conosco nessuno; quello che le posso consigliare, se si è trovata bene con lo psicologo dell'ASL è provare a sentire lui se la può indirizzare da un collega che la possa seguire anche privatamente.
Anche la sensazione di scalare una montagna senza dubbio è data dalla sua attuale condizione di sofferenza, si faccia coraggio.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille pe le vostre parole, pr quanto riguarda l'autopsia in parte ho capito anche qual potebbero essere le motivazioni di un genitore dal non voler procedere,cio' che mi ha turbato e continua a farlo sono i loro comportamenti....sarebe troppo lungo da spiegare.comunque mi sto gia moblitando nella ricerca. grazie mille per il vostro consiglio e i vostri auguri.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Grazie anche a lei per il cortese riscontro.

I miei migliori auguri di serenità