Dubbi sulle sedute psicoanalitiche

Salve, ho 19 anni e sono assieme ad una ragazza da 2 anni e mezzo. Non sarebbe un problema se non fossi una ragazzA anche io.. Lei ha 25 anni e assieme siamo le più felici della terra. I suoi genitori sono venuti a sapere tutto un mese fa e subito si sono voluti rivolgere ad uno psicologo psicoanalista coinvolgendo anche lei che va ovviamente in giorni diversi. Fino ad ora è andata solo 2 volte ma sembra che lo psicologo sia pienamente dalla parte dei genitori spingendola a cambiare idee, continuando a dire che senza dubbio tra noi finirà e tantissime altre conclusioni e sono solo due volte che va da lui. possibile? uno psicologo a parere mio non deve trarre conclusioni soprattutto alla sola seconda seduta! è evidente che è di parte.. è molto anziano anche quindi il dubbio ci è venuto subito.
da ogni cosa che la mia ragazza dice lui trae tutte le cose negative. ora mi rivolgo a voi per sapere se è il caso che lei continui ad andare, non si sente ascoltata e non lo vede assolutamente dalla sua parte. ma magari siamo noi ignoranti, uno psicologo si deve comportare in questo modo? deve spingerla verso qualcosa che non vuole? penso proprio di no.. cosa possiamo fare? i suoi genitori sono più sereni proprio perchè sanno che lei è tra le sue mani e glielo ha detto lui stesso che i genitori sono più tranquilli per questo. Se sono più sereni mi viene proprio da pensare che gli abbia detto che proverà a deviare il suo comportamento.. rispondete presto.. ringrazio anticipatamente. cordiali saluti
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
la sua ragazza è stata molto comprensiva nei confronti dei suoi genitori recandosi con loro alle sedute. Sono d'accordo anch'io sul fatto che lo psicologo non dovrebbe avere lo scopo di "deviare il suo comportamento" e voglio sperare che non sia questo l'obiettivo del collega che segue il caso. Se così sarà, la sua ragazza se ne accorgerà e si asterrà dal partecipare agli incontri.
Mi rendo conto però che, per una coppia di genitori, l'omossessualità di un figlio non è facile da accettare. Credo anche che inizialmente sia "fisiologico" voler negare la realtà e pensare che con l'aiuto di un professionista il proprio figlio tornerà "normale".
Mi sento però di tranquillizzarla: non credo che il collega voglia convincere la sua ragazza a negare i propri sentimenti e inclinazioni. Un terapeuta può avere le proprie opinioni personali ma ha anche un codice deontologico da seguire. Mi auguro dunque che queste sedute possano soltanto agevolare il confronto genitori-figlia e di riflesso il vostro rapporto.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto così presto, si la mia ragazza ha già detto che se sarà così anche la prossima volta non se la sente più di andare. io che di psicologia ne so qualcosa perchè per mia fortuna la studio le ho detto che può essere un atteggiamento per metterla sempre davanti al peggio delle situazioni per capire se davvero lei ci tiene a fronteggiare tutti i problemi che ne deriveranno dalla nostra storia però mi è apparso un bel pò esagerato dirle che finirà di sicuro e che lei tornerà con un ragazzo e una cosa che non vorrei è proprio che stesse dicendo queste cose ai suoi genitori. è questo che vogliamo capire perchè se c'è un motivo per cui siamo felici che i suoi genitori vadano da lui è proprio perchè abbiamo la speranza che lo psicologo ci dia una mano a far si che i genitori accettino la figlia per quello che è perchè la mia ragazza non può di certo vivere prendendo scelte per il bene dei genitori ma deve pensare a se stessa e a ciò che a lei fa stare bene. Dallo psicologo noi cerchiamo un aiuto per fare capire ai suoi che lei è così e basta, che bisogna accettare che ciò che le da felicità sono io ma abbiamo la netta sensazione che lo psicologo metta tranquillità ai genitori assicurandogli di "curare" la loro figlia tentando di convincerla che è tutto un errore. A me questo atteggiamento non mi convince da parte di uno psicoanalista, il suo compito sarebbe quello di farla sentire meglio nella sua posizione, darle la forza di andare avanti senza vedere nulla di male nella nostra storia e non di certo deviare il suo sentimento. Almeno questo ci sembra il tentativo. Un'ultima cosa che vorrei chiedere.. La mia ragazza ha raccontato che quando mi sogna, sogna che è gelosa di me, che ha paura di perdermi.. Lo psicologo le ha detto che la sua gelosia nei sogni è perchè si sente in colpa per i suoi genitori e nella vita reale proprio per questo senso di colpa vorrebbe lasciarmi quando è l'ultimo dei suoi pensieri perchè non vuole vivere di certo condizionata dai suoi e per niente al mondo rinuncerebbe alla sua felicità per loro nonostante il dispiacere di vederli soffrire.. vorrei quindi anche sapere se questa affermazioni dello psicologo sul sogno sono vere.. Grazie anticipatamente
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Lo psicologo non molla eh? ;-)

A parte gli scherzi,
non me la sento di interpretare un sogno sulla base di così pochi elementi. E' plausibile comunque che la sua ragazza in alcuni momenti si senta combattuta e percepisca di trovarsi ad un bivio, nella difficoltà di dover scegliere tra la "tranquillità" familiare e la felicità della sua vita di coppia. Il lavoro dello psicologo dovrebbe proprio mirare a far intravedere al paziente anche la posizione "e...e", ovvero il modo di preservare il rapporto con i genitori (permettendo che evolva nonostante i momenti di crisi) ma anche il proprio percorso di individuazione.

In bocca al lupo!
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Utente
Utente
è proprio per questo che ci chiediamo se è meglio smettere di andare. Non può sulla base di un sogno concludere subito in questo modo! é solo la seconda volta che la vede! é assurdo! dopo sedute e sedute può iniziare a trarre conclusioni o sbaglio? poi cerca sempre di sconfortarla.. non di aiutarla.. Lei cosa ci consiglia? vediamo come va la prossima volta?
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Non mi permetto di giudicare il lavoro del collega perché, oltre a non conoscerlo, segue un orientamento diverso dal mio. In ogni caso un professionista, oltre ad essere in gamba, deve poter conquistare la piena fiducia del proprio paziente, ancor di più in ambito psicologico. Se questo non si verifica, anche il percorso può essere compromesso.
Lasci che la sua ragazza valuti serenamente la situazione e il clima che si instaura durante le sedute: è una persona adulta e saprà farsi guidare dal suo istinto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, il nostro codice deontologico ci impone di rispettare il sistema di valori e credenze delle persone che a noi si rivolgono. Tuttavia, l'omosessualità era fino a non molto tempo fa considerata una patologia, e può essere quindi che qualche collega, o per motivi d'anzianità, o per convinzioni sue personali, non si stacchi da questa visione, e la renda esplicita persino durante le sedute con i pazienti.

Al di là di questo, tuttavia, mi pare che stia avvenendo una certa confusione riguardo agli obiettivi terapeutici attesi da questa "terapia".

È chiaro che da parte dei genitori della ragazza l'obiettivo è uno solo: far tornare "normale" la propria figlia. Ma come spesso avviene, quando i genitori trascinano i figli come un pacco postale davanti al terapeuta, facendogli una richiesta che appare sensata solo a loro, ma non ai figli, possono venirsi a creare attriti e difficoltà.

Quindi, in sintesi: qualunque sia l'atteggiamento del terapeuta in questione, se la sua ragazza e lei non avete alcuna intenzione di sottoporvi a una "terapia riparativa", i vostri sentimenti non cambieranno solo perché i vostri genitori lo vorrebbero. Semmai, si potrà parlare di un problema d'accettazione da parte loro, e a questo punto, se lei è la sua ragazza siete serene, dallo psicologo potrebbero doverci andare loro.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
ringrazio la psicologa Tornello. Per quanto riguarda ciò che mi ha scritto lei, signor Santonocito, CERTAMENTE il nostro sentimento non cambia anche se lei va da uno psicologo e nonostante sembri che lui cerchi di deviarla. Di sicuro le uniche persone che hanno bisogno sono i suoi genitori però abbiamo paura che lui li rassicuri dicendo di cercare di portare la mia ragazza nella "strada giusta" e non invece lavorando per fargli accettare la sua omosessualità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

fatico a capire come mai la Sua ragazza si stia sottoponendo a queste sedute e con lo stesso psicologo che vede anche i genitori.

Più che capire se sia lo specialista adatto, sarebbe utile capire come mai la Sua ragazza non ha rifiutato l'invito dei Suoi genitori.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il sentimento potrebbe non cambiare, ma potrebbe aumentare la confusione.

Da come ne parla, sembra che per la sua ragazza potrebbe porsi, eventualmente, un problema d'accettazione della propria omosessualità. La sua ragazza ha già accettato la propria omosessualità, oppure lei teme che abbia dubbi in merito?

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Lei non ha assolutamente alcun dubbio sulla sua omosessualità e ha accettato di andare dallo psicologo perchè fa stare meglio i suoi che pensano che la "curi", lei ha sempre detto che non ne avrebbe minimamente bisogno ma lo fa per non deteriorare maggiormente la situazione in famiglia..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, ma in questo caso perché dice:

>>> abbiamo paura che lui li rassicuri dicendo di cercare di portare la mia ragazza nella "strada giusta" e non invece lavorando per fargli accettare la sua omosessualità
>>>

Cos'è che la preoccupa?

Cordiali saluti
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Utente
Utente
mi preoccupano due cose:

1) anche se la mia ragazza ha accettato pienamente la sua omosessualità che lo psicologo crei confusione, che anche se fino ad ora non ha mai avuto problemi glieli crei, che cerchi di convincerla che è tutto sbagliato.

2) Non ci stia aiutando come vogliamo con i suoi genitori.. perchè se questi sono i suoi pensieri su di noi ho paura che dica ai suoi semplicemente che noi siamo troppo normali e tra noi finirà sicuramente invece di far accettare che la mia ragazza è così e basta e non bisogna vederci nulla di male
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Come le dicevo, la domanda d'aiuto allo psicologo è partita dai genitori, e bisogna tener conto di questo fatto, per capire il tipo di lavoro che viene portato avanti.

Tuttavia, se la sua ragazza non è disposta a continuare ad andarci, non è obbligata. Può decidere in autonomia cosa fare. Se il suo problema (della sua ragazza) è unicamente quello di rassicurare i genitori, potrà trovare altri modi per farlo, che non sia il seguirli in un percorso che non la riguarda.

Siete entrambe maggiorenni, quindi avete diritto di decidere se farvi seguire da uno psicologo oppure no.

Ma lasci che la decisione sia la sua ragazza, a prenderla. Altrimenti il tutto rischia di diventare un tiro alla fune, con i genitori a tirare da un parte, e lei a tirare dall'altra, e questo potrebbe creare ancora più tensione.

Cordiali saluti
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è totalmente assieme alla mia ragazza che scrivo tutto questo, non mi permetterei mai di decidere io per lei cosa fare. insieme vogliamo capire se con uno psicologo così ne vale la pena, a lei uno psicologo non serve quindi probabilmente lascerà stare anche se i suoi genitori starebbero peggio... vorremmo solo una persona che aiuti i suoi ad accettarci ma chiedere di cambiare psicologo è impossibile. I genitori si sono affidati a lui proprio perchè sperano in una "cura"
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dovete tener presente che l'accettazione da parte dei genitori dell'omosessualità del proprio figlio può non essere un processo immediato. Senza ansie, e senza pretendere troppo, lasciate semplicemente che ciò avvenga. Alla fine se ne faranno una ragione, ma nel frattempo è importante che entrambe vi mostriate serene. Se vi mostraste ansiose o preoccupate, questo sì che potrebbe mantenere viva in loro l'illusione di avere delle possibilità di cambiare le cose. Date tempo al tempo.

Cordiali saluti