Il problema è che lei non ha nessun desiderio sessuale

Salve. Sto con mia moglie da 4 anni, di cui 3 di convivenza assieme. Lei ha 39 anni ed è asiatica. Il rapporto va molto bene e c'è tanto amore, che mi dimostra in mille modi. Il problema è che lei non ha nessun desiderio sessuale. i primissimi mesi lo aveva, ma poi è sparito quasi immediatamente. Ovviamente la routine, gli anni che passano etc..possono contribuire ma lei già di suo è così. Credo che non si sia mai masturbata in vita sua, pur essendo stata single anche per alcuni anni senza rapporti. Non ha fantasie sessuali, dice che il sesso non è importante e che le asiatiche cmq vivono il sesso in modo molto tranquillo e meno morboso che non qui. Comunque in pratica passano mesi senza che si abbiano rapporti anche se c'è tutto il resto nel rapporto.Appena si appoggia dorme e il sesso è l'ultimo dei suoi pensieri anche se ci coccoliamo sempre e mi vuole sempre vicino. Io devo dire che non sono a mia volta un maniaco del sesso, ma un pò mi preoccupa la cosa...sembriamo due settantenni..ne abbiamo parlato tempo fa. lei non vede il problema, dice che il sesso non è importante e che non ci pensa.Ci sono poi rari momenti in cui per qualche giorno si sveglia e addirittura prende lei iniziative (non è frigida perchp raggiunge sempre e velocemente l'orgasmo), per poi tornare in letargo per settimane o mesi. Che si può fare? Ribadisco che anche i miei tempi sessuali sono molto dilatati e quindi non lo vivo come una cosa drammatica, ma però a volte penso che siamo una coppia un pò sui generis....consigli?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, bisogna distinguere bene ciò che è da ciò che "dovrebbe" essere. Se anche lei riconosce che per lei il sesso non è un grosso problema, fissarsi su degli astratti ideali di "normalità" può contribuire a creare un problema dove non ce ne sono. Ogni coppia ha i suoi ritmi, parlare di "regolare" attività sessuale non significa assolutamente nulla.

Vedo però che ci ha già rivolto la stessa domanda molte volte. Ha già sentito il parere di uno psicologo/psicoterapeuta?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la cortese e rapida risposta. Si, vi ho contattato altre volte..il fatto è che normalmente non mi pongo questo problema, ma ciclicamente mi chiedo se non ci sia qualcosa di strano. Dalla psicologa sono andato per vari mesi, ma per problemi miei. Io ho sempre sofferto di una certa ansia da prestazione (che chiaramente non migliora con rapporti così diradati)e quindi a volte difficoltà di erezione, e sono andato per questo, non per il basso desiderio di base che abbiamo.
Sono assolutamente d'accordo su quanto dice. Non bisogna farsi condizionare da ciò che "dovrebbe essere". Ogni coppia fa storia a se. Il nostro rapporto non è assolutamente costruito sul sesso. Ci sono 1000 altre cose che ci legano e ci permettono di amarci. Ma a volte mi chiedo se mia moglie abbia problemi ormonali (ha anche mestruazioni stranissime...a volte proprio non le vengono)o se non stiamo entrando troppo nella routine. In ogni caso per lei il problema non esiste e di solito anche per me. Ma a volte capita, dopo magari un mese che non abbiamo rapporti intimi, che mi ponga delle domande...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Un'altra distinzione importante è quella fra lei, sua moglie e la relazione che c'è fra voi due. Tutti e tre questi soggetti possono risentire di problemi diversi, in maniera indipendente. Potrebbe essere che la vostra relazione è nel complesso sana, ma che ognuno di voi due si stia portando dietro delle questioni da risolvere, di competenza psicologica o meno.

Ad esempio, l'irregolarità delle mestruazioni di sua moglie meriterebbe attenzione specialistica ginecologica. Mentre la sua ansia da prestazione e il suo scarso desiderio dovrebbero essere affrontati in maniera adeguata da un punto di vista psicologico, se i medici le hanno già detto che è tutto ok.

Che tipo di percorso psicologico ha fatto? Tipo di terapia, numero di sedute, obiettivi terapeutici ecc.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
ho fatto la terapia cognitiva comportamentale...il numero di sedute non lo ricordo ma comunque ci sono andato per quasi un anno anche se non sempre regolarmente. La mia ansia da prestazione è atavica..c'è da sempre. Ma è peggiorata in seguito a una occasionale defaillance risalente all'incirca a un anno e mezzo fa. Dopo di allora mi spaventai moltissimo e si instaurò un circolo vizioso che mi portò a nuove e ripetute defaillance. Ora il problam è molto diminuito ma la paura della defaillance non è scomparso. Questa mia problematica naturalmente mi fa, a volte, diminuire il desiderio di avere rapporti. Ma comunque non sono davvero uno stallone di mio. Sono molto pigro (come anche mia moglie).
Comunque i miei problemi sono sostanzialmente questi, e aggiungiamoci pure la estrema difficoltà a raggiungere l'orgasmo (direi sempre per via dell'ansia da prestazione...cosa che mi succedeva anche nei miei rapporti con le vecchie fidanzate, mentre nei rapporti occasionali non mi capitava...come se nei rapporti stabili sentissi una responsabilità che mi impedisce di sciogliermi a letto e di lasciarmi andare alle fantasie "trasgessive" ). Per quanto riguarda lei, secondo me ha qualche problema ormonale. E poi è davvero una ragazza che definirei molto pura. E' la classica asiatica dolcissima, un pò infantile, coccolosa, con ben poco di "latino", che vede il sentimento come unica religione e la totale devozione al suo uomo. In tutto questo il sesso praticamente è un accessorio. A volte mi dice che potrebbe stare anni senza fare sesso senza problemi ma non potrebbe mai stare per due giorni senza baciarmi o stare con me mano nella mano..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Da ciò che dice, sembra in effetti che l'ansia da prestazione ci sia ancora tutta, a intromettersi fra lei e il suo desiderio. Un calo di quest'ultimo, infatti, può benissimo verificarsi in seguito a fallimenti importanti. La logica (inconsapevole) è: se mi faccio passare la voglia, evito di dovermi mettere alla prova e così non potrò neanche fallire. In altre parole la paura del fallimento è più forte del piacere di riuscire.

La TCC è in generale adatta per questi problemi, ma è possibile che alcuni aspetti non siano stati sviluppati adeguatamente, nella terapia alla quale si è sottoposto.

Le suggerisco di fare almeno un altro tentativo, magari con un terapeuta d'indirizzo diverso. A questo proposito può documentarsi e prendere ad esempio in considerazione la possibilità di fare dei consulti con un terapeuta a indirizzo strategico. Questo tipo di terapia riesce a sbloccare spesso i problemi del suo tipo, in poche sedute. Può iniziare leggendo qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html

Cordiali saluti