Trauma post ricovero

Salve, la settimana scorsa mio nonno è stato ricoverato in ospedale per un problema urologico a cui hanno fatto seguito problemi cardiaci e respiratori dovuti ad un precedente ictus.
Comunque, durante il ricovero si è completamente trasformato, diventando aggressivo e assumendo dei comportamenti ripetitivi quali continui spostamenti dal letto alla sedia e impossibilità di rimanere fermo in una posizione per più di qualche secondo e soprattutto, passando le notti completamente sveglio, riposando solo per qualche minuto il pomeriggio.
Tornato a casa queste abitudini sono rimaste, anzi peggiorate, perchè ha un vero e proprio rifiuto del letto anche se, essendo lucido, ci vuole andare ma poi si siede, continua ad alzarsi e sedersi per tre quattro volte e torna in cucina sulla poltrona. Vorrei anche aggiungere che prima del ricovero amava il suo letto in modo esagerato! Dai suoi atteggiamenti sembra proprio che tutto ciò sia il risultato di un vero e proprio shock. E, inoltre, lui che prima dormiva sommerso dalle coperte ora non esiste che gli si appoggi addosso nemmeno una copertina.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, non sono sicuro d'aver capito la sua domanda, ma se volesse saperne di più sulla condizione di suo nonno dovrebbe riferirsi al personale dell'ospedale dov'è stato ricoverato. È possibile che si tratti di uno stato di shock dovuto al ricovero, ma deve sentire i sanitari per sapere se possono esserci state eventuali sofferenze neurologiche.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Diciamo che, effettivamente, mi sono soffermata più sulla descrizione del "problema" che su una richiesta vera e propria.
In definitiva la domanda specifica che avrei voluto fare è: "cosa possimao fare per aiutare il nonno a sbloccarsi e tornare a riposare nel suo letto"???
Il personale dell'ospedale ha chiesto a noi se quel tipo di comportamento fosse normale per il nonno... ma non è così perchè ha cominciato dall'ospedale in poi.
Dopo le dimissioni è venuto qui a casa anche un Neurologo per visitarlo e ci ha detto che la sua malattia è la demenza vascolare, ci ha dato dei medicinali che, sicuramente lo hanno tranquillizzato, quantomeno non va in giro per casa CONTINUAMENTE e riesce a mantenere la stessa posizione per più minuti.
Ma per la questione "letto" è un qualcosa di inspiegabile, vuole andarci ma una volta lì si siede e dopo pochi secondi comincia ad alzarsi e sedersi per poi ritornare indietro. E, mai sia qualcuno cerca di aiutarlo a stendersi... si ribella e comincia ad urlare e scalciare.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
I sanitari vi hanno detto espressamente che il nonno deve restare a letto, oppure non sarebbe indispensabile, per il suo recupero?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
NOn sarebbe indispensabile...ma stando sempre sulla poltrona comincia a lamentare dolori alle spalle e lombari.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, allora evitate d'insistere per farlo restare a letto. Lasciate a lui la decisione di farlo, se e quando sarà troppo stanco per stare in poltrona. In questo modo, sarà lui ad avere la possibilità di regolarsi come meglio crede, senza inutili contrapposizioni.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Infatti ora abbiamo adottato questo sistema ma lui continua a lamentare dolori e vuole andare a letto!!! Poi arriva lì e torna indietro... questo è il mistero.
La ringrazio per la disponibilità
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il mistero potrebbe dipendere dal trauma subito. Può darsi che il nonno abbia associato mentalmente il letto all'immagine della spiacevole permanenza nel letto d'ospedale, facendo involontariamente l'equazione: letto = sofferenza.

Questo spiegherebbe l'ambivalenza contraddittoria: vorrebbe tornare a letto, ma appena ci si trova gli tornano in mente le immagini dell'ospedale e quindi si sente costretto ad alzarsi.

In ogni caso dategli il tempo di riabituarsi. Assecondatelo e lasciate pure che faccia queste "prove tecniche" di riavvicinamento al suo letto di casa.

Cordiali saluti