Come mi devo comportare?
Salve.
Innanzitutto ringrazio ancora una volta voi Medici per il servizio che offrite.
Questa è la seconda o terza volta che pongo un quesito in questa sezione.
Il quesito che sto per formulare si ricollega all'ultima domanda che ho posto quest'estate. Il mio ragazzo questa estate ha purtroppo perso suo padre, e capisco che il cammino per lui e la sua famiglia sarà ancora lungo.
Negli ultimi tempi il mio rapporto con sua madre ha acquisito qualche ombra. Ciò è dovuto al fatto che percepisco da parte sua a volte un fastidio per la relazione di suo figlio.
Per rendere più chiaro il quadro della situazione descrivo brevemente la famiglia del mio ragazzo: purtroppo ora sono rimasti a vivere insieme il mio ragazzo e sua madre, e suo fratello vive a Genova per motivi di lavoro da dieci anni.
Come stavo spiegando, ho l'impressione di avere una anche minima ostilità da parte di sua madre; ciò me lo hanno fatto pensare alcuni episodi: è capitata una volta che una sera a cena eravamo ospiti io e dei parenti del mio ragazzo. Sua madre ed i parenti stavano facendo il discorso sul matrimonio, quando sua madre la sento dire: "se mio figlio mi dicesse di volersi sposare gli direi di pensarci bene" oppure " gli direi di stare attento perché col matrimonio i difetti dell'altra persona peggiorano". Sarà forse una mia impressione, ma il fatto che queste frasi siano state dette in mia presenza (e considerando alcuni precedenti che se sarà utile vi illustrerò), l'ho trovato di pessimo gusto ed anzi intenzionale.
Ci sarebbero altri piccoli fatti da raccontare, ma mi limito all'ultimo: per questo capodanno avevo invitato il mio ragazzo a cena con la mia famiglia (in quanto sua madre andava da altri parenti, quindi non sarebbe restata sola), ma quando lui lo ha detto a sua madre in mia presenza ha detto "e mi lasci sola!", confermando sempre più la mia opinione che ora lei non accetti più che suo figlio abbia una propria vita, nonostante negli anni l'abbia sempre sentita vantarsi di essere discreta e di lasciar vivere la propria vita ai suoi figli.
Forse sembrano cose da poco, ma a me stanno creando disagio in quanto, come ho già spiegato al mio ragazzo, io non ho intenzione di esser quella che mette madre contro figlio, né voglio esser vista come tale, e se devo andar a finire a litigare con sua madre per stare insieme a lui non ne ho intenzione.
Perciò ho chiesto un parere ben più preparato del mio in questa sede, sperando di essermi spiegata bene. In ogni caso potrò fornire tutte le spiegazioni utili.
Capisco che sia preferibile rivolgersi ad uno psicologo personalmente, ma in questo momento non ne ho la possibilità.
Vi ringrazio del tempo che mi avete dedicato nel leggere questo lungo post e nel rispondermi.
Cordiali saluti
Innanzitutto ringrazio ancora una volta voi Medici per il servizio che offrite.
Questa è la seconda o terza volta che pongo un quesito in questa sezione.
Il quesito che sto per formulare si ricollega all'ultima domanda che ho posto quest'estate. Il mio ragazzo questa estate ha purtroppo perso suo padre, e capisco che il cammino per lui e la sua famiglia sarà ancora lungo.
Negli ultimi tempi il mio rapporto con sua madre ha acquisito qualche ombra. Ciò è dovuto al fatto che percepisco da parte sua a volte un fastidio per la relazione di suo figlio.
Per rendere più chiaro il quadro della situazione descrivo brevemente la famiglia del mio ragazzo: purtroppo ora sono rimasti a vivere insieme il mio ragazzo e sua madre, e suo fratello vive a Genova per motivi di lavoro da dieci anni.
Come stavo spiegando, ho l'impressione di avere una anche minima ostilità da parte di sua madre; ciò me lo hanno fatto pensare alcuni episodi: è capitata una volta che una sera a cena eravamo ospiti io e dei parenti del mio ragazzo. Sua madre ed i parenti stavano facendo il discorso sul matrimonio, quando sua madre la sento dire: "se mio figlio mi dicesse di volersi sposare gli direi di pensarci bene" oppure " gli direi di stare attento perché col matrimonio i difetti dell'altra persona peggiorano". Sarà forse una mia impressione, ma il fatto che queste frasi siano state dette in mia presenza (e considerando alcuni precedenti che se sarà utile vi illustrerò), l'ho trovato di pessimo gusto ed anzi intenzionale.
Ci sarebbero altri piccoli fatti da raccontare, ma mi limito all'ultimo: per questo capodanno avevo invitato il mio ragazzo a cena con la mia famiglia (in quanto sua madre andava da altri parenti, quindi non sarebbe restata sola), ma quando lui lo ha detto a sua madre in mia presenza ha detto "e mi lasci sola!", confermando sempre più la mia opinione che ora lei non accetti più che suo figlio abbia una propria vita, nonostante negli anni l'abbia sempre sentita vantarsi di essere discreta e di lasciar vivere la propria vita ai suoi figli.
Forse sembrano cose da poco, ma a me stanno creando disagio in quanto, come ho già spiegato al mio ragazzo, io non ho intenzione di esser quella che mette madre contro figlio, né voglio esser vista come tale, e se devo andar a finire a litigare con sua madre per stare insieme a lui non ne ho intenzione.
Perciò ho chiesto un parere ben più preparato del mio in questa sede, sperando di essermi spiegata bene. In ogni caso potrò fornire tutte le spiegazioni utili.
Capisco che sia preferibile rivolgersi ad uno psicologo personalmente, ma in questo momento non ne ho la possibilità.
Vi ringrazio del tempo che mi avete dedicato nel leggere questo lungo post e nel rispondermi.
Cordiali saluti
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone
Psicologo, Sessuologo
17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
un lutto crea dolore e vuoto ed un'inevitababile rinegoziazione degli equilibri dei membri dei familiari rimanenti.
Dia al tempo, la possibilità di fare il suo lavoro, cerchi per quanto le è possibile, di non vivere un braccio di ferro tra lei e la madre del suo ragazzo, se le difficoltà relazionali dovessero persistere si rivolga ad uno psicologo, come momento suo personale di ascolto
Saluti
un lutto crea dolore e vuoto ed un'inevitababile rinegoziazione degli equilibri dei membri dei familiari rimanenti.
Dia al tempo, la possibilità di fare il suo lavoro, cerchi per quanto le è possibile, di non vivere un braccio di ferro tra lei e la madre del suo ragazzo, se le difficoltà relazionali dovessero persistere si rivolga ad uno psicologo, come momento suo personale di ascolto
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
dopo
Utente
Grazie della risposta.
A me dispiace di tutto questo contesto perché capisco che a rimetterci è il mio ragazzo, che non è capace di delineare delle distanze dalla situazione con sua madre.
Sono una persona un poco insicura a volte, e questa pressione, questo sentirmi sempre giudicata od osservata, o peggio udire a volte che una frase può essere indirizzata a me subdolamente, non mi fa stare bene. Se peggiora tutto ciò sono piuttosto disposta ad interrompere la relazione con molto dolore.
Non so se a volte sia meglio fingere di nulla o affrontare sua madre quando lancia le sue "frecciatine", che comunque noto che verso la fidanzata dell'altro figlio non ha (anche se naturalmente la vede di meno).
Queste circostanze stanno creando dei malumori tra me e lui.
Saluti!
A me dispiace di tutto questo contesto perché capisco che a rimetterci è il mio ragazzo, che non è capace di delineare delle distanze dalla situazione con sua madre.
Sono una persona un poco insicura a volte, e questa pressione, questo sentirmi sempre giudicata od osservata, o peggio udire a volte che una frase può essere indirizzata a me subdolamente, non mi fa stare bene. Se peggiora tutto ciò sono piuttosto disposta ad interrompere la relazione con molto dolore.
Non so se a volte sia meglio fingere di nulla o affrontare sua madre quando lancia le sue "frecciatine", che comunque noto che verso la fidanzata dell'altro figlio non ha (anche se naturalmente la vede di meno).
Queste circostanze stanno creando dei malumori tra me e lui.
Saluti!
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologo, Psicoterapeuta
6.3k 119 9
Gentile ragazza,
un lutto, e ancor di più quando riguarda la perdita di una persona così importante come un padre, per il suo ragazzo, e un marito, per la madre, non solo mette in discussione gli equilibri personali raggiunti in precedenza ma anche quelli nelle relazioni familiari. Occorre che passi tempo, affinché venga elaborato e nuovi equilibri possano essere aggiunti.
E' comprensibile, comunque, come lei si possa sentire in difficoltà di fronte alle "frecciatine" della madre del suo ragazzo che però, come lei stessa dice, non sono riferite solo a lei ma anche alla fidanzata del fratello. Questo potrebbe aiutarla a comprendere il dolore e le difficoltà che questa persona sta attraversando e, a quanto lei riferisce, a interpretare come una loro espressione e meno come un attacco personale, le modalità che usa nel richiamare l'attenzione dei figli verso sé e il nucleo familiare di appartenenza.
Lei dice:"Sono una persona un poco insicura a volte, e questa pressione, questo sentirmi sempre giudicata od osservata, o peggio udire a volte che una frase può essere indirizzata a me subdolamente, non mi fa stare bene. Se peggiora tutto ciò sono piuttosto disposta ad interrompere la relazione con molto dolore."
Valuti se vale la pena di aspettare portando pazienza e magari riflettere sul ruolo delle sue insicurezze o prendere decisioni drastiche, ma le suggerisco di evitare scontri improduttivi e dolorosi per tutti, che non sarebbero di aiuto a nessuno, nemmeno a lei, anzi.
Molti auguri
un lutto, e ancor di più quando riguarda la perdita di una persona così importante come un padre, per il suo ragazzo, e un marito, per la madre, non solo mette in discussione gli equilibri personali raggiunti in precedenza ma anche quelli nelle relazioni familiari. Occorre che passi tempo, affinché venga elaborato e nuovi equilibri possano essere aggiunti.
E' comprensibile, comunque, come lei si possa sentire in difficoltà di fronte alle "frecciatine" della madre del suo ragazzo che però, come lei stessa dice, non sono riferite solo a lei ma anche alla fidanzata del fratello. Questo potrebbe aiutarla a comprendere il dolore e le difficoltà che questa persona sta attraversando e, a quanto lei riferisce, a interpretare come una loro espressione e meno come un attacco personale, le modalità che usa nel richiamare l'attenzione dei figli verso sé e il nucleo familiare di appartenenza.
Lei dice:"Sono una persona un poco insicura a volte, e questa pressione, questo sentirmi sempre giudicata od osservata, o peggio udire a volte che una frase può essere indirizzata a me subdolamente, non mi fa stare bene. Se peggiora tutto ciò sono piuttosto disposta ad interrompere la relazione con molto dolore."
Valuti se vale la pena di aspettare portando pazienza e magari riflettere sul ruolo delle sue insicurezze o prendere decisioni drastiche, ma le suggerisco di evitare scontri improduttivi e dolorosi per tutti, che non sarebbero di aiuto a nessuno, nemmeno a lei, anzi.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
dopo
Utente
Gentilissima dottoressa, grazie della risposta.
Credo proprio di aver scritto male prima: le frasi che subdolamente rivolge a me sua madre, NON le rivolge quando c'è la fidanzata dell'altro figlio presente.
Io non voglio esser motivo di screzi fra il mio ragazzo e sua madre perché sua madre ora è gelosa. Perciò sostengo di giungere ad una conclusione drastica se (solo col tempo si vedrà) il comportamento di sua madre verso me tenderà a peggiorare.
Salutoni!
Credo proprio di aver scritto male prima: le frasi che subdolamente rivolge a me sua madre, NON le rivolge quando c'è la fidanzata dell'altro figlio presente.
Io non voglio esser motivo di screzi fra il mio ragazzo e sua madre perché sua madre ora è gelosa. Perciò sostengo di giungere ad una conclusione drastica se (solo col tempo si vedrà) il comportamento di sua madre verso me tenderà a peggiorare.
Salutoni!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 30/01/2011.
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