Onicofagia

Salve, mio marito ha 29 anni e soffre di onicofagia ormai le sue unghie sono insesitenti,
da cosa deriva questo problema? come posso aiutarlo?
poi avrei una curiosità, perchè cerca sempre di non mostrare le mani? se involontariamente mi capita di guardargliele mostra fastdio, come mai?
grazie mille per l'eventuale risposta
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
L'onicofagia, è correlata alla dificoltà nella gestione dell'ansia , dello stress , dell'emotività.
Secondo la teoria freudiana, rappresenta una fissazione alla fase orale di crescita psichica.Rituale che nel tempo diviene un automatismo.
Che abbia vergogna, mi sembra una ovvia conseguenza

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
grazie mille per la risposta..cosa s'intende con "fissazione alla fase orale di crescita psichica"?
la ringrazio anticipatamente per la risposta!
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile utente,

Aspettando la risposta della mia collega sulla fissazione e sulla fase orale, vedo di aggiungere qualcosa, se mi è possibile.

Innanzitutto non dice se suo marito è nervoso, ansioso, pieno di problemi, di qualche tormento, di qualche tics, se avete figli, come tratta i figli, e come è il vostro rapporto, o meglio come sono i vostri rapporti (al singolare sembra che si voglia sempre sapere come va la vita sessuale, che comunque è molto importante).

Poi si potrebbe vedere se cerca di nascondere quello che è l'oggetto delle sue scariche nervose: le mani, le dita, le unghie.
Ormai è un automatismo, ma si può correggere anche questo con tecniche che rasentano dell'incredibile, detta da un seguace delle teorie analitiche, e cioè con delle pratiche attuate seguendo l'associazione al mangiucchiarsi le unghie con eventi brutti, visti magari soltanto in uno schermo. L'associazione può determinare un arresto dell'automatismo.
Ma lo deve fare uno psicoterapeuta comportamentale. E ci riuscirà di sicuro.

Cordiali saluti e molti auguri.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
il Dr.Vita le ha fornito delle valide ipotesi interpretative del disturbo di suo marito.
Quando si parla di crescita psichica, questa attraversa delle fasi di sviluppo, proprio come quelle neuro-psico-motorie, la prima è detta fase orale.
Il bambino, esplora il mondo ed il seno materno, attaverso l'oralità e, questo oltre a rassicurarlo, gli procura un gran piacere.
A questa fase, ne seguono altre, ma tutte possono subire degli arresti, dette fissazioni o, dei ritorni di fiamma, dette regressioni, che lamentano disagio o vulenrabilità psichica.
Sarebbe opportuno, sapere tanto altro di suo marito, per comprendere il significato simbolico del sintomo e, valutare l'approccio terapeutico, più idoneo.
Personalmente, avendo una formazione psicoanalitica, preferisco un approccio pliedrico alla persona, valutando la personalità, i meccanismi di difesa e, tanto altro....oltre il semplice sintomo visibile.
Cari saluti
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dopo
Utente
Utente
ringrazio i due esperti per le risposte..
per il dottor De vita: mio marito è un uomo molto presente nei miei confronti,anche se abbastanza taciturno e fa fatica spesso ad esprimere i suoi sentimenti, lavora circa 12 ore al giorno e ha tante responsabilità.siamo sposati da circa due anni, questi due anni di matrimonio sono stati abbasta burrascosi, inizio col dire che proviamo ad avere un bambino ma nn ci riusciamo e siamo entrati nel vortice dei vari controlli da circa un anno senza per ora nessun risultato incontrando un medico che ha quasi prosciugato i nostri risparmi per poi alla fine sapere che ci ha curato per patologie che non avevamo, stiamo comprando casa ed anche lì abbiamo avuto dei problemi insomma due anni intensi che però ci hanno portato ad una fortificazione e ad arricchiere il nostro baglio di esperienza anche se non è facile per due ragazzi di nemmeno 30 anni.
la nostra vita sessuale non ha mai avuto problemi anche se ultimamente i nostri rapporti sono meno frequenti( pensieri vari, stanchezza,e poi per un periodo abbiamo sbagliando concentrando i nostri rapporti solo nei periodi fertili) ma cmq intensi.
cmq questo problema di onicofagia penso che accompagni mio marito da sempre.
leggendo la questione della fase orale, è possibile che il proble di mio marito sia sorto perchè ma suocera l'ha allattato per circa 3 anni?
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51


Gentile utente,

Se la madre di suo marito l'ha allattato al seno per 3 anni non comporta immediatamente il manifestarsi di tale patologia. Ha allungato la fase della soddisfazione della fame associata al seno materno, ha allungato forse la fase orale. Ce lo facciamo spiegare meglio dalla d.ssa Randone.
Il caso è dovuto a fissazione perché, da quello che lei sa e riferisce, non ha mai abbandonato questa sua manifestazione del mangiarsi le unghie. La regressione avviene quando, abbandonate le manifestazioni proprie della fase, in questo caso della fase orale, poi si riprende un vizio ormai superato da tempo che ritorna a manfestarsi nel soggetto. La regressione può essere dovuta a diverse cause: gelosia, invidia etc. e la nascita di un fratellino o sorellina può essere determinante per tale fenomeno.
Se non si è mai spostato da tale "vizio" sta a significare che la fase non è stata mai superata interamente.
Comunque un certo nervosismo aleggia nella copia, anche per motivi di fertilità. Avete fatto tutte le analisi, sia lei che suo marito?
Fate bene a privilegiare periodi fecondi per i rapporti sessuali. Infatti spesso porta a un buon risultato.
Che un medico vi abbia dissanguato è un fatto deplorevole. La malasanità non deve per forza essere tale quando ci scappa qualche evento luttuoso: anche questa è malasanità.
Intanto vi state comprendo casa che è una cosa molto positiva. Avere casa di proprietà vi fa sentire più a casa vostra, padroni dello spazio e quindi anche del tempo che vi trascorrete.
State tranquilli che, se i risultati di eventuali esami fatti non presentano anomaie di fondo, presto un figlio ce lo avrete. Siete ancora molto giovani. Ci sono coppie più avanti con gli anni, specie la donna , che l'hanno vinta dopo molti tentativi.
A prescindere dall'espriemtno dell'associazione tra onicofagia e spettacoli negativi e terrificanti, una visita da uno psicologo va sempre fatta. E se ci volessero 10 o 15 sedute, per uno dei due, fatele, potreste trovarci giovamento entrambi per tutti i problemi che incontrate. Problemi che poi non sono né molti né fortemente spiacevoli.

Tanti cari auguri. (Aspettando la d.ssa Randone = la psicoterapia fa bene, specie quando prende in cura tutta la persona e non soltanto il sintomo specifico)

Cordiali saluti.

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Dr. Luca Pizzonia Psicologo, Psicoterapeuta 58 3 2
Cortese signora,
sembra essere fuori discussione il fatto che stiate vivendo una fase della vostra vita abbastanza stressante.
La difficoltà ad avere figli, quelle economiche, le pressioni lavorative sono tutti aspetti che possono sicuramente favorire l'insorgere di ansia.
E l'ansia dell'uno si ripercuote, spesso, anche nell'altro partner.
Ma Suo marito, rispetto a tutto ciò, cosa ne pensa?
Ha letto le risposte che i colleghi Le hanno dato?

Dr. Luca Pizzonia
Psicologo Psicoterapeuta
Napoli
www.lucapizzonia.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Signora,
il collega Pizzonia, mi ha tolto le parole di bocca, ma suo marito ha letto, quanto da lei e noi scritto?
Vuole risolvere il problema dell'onicofagia?
Le dissartazioni psicoanalitiche e le ipotesi diagnostiche, non le servono a molto, sia per gli ovvi limiti dei mezzi informatici, che per l'assenza dell'interessato.
Una consulenza, singola o di coppia, credo che possa esservi di giovamento.
Saluti cari
[#9]
dopo
Utente
Utente
Non so come ringraziarvi per l'attenzione che avete avuto nei miei confronti.
-Mio marito non sa che ho scritto per avere delucidazioni in merito, perchè per me era solo una cuoriosità, ma appena rientra gli farò leggere i vostri commenti.
-per la questione della terapia di coppia che ci possa aiutare nell'affrontare questo periodaccio e la vita futura io sono iper favorevole, sn stata in terapia per 2 anni dopo la morte del mio fratellino ammalato di leucemia e ne ho trovato giovamento, seguirò il vostro consiglio e gliene parlerò.
-le analisi che abbiamo fatto per avere un bambino hanno evidenziato che io ho la prolattina alta e mio marito un infezione cose logicamente curabili, bisogna solo aspettare che i farmaci facciano il loro "dovere".
grazie ancora..magari se lo riterrà opportuno vi scriverà lui stesso.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, la vera origine di molti disturbi psichici rimane ancora ignota, strettamente parlando, e anche conoscerne le cause spesso non è sufficiente a risolverli. Il cervello e la mente sono organi troppo complessi per poterli ridurre a semplici catene lineari causa-effetto. Nonostante ciò molti disturbi psichici si possono curare con successo, anche quello di suo marito.

L'onicofagia può essere curata come un disturbo ossessivo-compulsivo, ossia dal punto di vista medico con somministrazione di farmaci antiossessivi e dal punto di vista psicoterapeutico mediante interventi di decondizionamento. Queste due cure possono essere fornite separatamente o congiuntamente e si sono rivelate entrambe efficaci.

A mio avviso, d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto, l'aspetto psicologico andrebbe approfondito comunque e per primo, alla luce delle informazioni che lei stessa ci sta dando, perciò potreste rivolgervi a uno psicologo psicoterapeuta e magari in seconda battuta anche allo psichiatra. Dei consulti di coppia possono andar bene, ma per eliminare la cattiva abitudine io propenderei più per uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com