Fine di una lunga relazione

Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 27 anni. Di recente ho vissuto in modo estremamente traumatico la fine di una lunga e bellissima relazione, durata quasi sei anni, con una ragazza poco più giovane di me. Abbiamo sempre comunicato molto, e su ogni cosa, il sesso non è mai stato un problema per entrambi, anzi. Purtroppo poco più di un anno fa, per ragioni di studio, sono dovuto andare all'estero. Pur soffrendo enormemente la distanza, la nostra relazione è andata avanti, sino a tre settimane fa. Vengo contattato dalla mia ragazza, che mi dice che mi ama, e che non sopporta più i periodi di separazione fra di noi, che mi desidera. Le prendo un volo per raggiungermi a breve, e poi ne prendo un altro per correre da lei ed abbracciarla. Il giorno dopo però mi contatta via telefono. Mi dice che non mi ama più, che per sei anni è stata sempre male con me, che non vuole rivedermi. Io provo a parlarle, suggerisco una pausa, in questi sei anni abbiamo fatto di tutto e progettavamo di prendere casa e vivere finalmente insieme. Ormai mancava poco, solo qualche mese, e per di più il periodo di distanza sarebbe terminato a breve. Corro da lei comunque, non mi lascia alcuna speranza, nessuna possibilità di dialogo. Nei giorni successivi, sino ad ora, resto completamente paralizzato, non riesco a mangiare, ho vomitato più volte, non riesco a fare null'altro. Per caso scopro poi che uno dei suoi amici la corteggia, e che lei ha atteggiamenti compiacenti, le chiedo spiegazioni, e lei nega ogni forma di coinvolgimento, e la cosa mi fa soffrire ancora di più. Sono passati solo due giorni da quando mi aveva detto per l'ultima volta "ti amo"... prima di dirlo a quest'altro ragazzo. Alla fine, forzando un po' la mano, pretendendo spiegazioni, lei confessa di provare qualcosa per questo ragazzo. Ora, io non chiedo l'impossibile, sono ancora innamorato di lei, ma questo suo tradimento, questo cambiamento così radicale mi ha sconvolto completamente. Non riesco a riprendere le mie attività quotidiane, e per di più lei ha continuato a cercarmi trattandomi al contempo con freddezza. Vorrei anzitutto chiederLe... come posso spiegarmi un simile comportamento da parte sua? E Come posso sperare di uscire da questa situazione che mi ha letteralmente spezzato in due? Mi sento preso crudelmente in giro, e lei ha mascherato le sue bugie come atti di carità nei miei riguardi "dirti la verità ti avrebbe fatto soffrire di più". Sospetto che sia una scusa, una scusa per non affrontare con me alcun discorso. Io peró non riesco ad andare avanti, mangio pochissimo da tre settimane, e per due volte ho rischiato di finire in ospedale.

Vi ringrazio per la cortese attenzione
[#1]
Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Gentile utente, credo di poter comprendere il suo grande dolore. Immagino debba esserle crollato il mondo adosso. Ora è assolutamente normale il suo stato d'animo di profonda tristezza. Credo che se la sua ex compagna non le lascerà modo di spiegarsi meglio, l'unica cosa che potrà fare è quella di farsene una ragione. All'inizio le sembrarà assurdo, ma poi provi a fare tesoro di questo grande dolore, a ripensare a questi sei anni tentando di rileggere con senso critico le cose. Avete iniziato la vostra relazione in giovane età, traduca per quanto possibile questo dolore in esperienza, la potrà usare nel futuro che l'attende. Se non dovesse superare da solo questo periodo difficile, certamente un supporto psicologico le gioverebbe.

Auguri

Dr. Maurizio Brescello

[#2]
Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, dare spiegazioni al comportamento della ragazza è cosa molto difficile...i motivi potrebbero essere moltissimi e comunque potremmo prendere degli abbagli.
il suo sbandamento è comprensibile...quando si è già in una situazione di vita nuova avere dei riferimenti fissi aiuta...d'altronde bisogna fare i conti con la realtà, e la sua, almeno attualmente, pare essere questa.
cerchi di riprendere pian piano le sue normali attività (in primis una sana alimentazione) e nel caso in cui le cose dovessero apparirgli sempre più complesse, si rivolga ad uno psicologo per un consulto e un supporto.
le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.

Dr. Luigi Gileno

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per le vostre risposte.

Ma vorrei sapere ora quanto potrebbe durare questa situazione. C'è una sorta di limite, per quanto vagamente definibile, fra la sofferenza per la fine di una relazione ed il suo protrarsi "patologico"?

Ormai si avvicinano le quattro settimane, ed io ho ancora difficoltà enormi a mangiare. Ieri notte avrò dormito si e no un paio d'ore, e per di più tormentate dagli incubi. Mi alzo ormai quasi sempre alle 5 o alle 6 del mattino, andando a letto alle 3 o più tardi, e non faccio assolutamente nulla.

Provo a pensare ad altro, ma non ci riesco. Sono indietro con lo studio. Ho provato a parlare con la mia ex. La quale mi ha rinfacciato molte cose che si è tenuta dentro per parecchio tempo, nonostante parlasse più che bene di me in mia presenza e si dimostrasse sempre affettuosa.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
lei ha vissuto l'interruzione di un rapporto nel quale aveva investito molto e in modo, da quanto ha descritto, inaspettato. Questo rende forse ancora più difficile riuscire ad elaborare il suo dolore e ad accettare la decisione della sua fidanzata, che sembra non lasciare spazio a un possibile ripensamento.
Per elaborare le perdite occorre tempo, il quanto e il come dipendono da diversi fattori personali e ambientali e dalla specificità della situazione, elementi che non sono valutabili da qui.

Tuttavia, i disagi che lei sta accusando renderebbero utile che in questo momento, così difficile per lei, chiedesse aiuto ad uno specialista, così come hanno suggerito i colleghi.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it