Relazione complicata

Salve,
volevo esporre la mia situazione in modo da ottenere un parere obiettivo.
Da circa 1 anno frequento un ragazzo di 1 anno più piccolo (io 23 - lui 22). Tra di noi c'è stata fin da subito grande attrazione fisica e mentale. Abbiamo molto in comune, anzi mi sorprende come in certe circostanze pensiamo le stesse cose o ci capiamo senza parlarci. L'intimità va a gonfie vele, a letto abbiamo sperimentato di tutto e senza alcun pudore (cosa che, da parte mia, è avvenuta con partner precedenti..e, per quanto ne so, è stato lo stesso anche per lui). Nonostante ci siano passione e sentimento vero e proprio, lui dice di non sentire che io sono la persona giusta e dunque non vuole instaurare con me una relazione stabile e seria. Quando tento di intavolare un discorso in tal senso sembra un disco rotto: continua a ripetermi che non è assolutamente colpa mia, che non trova alcun difetto in me (né fisico né mentale), che mi vuole bene in maniera viscerale e che sono una delle poche ragazze con cervello che ha incontrato nella sua vita. Oltretutto mi dice spesso che sono una persona unica e speciale, che non vuole perdermi per nessuna ragione al mondo e che sta male al solo pensiero. Dopo Pasqua mi ha proposto di prenderci una pausa, di non sentirci perché visto che lui aveva questa idea di non concretizzare pensava che per me fosse meglio staccarsi per far raffreddare il rapporto e vederlo poi come un semplice amico..ma 2 minuti dopo aver avanzato questa richiesta si è rimangiato tutto e anzi abbiamo preso a sentirci più di prima. Gli ho fatto mille domande sul perché non vuole nemmeno dare una possibilità a questa cosa che c'è tra noi, ipotizzando fosse un problema d'età - di distanza (anche se è assurdo, abitiamo a 25 km l'uno dall'altra) - di impegni (entrambi studiamo e lui in più lavora, ci vediamo durante la settimana ma lui forse pensa di non dedicarmi abbastanza tempo) - paura di un mio ritorno alle origini (sono siciliana ma abito a Milano da anni e ho intenzione di stabilirmi permanentemente qui)..eppure mi ha detto che nessuna di queste cose c'entra. Mi ha spiegato che è una semplice sensazione che gli indica che sarebbe sbagliato, in sostanza nemmeno lui sa quale sia la causa ma non vuole categoricamente avere un rapporto serio. Ho notato che molto spesso nei nostri discorsi parla della sua ex, anzi se proprio devo dirla tutta non credo ci sia stata una nostra conversazione priva di aneddoti riguardanti lei. Capisco che hanno avuto una lunga storia (6 anni, sono praticamente cresciuti insieme) ma sento che il suo fantasma echeggia sul nostro rapporto. Non gliel'ho mai fatto pesare perché vorrei fosse lui a rendersi conto, ma purtroppo non accade. Inoltre quando ne parla lo fa con un tono di astio notevole e solo per screditarla. Vorrei aggiungere che è stata lei a lasciarlo per un altro. E' possibile che non l'abbia ancora rimossa e che ne sia ancora innamorato ?

Spero in una risposta esaustiva,
grazie per l'attenzione e la disponibilità.
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Dr.ssa Minerva Medina Diaz Psicologo, Psicoterapeuta 27 1
Gentile ragazza,

se suo ragazzo parla della sua ex con astio e solo per screditarla vuol dire che è ancora arrabbiato con lei, che non ha ancora ellaborato quella separazione, è come se ancora per lui quella relazione non fosse ancora chiusa completamente. La rabbia è un'emozione molto coinvolgente, a volte ci vuole parecchio tempo a ritrovare un nuovo equilibrio. Questa situazione psicologica di suo ragazzo potrebbe spiegare il fatto che non si senta pronto per proseguire con il vostro rapporto e probabilmene è questo quello che si interpone fra voi due.

Lei finora ha scelto di non parlarne, però forse sarebbe il caso di farlo visto l'importanza che ha avuto nella vostra relazione.

Dr.ssa Minerva Medina-Diaz, psicologa
specialista in psicoterapia cognitiva POSTRAZIONALISTA EMDR
www.minervamedina.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

penso anch'io che dovresti essere più esplicita e intavolare un discorso con lui circa la sua ex.
Se sono stati assieme 6 anni e lui a 21 si è messo con te significa che come minimo stava con lei da quando aveva solo 15 anni, se non meno.
Di conseguenza si è trattato sicuramente di un rapporto molto importante, che l'ha accompagnato per molti anni parecchio importanti per la crescita di un ragazzo. Immagino che lui - o magari anche lei - non pensasse certo che la relazione dopo tutti quegli anni terminasse, e che il loro futuro sarebbe stato diverso da una vita condivisa come fino ad allora era stato.

Non ci dici in che modo lei l'ha lasciato, se aveva un altro o se semplicemente i suoi sentimenti erano cambiati. In entrambi i casi tuttavia la delusione sarà stata cocente e non semplice da superare.
La disponibilità ad una relazione prevalentemente sessuale (e quindi meno impegnativa dal lato emotivo) con te può essere legata proprio a questo suo essere ancora legato al passato e "bloccato", forse impaurito dalla possibilità che la storia si ripeta.

Faglielo notare, con tatto e delicatezza, perchè anche lui con te ha mostrato tatto, preoccupandosi dei tuoi sentimenti e offrendoti di distanziarvi perchè tu non soffra, non sentendosela di offrirti una relazione più impegnativa.
E' inutile che tu continui a rimuginare e ad osservarlo, se non condividi i tuoi pensieri nulla cambierà se non in peggio.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio entrambe per aver risposto, D.sse Diaz e Massaro.

Sono certa che lui provi rabbia nei confronti della sua ex, io per prima ci sono passata vivendo una situazione analoga e c'ho messo 2 anni prima di poter lasciare un varco affinché qualcuno si facesse strada nel mio cuore. Ma il detto suggerisce "Chi disprezza compra". Lui mi ha raccontato vagamente di lei e di com'era il loro rapporto, dicendo che avevano dei progetti ma lei ha mandato tutto a monte senza un perché dopo esser cresciuti insieme (hanno fatto le scuole superiori insieme sia come compagni che come coppia + 1 anno d'università ma in facoltà diverse). Entrambi conoscevano i rispettivi genitori, hanno anche fatto un paio di feste comandate e vacanze insieme all'estero. Oltretutto, mi ha raccontato di averla vista pochi mesi dopo l'interruzione del loro rapporto insieme ad un altro e questa cosa lo ha mandato in tilt perché ha dedotto che sia finito tutto a causa di quest'altro ragazzo (ribadisco che lui non ha mai avuto una precisa motivazione da parte di lei per la separazione). Purtroppo, avendo vissuto tutti questi anni insieme, ci sono molti posti o oggetti che riconducono a ricordi legati a lei. Infatti è capitato magari di passare per una strada, o davanti a un negozio e lui subito lì a dire "mi ricordo quando qui, con la mia ex.." oppure molta roba, ovviamente regali che lei gli ha fatto nel tempo, come un braccialetto che tuttora porta al polso dopo 4 anni che glielo ha dato. La cosa, ripeto, non mi da fastidio perché sento che fra noi c'è qualcosa di puro e sincero..però forse avete ragione nel dire che sarebbe meglio affrontare la situazione parlandone direttamente. In più occasioni ho tentato di rassicurarlo dicendogli che io ci sono adesso e ci sarò sempre, non sono il tipo di persona che se una storia finisce all'improvviso sparisce e mette nel dimenticatoio il partner. Se non ci ameremo più potremo ugualmente frequentarci da amici, non mi pongo problemi in tal senso (sebbene inizialmente sarebbe stranissimo). Tra noi c'è complicità a tal punto da essere già un po' tutto..amici, amanti..io però vorrei definire dei "paletti" così da esser considerata come la sua ragazza e non una di passaggio. Nulla di più. So che può sembrare pretenzioso, ma dopo 1 anno non penso sia utopico volerlo. Nonostante le avversità e il poco tempo a disposizione ci sentiamo tutti i giorni e ci vediamo mediamente 2 volte la settimana. Questo accade da circa 1 mesetto, appunto da dopo Pasqua, dopo avergli fatto un discorso sul non preoccuparsi troppo del futuro ma vivere appieno il presente..perché prima ci vedevamo sporadicamente (media di 2 volte al mese, ma giornate intense) e ci sentivamo prevalentemente via sms (e secondo me è questo che ha tenuto in vita il tutto).

So che è inutile rimuginare e che devo tentare di togliermi questo sassolino dalla scarpa, ma ho una paura folle di suscitare il suo disappunto o comunque una reazione negativa con conseguente incrinamento del nostro rapporto (proprio adesso che tutto va come speravo). E' già successo in passato di litigare un paio di volte, sempre per la questione del non volermi vedere come sua ipotetica ragazza, ma si è risolto tutto per il meglio perché ho abbassato la testa e non ho insistito..anzi..sono stata molto accondiscendente e l'ho buttata sul ridere giusto per sdrammatizzare e non risultare troppo pesante battendo sempre sullo stesso chiodo. Arriva un momento in cui, però, ci si rende conto che impiegare tempo ed energie in una cosa che non porterà a nulla è sbagliato. Infatti vorrei viverla serenamente e porre dei limiti..se vuole essere semplicemente mio amico non mi interessa condividere lo stesso letto e nemmeno che lui sappia ogni minimo particolare delle mie giornate nei dettagli. Può suonare egoistico, ma se eventualmente dovesse conoscere un'altra (con l'estate alle porte, la possibilità incombe) vorrei essere io il suo primo pensiero.

Come buttare giù il discorso senza risultare traumatizzante o rompi scatole ? Voglio essere delicata così come lui lo è stato con me, aiutarlo a risolvere questo suo blocco e proseguire insieme serenamente. Una mia amica mi ha detto che, secondo la sua personale esperienza, sono cascata male..perché essendo la prima dopo la sua storia più importante sarò soltanto un gradino per poi passare al "livello successivo" con una ragazza che magari non avrà nulla di diverso, in più o in meno, rispetto a me. Non voglio fare questa fine perché sento che lui è quello giusto, cosa che non sentivo con i ragazzi avuti precedentemente. Ricordargli i miei sentimenti per lui aiuterebbe ? Gli ripeto ogni giorno ciò che provo con schiettezza e senza peli sulla lingua. Lui dice sempre di volermi un bene sconsiderato e di ritenere che io sia una persona speciale e particolare per vari motivi tra cui la solarità (a quanto pare la sua ex non gli trasmetteva questa sensazione) e la curiosità/cultura. Infatti spesso rimarca il fatto che la sua ex fosse un'oca stupida, che non capiva niente in genere e specialmente di musica (per lui è molto importante perché è un chitarrista, lei ascoltava solo musica commerciale che lui non concepisce affatto). Insomma fa dei paragoni, per fortuna non continuamente, tra me e lei ma sono tutti a mio favore. Io la prendo bene, ma non so fino a che punto sia attendibile..si sa, finché si sta con una persona è perfetta. Poi ci si lascia e improvvisamente tutti i difetti vengono a galla, vuoi per rabbia vuoi per altro.

Spero di ricevere qualche consiglio su come affrontare la questione, sarebbe d'immenso aiuto.

Grazie ancora per la disponibilità e la pazienza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Mi ha spiegato che è una semplice sensazione che gli indica che sarebbe sbagliato, in sostanza nemmeno lui sa quale sia la causa ma non vuole categoricamente avere un rapporto serio."

Se questa è la verità può essere che lui davvero non si renda conto di quanto ancora gli "brucia" quello che è successo (sia di essere stato lasciato, sia di aver visto mandare a monte tutti i progetti fatti e la prospettiva di una vita assieme alla sua ex, il che tutto sommato era probabilmente rassicurante).
Sei sicura di non aver motivo di pensare che sia in cattiva fede e che ti nasconda il vero motivo per il quale non vuole fare progetti per il futuro?
Ci hai scritto anche:
"lui dice di non sentire che io sono la persona giusta e dunque non vuole instaurare con me una relazione stabile e seria. Quando tento di intavolare un discorso in tal senso sembra un disco rotto: continua a ripetermi che non è assolutamente colpa mia, che non trova alcun difetto in me".
Questo può essere determinato dalla paura di legarsi, ma può anche essere una sincera ammissione sul fatto che il vostro rapporto non lo convince fino in fondo.
Poi però concludi "mi dice spesso che sono una persona unica e speciale, che non vuole perdermi per nessuna ragione al mondo e che sta male al solo pensiero".

Senza conoscervi è difficile darti una risposta che vada oltre qualche ipotesi e spunto di riflessione, per questo è importante che tu ti faccia raccontare meglio come sono andate le cose dopo che lei l'ha lasciato.
Quando vi siete conosciuti era appena successo?
O vi conoscevate già?
[#5]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
è comprensibile che al di là delle etichette che ciascuno di voi ha dato finora a questo rapporto, si sia instaurato un legame significativo per entrambi.
Tu hai cercato di assumere un atteggiamento flessibile e aperto ma questo non è servito a "sciogliere i nodi" della precedente relazione che il tuo ragazzo si trascina dietro.
Ora stai facendo i conti con le tue aspettative e con il bisogno di fare chiarezza all'interno del vostro rapporto, ma sembra che lui preferisca non alimentare il tuo coinvolgimento assumendo un atteggiamento ambivalente che rivela la sua paura di perderti definitivamente.
A questo punto credo che dovrai essere tu a fare una scelta riorganizzando le priorità in considerazione dei tuoi reali bisogni affettivi.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima D.ssa Massaro,
non posso essere sicura al 100% del fatto che mi dica tutta la verità e che sia in buona fede ma mi fido comunque della sua parola. Io per indole sono una persona abbastanza introversa e che stenta a dare confidenza alla gente nell'immediato..con lui è successo tutto il contrario, mi ha ispirato sicurezza e fiducia fin da subito (e gliel'ho anche confidato) e questo è uno dei tanti motivi per cui sento che è la persona giusta con cui provare a costruire qualcosa. Che lui abbia paura lo percepisco anche io e credo di averne avuto conferma attraverso la sua più grande passione che, come avevo accennato nel precedente commento, è la musica. Da quando abbiamo ricominciato a sentirci e vederci assiduamente, continua a dedicarmi una canzone che già dal titolo è tutto un programma "Paura mi Fai" e il testo recita:

"Che occhi che hai
Che mani che hai
Che pelle che hai
Paura mi fai.

Che bocca che hai
Che denti che hai
Che fame che hai
Paura mi fai, mi fai.

Non ho volontà
sia fatta la tua
e so che lo sai, paura mi fai.

Per quello che sei
Per ciò che non hai
Per ciò che vorrai riprenderti.

Guardare si può
Toccare no, no
Che occhi che hai
Paura mi fai.

Ma al buio potrei
Al buio saprei
Illudermi di commuoverti."

Gli ho chiesto un paio di volte se attribuisce a questa canzone un preciso significato, dal momento che me la fa ascoltare così spesso..mi ha risposto semplicemente che non sa dire il perché ma pensa si adatti perfettamente a me. Io ho pensato che vuole inconsciamente dirmi che ha paura di me, di quello che potrei fargli se si buttasse a capofitto in una storia con me. So che non vuole farsi spezzare il cuore una volta di più, a nessuno piace dare tutto e ritrovarsi con in mano un pugno di mosche. Ma, come ho scritto, gli ho ripetuto svariate volte che ci sono e ci sarò sempre per lui..in qualunque veste. Solo vorrei definire "cosa" siamo per capire che fare della mia vita sentimentale.

Per tornare al discorso della sua ex, quando ci siamo conosciuti si erano già lasciati da un po' e nel frattempo mi ha raccontato di aver avuto un paio di storie passeggere durate veramente poco e finite sempre per colpa delle ragazze che ha frequentato (una non so perché l'ha piantato e l'altra era invaghita del suo superiore a lavoro che sembrava ricambiare quindi ha scelto di proseguire su quella strada). Non gli ho ancora chiesto dettagli sulla chiusura della sua storia più importante, sto aspettando il momento giusto che purtroppo non si è ancora presentato. Insomma, ha accumulato delusioni su delusioni..che hanno portato ad una chiusura a riccio. C'ho impiegato mesi a scalfire la sua corazza un tantino, inizialmente era vago e non mi diceva mai niente di cosa faceva o dove andava..se non rispondeva a telefonate o sms non si giustificava..adesso invece mi dice tutto e se non riesce a rispondere quando lo contatto si fa sentire lui.

Oltretutto c'è un altro punto che non mi va molto a genio, non che mi interessi ma ritengo sia relativamente importante: non ho ancora avuto modo di conoscere i suoi amici e se usciamo la sera nel weekend (unici momenti di svago dopo la settimana di studio/lavoro) lo facciamo separatamente coi rispettivi amici. E' vero, ci sono degli ostacoli logistici in quanto io non potrei ipoteticamente andare da lui non avendo un'auto personale..però, non so, almeno chiedere prendendo l'iniziativa..non gli è mai nemmeno passato per la mente (credo). Mi è capitato di invitarlo un po' di volte ad uscire con me (insieme a qualche amica) sia all'inizio del rapporto che ultimamente, lui però si è sempre rifiutato dicendo che odia venire in macchina a Milano perché non riesce mai a trovare parcheggio e se lo trova puntualmente lo multano per qualsiasi cosa. Posso accettare tale giustificazione, ma non so..non può continuare così per sempre. Ci vediamo solo di giorno in quanto riusciamo a spostarci coi mezzi, mi sta benissimo ma solitamente se si ha voglia di vedere una persona non si sta a guardare cosa succede di contorno. Sbaglio ? Resta comunque una mia opinione.

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Cordiale D.ssa Camplone,
la ringrazio per la sua opinione. Ha utilizzato un termine che avrei voluto adoperare anche io: etichettare. A me non interessa mettere un'etichetta su questa storia, l'ho detto anche a lui più volte, non servirebbe a nulla. Non sono il tipo di ragazza frivola che si "fidanza" così da poter sbandierare di essere impegnata. Il legame c'è, è forte e sincero, ma vorrei semplicemente capire cosa impedisce a lui mentalmente di poter sentire / dire "questa è la mia ragazza". E' vero, forse dovrei essere io a prendere l'iniziativa e metterlo alle strette..ma non è da me, sarebbe come costringerlo a decidere e non mi va - dopo tutto quello che ha passato con le precedenti ragazze. Gli darei un'ulteriore coltellata e non se la merita. Sto cercando un modo per porre la questione delicatamente, senza causare stress a livello psichico.

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Vi ringrazio ancora entrambe per l'assistenza e per i consigli.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"E' vero, forse dovrei essere io a prendere l'iniziativa e metterlo alle strette"

Gent.le ragazza,
nel riferirmi alla possibilità di fare una scelta non intendevo suggerirti di "metterlo con le spalle al muro", a solo invitarti a fare chiarezza dentro di te dato che lui sembra fare molta fatica ad essere trasparente (con sé stesso e con te) e la tua replica sembra confermarlo.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio.
Torno ad aggiornare la discussione a qualche mese di distanza per comunicare la mia attuale situazione e magari avere ulteriori consigli.
La storia è andata avanti fino alla scorsa settimana, quindi è durata oltre 1 anno e 2 mesi..dal periodo in cui ne ho parlato qui (fine maggio) fino a fine giugno è andato tutto benissimo, davvero a gonfie vele..ci siamo visti e sentiti più spesso, abbiamo avuto maggiori momenti d'intimità e ingenuamente pensavo che questo avrebbe risolto le cose e aiutato lui a fare chiarezza e dissipare ogni dubbio. Poi sono partita per tornare a casa dai miei e tutto è continuato ad andare liscio, anzi mi aspettavo che tornasse ad avere pensieri negativi fin da subito e che non ci saremmo sentiti..invece abbiamo mantenuto un contatto costante e quotidiano via sms e messenger per 2 mesi filati. All'inizio di agosto anche lui finito il lavoro è partito per le vacanze tra genitori e amici, è stato via oltre 2 settimane e in questo periodo ci siamo sentiti tutti i giorni sebbene per meno tempo del solito - ma almeno ci siamo sentiti ! E' rientrato il 22 agosto e lo stesso giorno in cui è tornato a casa abbiamo fatto un discorso un tantino serio riguardante il mio rientro. Dal momento che tutto andava così bene, cioè le apparenze facevano presupporre che la nostra relazione si stesse evolvendo in maniera più che positiva, gli ho detto che non vedevo l'ora di rivederlo e che stavo pensando da un po' all'eventualità di assumere la pillola anticoncezionale per vivere la nostra sessualità in una modalità diciamo più completa e diretta. Il giorno successivo a questo mio discorso, dal nulla - perché, come dicevo prima, le cose andavano alla grande - ha deciso d'interrompere la relazione dicendo che io sono una ragazza fantastica, che gli ho dato ogni giorno sempre di più, che l'ho sostenuto nel momento del bisogno (preparazione esami, lavoro ecc) e che non poteva davvero chiedere di meglio..però (come era già successo nel periodo di crisi di cui vi ho raccontato a maggio) ha la sensazione di non darmi abbastanza, di non meritarmi perché io do troppo mentre lui non riesce a darmi il 100% e di non poter vivere serenamente tutto questo perché lui è una persona molto altruista e se sa di non fare le cose "per bene" allora sta male. Gli ho chiesto se c'entrasse qualcosa la sua ex e mi ha risposto seccamente che la sua ex è acqua passata da tempo e il fatto che a volte ne parli non vuol dire nulla, che è normale dopo aver vissuto diversi anni di relazione con una ragazza avere degli aneddoti ricorrenti e che non era questo il motivo per cui ha deciso di porre fine al nostro legame. Gli ho anche chiesto se magari sente il bisogno di avere libertà, di vivere la sua vita da single o comunque di avere l'esigenza di non avere una partner in questo preciso momento..e ha risposto che non c'entra niente nemmeno questo, che comunque nel complesso io gli lascio molti spazi da vivere coi suoi amici e che non si è mai sentito "in trappola" durante la durata del nostro rapporto. Poi ha ribadito che mi vuole bene, che al solo pensiero di farmi stare male stava male anche lui (mentre lo diceva ha anche pianto) perché sono l'ultima persona al mondo che avrebbe voluto ferire ma tutto ciò era inevitabile..appunto per il fatto che lui si sentiva uno schifo nel non ricambiarmi totalmente, perché io gli ho sempre dato davvero tanto (lui ha detto che gli ho dato forse più di quello che meritava) e non meritavo di essere pugnalata al petto come invece lui ha fatto. Ha aggiunto che non sono io ad essere in difetto, né fisicamente né mentalmente, che ho tutte le caratteristiche che un'ipotetica ragazza ideale dovrebbe avere per lui..ma che proprio non riesce ad "incastrarsi" (metaforicamente, come 2 metà della stessa mela) con me. Dopo avermi detto tutto questo ha concluso dicendo che non dobbiamo sentirci né vederci per almeno un paio di mesi perché io sono palesemente innamorata e dal momento che per lui non può essere lo stesso nei miei confronti devo rassegnarmi e disinnamorarmi con pazienza e con l'aiuto del tempo.

Questo suo discorso per me connota diversi "buchi"..possibile che lui si sottovaluti così tanto da non ritenersi adatto a starmi accanto ? (tra l'altro gli ho detto che se non l'ho lasciato io per prima significa che mi stava bene quel che faceva, le attenzioni che mi dava - anche se lui dice che erano poche - e che era ciò che cercavo)..a mio avviso si è posto troppi problemi che però non hanno ragione d'esistere. Io gli do quello che mi sento di dargli, né più né meno, non mi faccio in 4 per vederci come invece ha fatto lui sacrificando alcuni dei suoi pomeriggi..non gli ho mai chiesto direttamente d'impegnarsi con me andando a convivere o cose simili..gli ho solo proposto di vivere questa storia passo per passo, mano nella mano, per vedere dove portava..e lui si è fatto mille pare mentali dicendo che non è l'uomo per me, che merito molto di più e che non mi renderebbe mai felice. Ma come può esserne sicuro ? Complica tutto sul nascere..anzi prima !

Adesso non ci sentiamo da più di 1 settimana, ho fatto fatica a non contattarlo perché io sono una persona che preferisce essere diretta..parlarne e risolvere, non lasciare le cose così in sospeso (anzi, per me non sentirsi è piuttosto infantile e non si risolve nulla)..ma ho deciso di rispettare la sua volontà stavolta e non "costringerlo" a parlarmi se non vuole.

Potete solo aiutarmi ad analizzare il suo modo di pensare ? Anche alla luce di quello che avevo scritto in precedenza ? E' possibile che lo abbia spaventato solo parlando dell'eventualità (neanche una concretezza) di prendere la pillola ?

Vi ringrazio anticipatamente..e scusate per la prolissità, volevo solo descrivere al meglio il tutto.

A presto, spero.