Depressione e disturbi memoria

Buongiorno
scrivo per avere un parere su quanto sta succedendo a mio suocero (anni 65).
Da diversi giorni manifesta un comportamento "impulsivo" che lo porta a cercare con una certa frenesia il nome di persone (parenti e personaggi famosi) che non riesce a ricordare.
Nella sua ricerca arriva a telefonare a parenti ed amici in orari "sballati" (tarda serata) e questo per la sua indole molto introversa è una grossa stranezza.
Nella sua famiglia ci sono stati casi di depressione (la mamma, la sorella ed una zia), ed anche lui in passato ha manifestato stati d'ansia legati ai primi caldi dell'anno (sensazione di non riuscire a respirare se in stanza c'erano molte persone), ma mai era giunto a questo punto.
Oggi ha prenotato una visita da un neurologo, ma nell'attesa vorrei avere qualche delucidazione in merito.
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signore,

non ci è possibile effettuare diagnosi senza conoscere la persona e quanto lei descrive può riferirsi a più di una possibile diagnosi.

Avete fatto bene a rivolgervi ad un neurologo in modo tale da sottoporgli la situazione, per chiarire di cosa soffre suo suocero.

Ci faccia sapere quale sarà il responso del medico.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, la cosa migliore che potevate fare era un consulto con uno specialista.
per noi non è semplice dare indicazioni relative ad eventuali diagnosi, tenendo conto che ci mancano elementi essenziali, in particolare il contatto con il soggetto.
la saluto cordialmente.

Dr. Luigi Gileno

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la celere risposta.
So che on-line è difficile poter dare consulti, in particolar modo in casi del genere, ma voglio comunque integrare quello che ho scritto in precedenza.
In quest'ultimo periodo mio suocero ha iniziato a dormire poco (si sveglia prestissimo) e ha poco appettito.
So che queste sono informazioni non risolutive, ma volevo comuque integrarle a quanto detto in precedenza.
Non appena avrò i risultati del colloquio con il Neurologo vi farò sapere.
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
ci faccia sapere come andrà il consulto...forse poi potremo dire qualcosa di più.
i miei migliori auguri.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera
Vi aggiorno sulla situazione di mio suocero.
Ieri ha incontrato il neurologo che - al termine della visita - lo ha rassicurato dicendogli di non preoccuparsi e che è solo una fase della sua vita che passerà presto.
Gli ha prescritto una cura al termine della quale "gli sembrerà di non aver avuto mai questi disturbi".
Deve prendere 1/2 compressa di FEVARIN 100 alle 8 e alle 14, e 1/2 compressa di XANAX 50 alle 8 e alle 20; questo per un periodo di 40 giorni.
So che il dottore ha senz'altro cercato di tranquillizzare mio suocero, ma mi sembra un pò troppo riduttivo come discorso; per quanto riguarda la cura invece, ovviamente non mi sbilancio, ma gradirei avere un Vostro parere a riguardo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quale diagnosi precisa ha posto il neurologo?
Dal momento ha prescritto un antidepressivo e un ansiolitico penso che abbia ravvisato un disturbo di natura depressiva, e se così fosse le consiglierei di far vedere suo suocero da uno psichiatra più che da un neurologo, visto che il trattamento farmacologico di ansia e depressione compete allo psichiatra.

E' una buona notizia che il neurologo non abbia ravvisato segni di demenza, eventuale diagnosi decisamente più difficile da accettare perchè definitiva.

Che vita conduce suo suocero? E' ancora giovanile e attivo o si è lasciato andare?
Potreste proporgli di parlare della situazione attuale con uno psicologo: dire che questa è "una fase della vita che passerà" non ha un gran significato, soprattutto se non è stato specificato quali cause ha questa situazione e se l'idea che "passerà" si riferisce unicamente all'effetto dell'assunzione di farmaci.
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, sono in perfetto accordo con quanto sostenuto dalla collega, soprattutto per quanto riguarda l'ipotesi di una valutazione psichiatrica.
è sempre molto importante non correre il rischio di "banalizzare" le sensazioni di sofferenza delle persone, soprattutto se anziane.
continui a tenerci informata.
saluti.